CAPITOLO 14

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SABRINA P.O.V
Stella...e...Stefano...insieme.... non potevo accettarlo! La mia migliore amica mi ha sempre mentito e il ragazzo che amavo stava con lei... diciamo che non poteva andare peggio! E ora... che faccio? Dovevamo parlare con Stefano? Stella mi avrebbe aiutato a riparare le cose con Sascha? Avrò mai risposta a queste domande? Se continuo a farne altre probabilmente no, torniamo a noi. Stavo tentando di riprendermi dalla notizia più shock che mi abbiano mai detto, quando la porta di casa mia si aprì, era Giuse ed era molto preoccupato. "Sabri, stavamo registrando, quando, ad un tratto, si sente un urlo di dolore" ansimò per la fatica, probabilmente aveva corso da casa di Stefano fino a qui, ero preoccupata di ciò che mi avrebbe detto "io e Stefano ci affacciammo e notammo Sascha steso accanto ad una macchina e Salvatore lì vicino, scendemmo velocissimi e-" Stella gli corse vicino, prese le spalle di Giuseppe e lo sballottò avanti e indietro, urlandogli con rabbia e ansia :"Dove cazzo è mio fratello?!" Giuse riprese fiato e le rispose :" È all'ospedale della città, dove hanno operato Sabrina, ha perso sangue da un braccio e Stefano e Salvatore stanno aspettando i risultati della diagnusi" Stella lo scansò dalla porta e cominciò a correre verso l'ospedale, ma... era ad un chilometro di distanza... ci sarebbe arrivata? Io presi ad urlare il suo nome per fermarla, ma l'unica risposta che mi arrivò fu un suo urlo :"Non lascerò mio fratello così! L'ho già lasciato per troppo!" Ma senza smettere di correre. Io e Giuseppe saltammo in macchina, lui mise subito in moto, dovevamo prendere Stella prima che congelasse e andare all'ospedale. Non la trovammo lungo la strada, era arrivata prima di noi? Come era possibile? Entrammo di corsa e cercammo Stefano e Salvatore. Quando li trovammo, c'era Stella che piangeva, disperata per il fratello e Sal e Ste la consolavano (commento scrittrice non posso usare l'abbreviazione Ste per il mio nome perché sennò si confonde con Stefano... che due!). Ci sedemmo anche noi con loro, io consolavo Stella, era congelata.
GIUSEPPE P.O.V
Eravamo Lì davanti, di nuovo, ad aspettare un risultato che ci avrebbe distrutti. Era successo tutto in fretta, Salvatore ci aveva raccontato tutto :"Sascha stava andando a casa tua, Stefano, gli era caduto il cellulare, si era chinato per raccoglierlo e la macchina, che aveva appena girato l'angolo della via, non l'aveva visto e l'ha investito, io ero pietrificato, perdeva sangue dalla schiena, dal braccio e dalla bocca" Così ci ha raccontato Salvatore, solo a sentirlo mi vengono i brividi, Stella piangeva e Sabri era sul punto di farlo, Stefano e Sal erano in ansia, muovevano le gambe alla velocità della luce, come ti succede quando stai per ricevere una verifica a scuola. Una barella uscì dalla stanza e lo portarono in sala operatoria. Ci venne vicino un dottore, a dirci :"Ragazzi, dobbiamo operare il vostro amico perché ha subito un grave colpo alla testa, che potrebbe danneggiare a vita il cervello". Stella si alzò e, singhiozzando, gli chiese :"Signore, qual è la cosa peggiore che può accadere se l'operazione va male?" Il dottore fece una faccia triste, sconvolta, rispondendole, mettendole una mano sulla spalla:"La cosa peggiore... è che muoia, ma può anche succedere che rimanga paralizzato, tenteremo di evitare tutto quanto questo. Ora si sieda con gli altri e aspettate qualche ora" il dottore entrò in sala operatoria e noi aspettammo lì fuori. Stella si sedette, era stordita, come ognuno di noi, ma lei più di tutti. Sabrina era muta, mentre io Sal e Ste parlavamo di tutt'altro, tentando di non pensare a Sascha e a ciò che gli potrebbe accadere.
STELLA P.O.V
Le mie lacrime scendevano sempre più in fretta, mentre i dottori operavano Sascha... io non potevo sopportare di rimanere senza di lui. La barella di Sascha uscì dalla sala operatoria e il dottore era lì a seguirla :"Tutto bene, l'operazione è andata a buon fine, ora può vedere uno di voi, lo abbiamo tenuto lì dentro fino a quando non si svegliasse, ora è sveglio là dentr-" mi alzai e andai di corsa nella camera di Sascha, non sapevo cosa aspettarmi. Entrai e trovai Sascha sul suo lettino, che scrutava gli oggetti che aveva attorno, il lettino era sporco do sangue. Gli andai vicino :" Sascha, stai bene?" Lui mi guardó confuso e, subito dopo, mi chiese :"Tu... chi sei?".

Ciao,scusate se non ho portato la fanfiction per 2 giorni, io vorrei fare un "orario" per questa ff. Vorrei portare un capitolo ogni 3/4 giorni, per problemi di memoria del telefono. Ditemi ogni quanto volete un capitolo o che giorni della settimana (massimo 3 non consecutivi).

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