Capitolo 18

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Si tiene la mano nello stomaco tossendo e ridendo, sono sicura di non averli fatto male, con tutta la massa di muscoli che si ritrova, nemmeno Hulk riuscirebbe a scalfirlo.

<Ringrazi sempre così le persone?> lo guardo storto senza rispondere. <Sono allibito>, a me sembra più che altro divertito.

<Sono indifferente>, replico consegnando il modulo alla signora per poi dirigermi verso l'uscita.

<SEI MANESCA>.

<SEI FASTIDIOSO>.

<SEI UNA MALEDUCATA>.

<TROGLODITA>.

<ACIDA>.

CHIUCHINO!

STANNE FUORI TU!

<CRETINO>.

<PSICOPATICA>.

<PESANTE>.

<BEL CULO..> no aspetta cosa?

Mi fermo di botto e mi viene a sbattere dietro le spalle per il gesto improvviso.
Lo guardo con un'espressione come per dire 'come scusa?'

<Hai un bel culo> dice di nuovo accarezzandomi la guancia.

Sento il suo sguardo scendere per tutto il mio corpo come se mi volesse bruciare i vestiti. Continua a guardarmi senza fine avvicinandosi sempre di più, tanto da sentire il suo respiro addosso.

Mi avvicino di più a lui fino ad arrivare all'estremità delle sue labbra. <È così che cascano hai tuoi piedi? Con i complimenti?> e mi giro dall'altra parte andando verso l'uscita.

Non so cosa avrei dato per vedere la sua faccia, ma il mio orgoglio mi impedisce di tornare indietro ma sento il suo sguardo bruciarmi la schiena.

<DOVRESTI ESSERE PIÙ GENTILE CON ME, RAILEY!> lo sento urlare da lontano.

Basta, non resisto, devo girarmi e rispondere. Mi giro di scatto e intravedo la sua faccia con un'espressione mista tra eccitazione, divertimento e...sfida!

<DOVRESTI COMPRARTI UN PACCO DI PRESERVATIVI, HUNTER>, ribatto con tono di sfida e dopo aver visto il suo sorrisetto malizioso vado decisa all'uscita.

Finalmente esco da quel labirinto di scuola per fortuna, non mi piace interagire con le persone.
Guardo l'orologio e noto che è ora di pranzo. Wow, è già mezzogiorno.

Certo pigrona, ti sei alzata alle 11!

Cosa pretendevi?

Decido di andare in una panetteria a prendere una focaccia.
<Sono 2.50$, signorina> dice la signora alla cassa.

<Grazie, arrivederci> ringrazio sorridendogli.

Non ho proprio voglia di tornare a casa. Prendo il telefono e chiamo Lucy.

Uno squillo...

Due squilli...

Tre squilli...

Ma che fai? Ti metti a contare quanto tempo ci mette a rispondere?

Ah già, dimenticavo che esisti pure tu!

*Pronto?* dice una voce dall'altro capo del telefono.

*Lucy* sorrido.

*Amore mio, come stai?*

*Bene, mi sono appena iscritta a scuola..* dico sospirando. Gli racconto tutto quello che mi è successo dalla biblioteca a Hunter che mi irritava.

La strada è in salita ma la vista è grandiosa [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora