È SUCCESSO DAVVERO?!

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SABRINA P.O.V
I ragazzi, adesso sarebbero entrati, uno alla volta, non sanno quanto apprezzo questo gesto di aver aspettato per sapere come stavo.
L'infermiera aprì la porta ed il primo ad entrare fu Giuseppe. Il sorriso tornò appena sul mio volto, il dolore della caviglia era forte e avrei dovuto fare anche un'altra operazione.
"Allora Sabri, come stai?" Mi chiese Giuse, preoccupato per me :"Bene Giuse, grazie, mi fa solo un po' male la caviglia, ma non è niente di grave, però dovrò fare un'altra operazione tra una settimana e poi avrò concluso e la mia caviglia sarà tornata a posto" gli spiegai sorridendogli il più che potevo, era difficile trattenere il sorriso con una caviglia rotta completamente.
"Dai, puoi resistere! Devi solo smettere di pensarci... Sascha e Stefano hanno avvisato Stella e i tuoi genitori, non possono venire a trovarti,ma ti salutano!" Lì, il mio sorriso scomparve di nuovo, mi mancavano i miei genitori, Giuseppe smise di sorridere, come me :"scusami Sabri, ora devo far entrare Sal, a dopo, ciao" mi abbracciò e io ricambiai. Lui uscì ed entrò Sal che si sedette sul mio letto, accanto a me.
"Sal, ascoltami, avrei voluto chiedertelo prima, ma... non ho potuto... che cosa hai detto a Sascha al ristorante quando l'hai trascinato da te?" Lui non mi rispose, perché? Cosa gli aveva detto? Era qualcosa di segreto? Qualcosa che mi avrebbe fatta arrabbiare? Io non lo sapevo ed
Era per questo che glielo avevo chiesto! :"ecco... è una cosa... privata, molto privata e Sascha si arrabbierebbe parecchio se te lo dicessi, ma ... tu come stai, insomma?" Aveva cambiato discorso, come nulla fosse! Non mi arrabbiai, ovviamente e gli risposi :"sto Benissimo Sal, grazie, niente di grave, dovrò fare solo un'altra operazione e poi tornerò a posto" gli sorrisi, come con Giuse però, non riuscivo a fare un sorriso pieno. Lui mi abbracciò e riuscì a sollevarmi leggermente dal letto. Uscì dalla camera e chiamò Stefano, che entrò con un semi sorriso sul volto, il motivo non lo conoscevo, ma sapevo che Ste mi avrebbe strappato un sorriso, anche se ora, scoprendo che lo "amavo"... non l'avrei visto nello stesso modo di prima.
Entró e si sedette col suo solito modo spiritoso: saltò, fece una cadela (più o meno) e ritornò in piedi, per poi risedersi normalmente.
"Ciao Saaaabrina, ok,apparte gli scherzi, come stai?" Mi chiese con la sua risata di sottofondo. Gli sorrisi, ma sta volta, a differenza di quando sono entrati Giuse e Sal,era un sorriso vero e pieno.
"Bene Ste, non ti preoccupare, ho solo un gesso alla gamba che prude e io non posso grattarmi e mi fa anche un male cane! No, sto scherzando, bhe, no, è vero, ma sto bene in fondo" mi ero incasinata, lui interruppe la mia parlottata senza senso, mettendomi una mano su una spalla :"Sabri, ho... una cosa da chiederti ..." il cuore mi batteva a mille in quel momento :"Cosa Stefano? Dimmi pure" il cuore aumentava il battito :"Volevo chiederti... ma tu... ami Sascha per caso?" Lì il mio sorriso si spense :" P...perché mi chiedi questo?" Ste esitò a rispondermi, ma dopo un po' rispose :" ecco... curiosità" faccia imbarazzata, goccia di sudore in fronte, esitazione a rispondere, balbettare mentre si parla... mentiva.
Lo guardai male come per dirgli " lo so che stai mentendo, cosa mi stai nascondendo, perché vuoi mentirmi?" lui fece un sorriso nervoso. Attesi una risposta. Lui rimase in silenzio, non sapeva cosa dire, a quanto pare, cosa mi nascondeva? All'improvviso, qualcuno bussò e si udì una voce maschile, che ci chiese :" Scusa Ste, tra venti minuti, Sabrina dovrà tornare a casa con Giuse, sbrigati!" Era chiaramente Sascha, Stefano mi abbracciò e aprì la porta per far entrare Sascha, sarei arrossita a causa di quell'abbraccio, ma il fatto che mi nascondesse qualcosa, mi innervosiva.
Sascha entrò, era nervoso, il suo sguardo lo diceva chiaro e tondo. Si sedette sul letto accanto a me. Mi sorrise e mi chiese :"Sabri, stai bene? Ti fa molto male?" Era molto preoccupato per me, come non lo era mai stato nessuno, ma io ancora stavo pensando a cosa mi stava nascondendo Stefano :"Tutto bene Sascha, tranquillo, mi fa male, ma è normale, in fondo mi sono rotta una caviglia" gli sorrisi e lui ricambiò. Lui mi guardava dritta negli occhi, come se stesse cercando qualcosa in essi, mi fissava perso, battei le palpebre e, quando le riaprii... sentii le labbra di Sascha attaccate alle mie... IMBARAZZO PARTE 3.
Ecco di che parlavano e che cosa mi nascondevano Sal e Ste, ora mi era tutto più chiaro, ma... non riesco a realizzarlo... SASCHA MI AMA?! Lui, appena concluse il bacio, scappò dalla porta, senza dire nemmeno una parola e io rimasi sola nella camera d'ospedale.

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