Capitolo 41

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Io sono stronza e ho paura di cambiare, ho paura che un giorno qualcuno possa sciogliere il ghiaccio che è sul mio cuore, ho paura che ritornerei come quella di una volta. Il bello di essere stronzi è che non hai delusioni, almeno è quello che vuoi far credere, se mi dicono che sono un fallimento io gli rido in faccia ma muoio dentro.

Ora sono "felice" di sorridere falsamente e di dire "sto bene" invece di dire "di merda come sempre". Non sono come una di quelle ragazze che se sta male lo va a sputtanare ai quattro venti.
Io, in un certo modo, mi ritengo forte.
Se cado mi rialzo da sola, non aspetto un coglione che ti rialza per poi farti cadere di nuovo.
Mi tengo tutto dentro per evitare che qualcuno sappia i miei punti deboli per poi usarli contro di me.

Dopo che il ragazzo misterioso -ho deciso di chiamarlo così- mi ha riaccompagnata a casa si è dileguato alla velocità della luce, senza neanche darmi il tempo di chiedergli come si chiamasse.

Magari ha un nome strano tipo Cahib, oppure frodo.

Bhu, epp-

<Railey mi ascolti?> Chi? Cosa? É stato Derek!

Non la stavi ascoltando eh?

Forse.

<Certo che ti ascolto Ronnie>

Perché dai sempre la colpa a Derek?

Abitudine!

È da quasi un'ora che continua a parlarmi di lui e sinceramente spero che non mi chieda di cosa sta parlando in questo momento perché non saprei che dirle.

<Cosa stavo dicendo?> dice incrociando le braccia al petto.

Cazzo.

<Oh..ehm..mi stavi dicendo che volevi metterti il vestito verde>

<Ma quale vestito verde?>

<Scusa, volevo dire quello viola!> dimmi che ho azzeccato..

<Railey>

<Blu?>

<Railey..>

<Giallo?>

<Railey! Stai zitta!> dice infastidita, <Dove hai la testa?>

<Tuo fratello ha abusato di me a casa di Jay> dico subito.

<Eh?> chiede sconcertata. <Ma che dici?>

<Eh va bene!> alzo gli occhi al cielo. <Io ho abusato di tuo fratello a casa di Jay>

<Railey basta!>

<Tuo fratello è stato abusato da una vecchietta cieca con una gamba sola e->

<Ma la finisci?!> mi diverto troppo.

<Va bene va bene> alzo le mani in segno di resa. <Volevo dire che tuo fratello stava abusando di una vecchietta cie->

<HUNTER!> perché lo deve chiamare? Non gli basta la mia versione della vecchietta?

La porta si apre e compare un Hunter selvatico senza maglia. <Che vuoi?>

<Railey dice che hai abusato di una vecchietta cieca senza una gamba>

Hunter sbarra gli occhi, <cosa avrei fatto io??> dice guardandomi in cagnesco.

Opss..

<Io ho detto solo la verità> dico difendendomi.

<Ma porca...> digrigna i denti. <Io ho altri standard, non mi piacciono le vecchiette> ed esce dalla stanza.

<Ok, ora basta mentire!>

Rido. <Abbiamo una Veronica arrabbiata>

Lei sbuffa. <Non ridere>

<Mi scusi mia signora, però devi ammettere che tu non sai fare la cattiva> continuo ridendo.

<Ti caccio dalla mia stanza> dice, <Anzi, ti porto in quella di Amber!>

<No no, giuro che ora sto zitta e ti ascolto>, fa una faccia soddisfatta.

<Quindi ti metterai questo stasera> dice tirando fuori dell'armadio un vestito rosa. <Non voglio sentirti dire di no!>

<IO. ODIO. IL. ROSA> e affogo la mia frustrazione nel suo cuscino.

<Non ti faccio mettere il vestito rosa solo se mi dici a cosa stavi pensando prima?>

<A niente>

<Ok, se ti dico una cosa mia tu mi dirai qualcosa di te?>

Ci penso un pó su e poi rispondo <vedremo>

<Quando eravamo piccoli i miei litigavano spesso e io ogni volta ci stavo male, così appena sentivamo le urla, Hunter veniva in camera mia e mi tappava le orecchie per non farmi ascoltare>

Non avrei mai pensato che Hunter avesse anche un lato dolce e fraterno, io l'ho sempre visto come un totale idiota che pensa con il cazzo e non con il cervello. Adesso lo vedo sotto una luce diversa..

Non sono brava nell'esprimere cosa provo, figuriamoci a compatire gli altri.
Probabilmente ripensando a quegli orribili eventi che le passano davanti come un film, esattamente come succede a me.

Non posso fare molto ma le accarezzo il dorso della mano, piano e leggermente, come per paura di romperla in qualche modo. Lei mi sorride stringendola forte, così forte che penso che a momenti mi scoppieranno le nocche, ma decido di resistere al dolore e far finta di niente perché non so cosa avrei dato io per qualcuno che mi stringesse la mano in quel modo, in quei momenti.

Sento che sto per impazzire, vorrei dire qualcosa ma il mio cervello me lo vieta. Sento il mio corpo andare in tilt.

<Tutto ok? Ti ho per caso turbata?>

<Ronnie..>

<Dimmi>

<Tutto quello che ha detto Set é vero> sospiro. <Sono venuta qui perché io e mia madre abbiamo avuto un incidente stradale, io sono viva e lei è morta...mio padre era in galera fino a poco tempo fa perché voleva far abortire mia madre prendendola a calci, e Thomas..> stringo gli occhi.

Non devo piangere. Non devo!

<Thomas era mio fratello gemello, è morto a quattro anni per una malattia..>, le dico guardandola negli occhi senza far trapelare alcun sentimento e i suoi occhi si sgranano verso di me.

<Ah, mio fratello aveva un orsetto di nome Ronny, con la y perché gli piaceva di più, e quando mi viene in mente lui, lo stringo forte. ..é come se sentissi ancora il suo odore di cioccolato, ne andava matto!>

Mi sento stranamente meglio, come se stessi annegando di meno, come se stessi quasi uscendo da quella fossa.

<Non ti senti meglio?> mi domanda dolcemente.

<Si, ora però mantieni la promessa e togli dalla mia vista quella specie di coso che mi farà diventare una pantera rosa mista a un maialino e dammi qualcosa di più adatto a me>

Ride. <Tu sei tutta matta!>

<Possibilmente qualcosa di nero> non sembreró mai una bambolina di porcellana.

<Perché ti piace proprio il nero?>

Perché ci fanno tutti questa domanda?

<Il nero mi rappresenta, è immutabile, se ci aggiungi un colore rimane sempre scuro, come me...nessuno può cambiarlo> le sorrido, <e poi snellisce!> affermo tirandole il cuscino addosso.

<Ma se poi aggiungi sempre piú bianco diventa chiaro e cambia>, afferma lei.

La strada è in salita ma la vista è grandiosa [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora