Capitolo 53

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Sono le tre del mattino e fortunatamente tra le strade non c'è anima viva, tranne qualche ragazzo come noi reduce da una serata con gli amici.

Come aveva detto, Luke andò velocissima tant'è che dovetti aggrapparmi a lui il più stretta possibile. Cosa che non mi dispiaceva più di tanto.

Costeggiamo il mare, non ho la minima idea di dove mi stia portando, però capisco che stiamo superando la Ocean drive.

Ci fermiamo ad un semaforo rosso.

Strano. Non si è mai fermato una volta.

Mi guarda dallo specchietto e ride. <Mi sembri terrorizzata> dice soddisfatto.

A mio malgrado sorrido anch'io per l'espressione di trionfo che ha sul viso.

Come i bambini.

Non voglio dargliela vinta anche se in effetti lo sono.

<No, è che...scivolo> ammetto indicando il lembo di gonna a contatto con la sella.

Abbassa lo sguardo passando in rassegna la mia gamba nuda.

Che idiota. Gli ho offerto l'opportunità di guardarmi su un piatto d'argento. Che imbarazzo..

Fortunatamente il semaforo diventa verde, ma invece di partire stacca le mani dal volante e lentamente le appoggia sulle mie gambe.

Con la stessa lentezza le fa scivolare sotto il ginochio, stringe la presa e mi attira in avanti.

Le mie gambe si trovano strette al suo bacino e il mio corpo aderisce perfettamente ai muscoli della sua schiena. Le mie braccia gli cingono il torace prima che fosse lui stesse a pensarci.

Lo sentii irrigidirsi e poi partire a gran velocità.

Ero un tutt'uno con il suo corpo...Il cuore batteva a mille e il respiro era irregolare. Non riuscivo a calmarmi, ero agitata.

Imbocchiamo una stradina in salita immersa nel verde, che diventava più stretta man mano che salivamo, fin quando non fummo costretti a scendere dalla moto.

Mi aggiusto i capelli guardandomi attraverso lo specchietto della moto.

Luke é appoggiato a un tronco d'albero a pochi metri di distanza da me con le braccia incrociate che mi guarda.

Mi sta fissando con quello che sembra l'ombra di un...sorriso? Non ne sono sicura.

<Che c'è?> domando sentendomi a disagio.

<Niente> rispose mentre si avvicina.  

Mi prende per mano e mi guida attraverso i cespugli. <Dove mi stai port->

Wow.

La vista che mi si para davanti è sensazionale.
Siamo su una specie di roccia piatta che sporge da una collinetta che costeggia il mare.

Davanti a noi si apre l'immensitá dell'oceano, e uno spicchio di luna riflette la sua luce nella superficie dell'acqua.

Luke Pov

Perché l'ho portata qui?

Ho scoperto questo posto un paio di anni fa, durante un periodo strano della mia vita.

Ho sempre custodito gelosamente questo piccolo angolo di paradiso, il mio angolo di paradiso. Venivo qui ogni volta che non riuscivo a dormire e a volte anche per liberare la mente. Portavo una coperta e una birra, e restavo ore a guardare l'orizzonte.

Mi rilassa il silenzio, il rumore delle onde che vanno a scontrarsi con le rocce.

In quel momento il potere che quel posto aveva sempre avuto su di me sembrava sparito nel nulla.

La strada è in salita ma la vista è grandiosa [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora