CAPITOLO 27

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SABRINA P.O.V
Mi sono svegliata nello stesso letto di Sascha, non avevo nulla addosso, ripensavo alla sera prima.
Era stato fantastico, mai passata una notte cosí bella.
"Ehy, amore, svegliati!"
Sussurrai a Sascha, scuotendolo leggermente, nel tentativo di svegliarlo. Lui mugolava qualcosa, ma non si riusciva a capire niente.
"Su, avanti, oggi ti porto in un posto bellissimo!"
Iniziò a muovere le palpebre, era sul punto di svegliarsi.
Gli passai una mano tra i capelli e mi fermai a guardarlo.
Mi piaceva gardarlo intensamente, una volta che cominciavo, non smettevo più e se distoglievo lo sguardo per qualche motivo, mi rigiravo immediatamente a fissarlo.
Amavo tutto di lui: i capelli, gli occhi, il naso, il sorriso, il fisico, le sue fossette (CAZZO SE SONO BELLE QUELLE!)... TUTTO! Non ha niente che non va, per me è perfetto, un ragazzo meraviglioso.
Lo scossi ancora, stavolta più forte e i suoi occhi si aprirono leggermente.
"Ciao amore!"
Dissi lasciandogli un bacio a stampo.
"Buongiorno Sabrina"
SABRINA?!?! Lui, in intimità, mi ha sempre chiamato Sabri o Sab, Amore, Cucciola... ma MAI col mio nome per intero!
Non so se era per stanchezza, per rabbia, o semplicemente un caso
"Oppure non sei stata abbastanza soddisfacente!" MALEDETTA VOCE DELLA MIA TESTA!
Probabilmente era solo stanco, nient'altro, o, almeno, così voglio sperare!
Si stropicciò gli occhi, si era già rimesso i boxer, probabilmente mentre stavo dormendo.
Era strano quella mattina, non era il solito Sascha energico che conosco io... forse quella notte... l'ha scombussolato o forse... NO, NON CI VOGLIO PENSARE!
"Beh, potrebbe anche essere che Sascholo stia cambiando idea su di te..." ecco,giusto per cominciare male la giornata.
"Ehy, Sascholo, volevo dirti che... mi è piaciuto ieri... Grazie"
Lui mi guardó negli occhi per un tempo incalcolabile dato che è stato brevissimo, ma sono comunque riuscita a percepire l'imbarazzo insieme alla rabbia, immersi in quegli occhi marroni ipnotizzanti e profondi.
"Di nulla, Sabrina... Ora... devo andare da Salvatore, è passata una settimana da quando... beh, lo sai..."
Mi disse lui, freddo, impassibile, continuando a guardare il cellulare, probabilmente stava dicendo a Stefano che sarebbe andato a casa sua e di Sal. Mi sarei aspettata qualcosa di più di un semplice "prego", insomma, non richiedo chissacchè di complimento, però, magari qualcosa di carino.
Andò in cucina, sempre a testa bassa. Non avevo il coraggio di chiedergli il perchè... avevo paura che... che... che avesse cambiato idea su di me!
WOW! L'ho detto veramente?! L'ho pensato veramente?!
Forse... dovevo farmi coraggio...
SASCHA P.O.V
Sinceramente? Non lo so.
Non lo so perchè avevo quel l'atteggiamento, non sapevo perchè le parlavo così, non sapevo perchè la ignoravo.
Era andata bene la nottata, ero adrenalinico, lei pure, ce la siamo spassata, ma... appena concluso il tutto, mi sono sentito in colpa, ho riflettuto e non riesco a giungere ad una conclusione, non la vedevo più come prima, non la vedevo più come la mia dolce Sabri, il mio cucciolo, solo come Sabrina... Ma... non capivo cosa mi aveva portato a pensare questo, non riuscivo a capirlo.
Mi avviai verso la cucina di Sabrina, presi latte, cereali ed una brioche, una colazione semplice, in fondo, non avevo poi così voglia di mangiare e tantomeno di prepararmi qualcosa in più
"Ehy, Sascha, sei strano stamattina... vuoi un po' di caffè? Magari ti svegli un po'!"
Lei rise, io non feci cenno nemmeno do un sorriso, non ero in vena.
"No grazie comunque Sabri. Devo andare il prima possibile da Stef- DA SALVATORE"
Lei alzò le spalle, mi guardò strano. Iniziai a mangiare, veloce, ma piano, come se fossi in ritardo per qualcosa, ma nellostesso tempo, non me ne fregasse nulla, ma a me importava di come sta Stefan-... SALVATORE! NON STEFANO, SALVATORE!
Che mi stava succedendo? Perchè avevo solo Stefano nella testa?? In realtà... lo sapevo, lo sapevo ECCOME! Ma non volevo ammetterlo, non riuscivo.
"Vado da Salvatore e Stefano. Ci vediamo, Sabri"
Lei annuì... forse ero stato troppo duro con lei, troppo freddo.
Mi avvicinai a lei, si voltò e mi guardò con uno sguardo triste.
Mi avvicinai lentamente al suo volto e le mie labbra si incontrarono sulle sue, in un bacio lungo, ma non era più un bacio come quelli di prima, quelli quasi involontari, quelli che quando capitavano, capitavano, quelli in cui non ti sentivi costretto, quelli in cui sentivi un'esplosione di emozioni, tutte in uno, non riuscivi a distinguerle, non te ne importava, volevi solo continuare il bacio. Ora è lungo, sì, ma quasi obbligatorio, le emozioni non si sprigionavano come gli altri...
"Ti amo tanto, Sascha"
Mi disse lei sorridendomi e diventando paonazza.
"Anche io, Sabri..."
Esitai a rispondere, non ero cosí sicuro di ciò che avevo appena detto, ma non volevo deludere Sabrina.
"Io vado, ci vediamo dopo"
Mi salutò con la mano, mentre io mi dileguavo (COMMENTO AUTRICE: MA CHE TERMINI FANTASTICI CHE UTILIZZO!).
Salii in macchina e attivai la radio, partì "Supereroe-Mr.Rain", una canzone che mi ha veramente segnato nella mia vita. Quando avevo circa 7/8 anni, mia mamma e mio papà, mi dicevano sempre che per loro ero un supereroe e, la prima volta che ho sentito la canzone, ho incontrato una tra le persone che mi ha influenzato maggiormente la vita:Stefano Lepri. Si, quella canzone per me simboleggia il mio migliore amico, quello che mi ha accompagnato ovunque, quello che non mi ha mai abbandonato.
La cantai durante il tragitto, con la radio a volume 38, quasi il massimo del volume. Ogni tanto, una lacrima rigava il mio viso, ricordando i momenti migliori della mia vita con Ste, con i miei genitori e con mia sorella... ok, sì, quei due stanno fottutamente bene insieme... lo devo ammettere. Non riesco ad accettarlo, ma almeno lo ammetto.
La canzone finì appena arrivato a casa "Lepri~Cinquegrana".
Mi avvicinai al campanello con quella scritta, lessi "Lepri~Burci"... COSA?! Mi stropicciai gli occhi "Lepri~Cinquegrana".
Cosa mi era passato in quel momento? Forse solo una semplice allucinazione o... forse, quasi un desiderio di vedere quella scritta... mi sto seriamente innamorando di... STEFANO?!
È per questo che sono così freddo con la mia fidanzata? Seriamente? Suonai alla porta e aspettai.
La porta si aprì davanti alla mia faccia e non ero mai stato così felice di vedere quel volto davanti a me, sempre sorridente, quelle dolci fossette e quegli occhi di cui potrei contare le sfumature di marrone.
"Ciao Saschone"
Disse ridendo mentre mi abbracciava. Sentii i brividi lungo la schiena.
"Ciao Ste, bello rivederti. Come sta Salvo?"
Arrossii leggermente, ero abbastanza imbarazzato.
"Bene, è migliorato. Entra, se vuoi ti preparo anche un caffè. Macchiato, caldo, 1 cucchiaino di zucchero e niente panna montata, Giusto?"
Disse Stefano, girandosi verso di me
"Mi conosci troppo bene"
Ridemmo entrambi.
Mi sedetti sul divano, c'era ovunque il suo odore, inconfondibile.
Mentre aspettavo il caffè, presi il cellulare, ormai ero certo di cosa dovevo fare...

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WEEEEE RAGASSUOLI!
Questo capitolo lo sto scrivendo prima del capitolo a luci rosse, anche se voi lo vedrete prima di questo, almeno mi porto avanti con la storia♡
Cosa dovrà fare Sascha? Lo scoprirete nel prossimo capitolo, il numero 28.
Il numero 29 sarà un altro a luci rosse.. si, avete capito bene.
Spero che la fanfiction raggiunga le visualizzazioni richieste per i sequel, non vedo l'ora di scriverli, soprattutto quello saschefano♡♡♡
Beh, se volete, potete trovarmi anche su SabriMymates che è sul mio nuovo telefono (dato che non mi ricordo la password di questo... sad story!).
Ci vediamo ragaaaaa
♡♡♡♡♡♡♡♡♡♡♡♡♡♡♡♡

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