Capitolo 61

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Entro in hotel correndo sotto gli sguardi di alcuni ospiti che mi guardano severi. Senza farci troppo caso, corro su per le scale nonostante il peso del borsone.

Spero che nessuno mi abbia seguito.

Arrivo al mio piano e con passo molto leggero mi incammino verso l'angolo che porta alla mia stanza, stando sempre attenta che non ci sia nessuno. Non ho voglia di dare spiegazioni sul perché ho un borsone e uno skate che prima non avevo.

Non c'è nessuno e non sento rumori provenire da nessuna parte, si staranno preparando dato che sono già le 19.00. Facendo meno rumore possibile arrivo all'angolo dove inizia un altro corridoio che porta ad altre stanze tra cui la mia. Mi sporgo il più possibile per vedere se c'è qualcuno: non c'è nessuno!

Tiro un sospiro di sollievo e apro la porta della mia stanza con estrema tranquillità.

<Dove sei stata?>

<Ma che cazzo!> urlo balzando all'indietro.

<Rispondimi!> mi rimprovera Derek seduto sul mio letto.

<Dillo a qualcuno a cui non stavi per provocare un infarto istantaneo, oggi ho già dato> sento delle risate provenire dal bagno, <uscite teste di cazzo!>

Come immaginavo dal bagno uscono Luke, Jay e Hunter.

HUNTER?

<È lui che cazzo ci fa qui?> dico indicando l'idiota di turno.

<Mi ha ricattato, viene con noi alla festa> dice Derek alzandosi dal letto e mettendosi a debita distanza da me.

Fai bene ad allontanarti!

<Sporco ricattatore> dico ad Hunter che se la ride mentre mi manda un bacio.

<Ma davvero non l'hai visto? Era sul letto> mi dice Jay.

<Non so in che mondo parallelo si trovasse ma non era sul mio letto> mi guarda male Derek.

A volte Derek è talmente inquietante che stento a credere che sia umano.

<Che ci fate qui?>

<Non avevamo nulla da fare e siamo venuti nella tua stanza> mi informano.

<Ma come avete fatto ad entrare? La chiave c'è l'abbiamo solo io e Amber>

<Già, molto gentile la tua compagna di stanza. Appena hai girato la chiave ci siamo nascosti tutti tranne Derek> risponde Hunter.

<Come dei predatori pronti ad attaccare> tutti ridono mentre Dede mi guarda male.

<Dove sei stata?> mi ripete Dede.

<A costruire il mio futuro quindi voi state ritardando il mio processo>

<Sapevo che la tua vena melodrammatica sarebbe aumentata con gli anni da quando da piccola hai fatto il funerale ad un cucchiaio di legno rotto>

<Tu cosa?> dicono all'unisolo i presenti mentre ridono.

<Quanti bei ricordi che ti regalo eh> spingo tutti fuori dalla stanza <ora ciao, devo prepararmi!>

<Aspetta aspetta!> Prima che chiudo la porta, Derek la ferma e mi osserva <e quello cos'è?> indica il borsone.

Cazzo.

Mi ero dimenticata pure di averlo ancora addosso.

<Questo dici? È un borsone> rispondo con nonchalance.

<Okay...e cosa c'è dentro?>

<Mmh...droga?> incrocia le braccia <un bambino che ho trovato qui fuori?> alza un sopracciglio <un bambino che trasporta droga?>

La strada è in salita ma la vista è grandiosa [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora