Inizio flashback
<Railey posso venire a dormire nel tuo letto?> mi domanda Thommy.
<si, vieni. Così costruiamo il fortino!>
Sono le 20.30 di sera e mamma ci ha già messo a letto, ma nessuno dei due ha sonno. Appena mamma chiude la porta, Thommy viene nel mio letto e ci infiliamo sotto le mie lenzuola delle winx.
Prendo il 'colonnello paffutello', ovvero il mio coniglio di peluche, e lui prende il suo giocattolo preferito, un piccolo orsetto grigio di peluche, e incominciamo a simulare una battaglia tra loro due.
<Il signor colonnello paffutello è più forte di Ronny> dico facendogli la linguaccia, riferendomi al suo orsetto.
<e invece non è vero! Ronny è più forte!> dice mettendo il broncio.
<che ci fate voi due ancora in piedi?> ci interrompe la mamma entrando nella nostra stanza e arrabbiandosi.
Noi abbassiamo la testa e insieme diciamo: <Scusa mamma> dopodiché Tommy ritorna nel suo letto.
<non voglio sentire una parola, dormite piccole pesti> dice mamma, dandoci un bacio sulla fronte ad entrambi ed esce.
<Riri> dice con la sua vocina tenera, <posso farti una domanda?>
Annuisco e lui continua.
<Tu non mi abbandonerai mai vero?> dice guardandomi negli occhi.
Come potrei mai abbandonarlo? È il mio gemello, noi abbiamo un legame ancora più forte di quello tra due semplici fratelli.
<Te lo prometto. Io e te saremo sempre 'Railey&Thomas i gemelli disastrosi', proprio come ci chiamano tutti> gli rivolgo un sorriso e mi alzo per andarlo ad abbracciare.
<Aspetta> dice lui, <scambiamoci i nostri bracciali, così ogni volta che tu starai male, guarderai il bracciale e ti ricorderai che io ti proteggeró fin quando non saremo vecchi e brutti> dice bisbigliando in modo che mamma non ci sentisse.
Quando abbiamo compiuto due anni, mamma ci ha dato due bracciali uguali ma di colore diverso. Il mio era verde, mentre quello di Tommy era azzurro e sopra di essi c'era scritta una frase: "Ovunque andrai, ovunque sarai, ricordati che io sono con te". Ne aveva dato anche uno a Kate quel giorno, ma il suo era viola.
<va bene> tolgo con fatica il braccialetto dal mio polso e lo scambio con il suo e infine aggiunse: <Io e te contro il mondo intero, sorellina> questa frase ce la diceva la mamma ogni volta prima di addormentarci.
Sorrido. <Io e te contro il mondo intero, fratellino. Ti voglio bene>.
<Anch'io, Riri> risponde e poi, ritorno nel mio lettino.
Prima di addormentarmi guardo quel bracciale azzurro. Lo ammiro per quelli che secondo me erano venti minuti e poi mi addormento con il rumore del suo respiro.
Fine flashback
<No, Tommy. Ci siamo promessi che saremo stati sempre insieme> dico piagnucolando.
<Tommy, non mi lasciare un'altra volta>
<Non andartene..>
<Ti prego>
Mai una risposta.
È lì, immobile vicino ad una luce bianca che mi fissa. Ma non mi parla.
<Voglio venire con te!>
<No, non è ancora il tuo momento. Combatti, tieni duro, e sappi che io sarò sempre nel tuo cuore e se ti manco stringi il bracciale oppure Ronny, so che c'è l'hai tu!> dice finalmente.
<non voglio..>
Pian piano la sua immagine inizia a sparire e le sue ultime parole prima di scomparire sono: <io e te contro il mondo intero, sorellina> mi fà l'occhiolino, dopodiché scompare.
Sento una voce flebile che mi parla, non sto sognando questa volta, è la fottuta verità. Me ne accorgo dal soffitto bianco, credo di trovarmi in ospedale.
Un dolore lancinante alla testa non mi permette di tenere gli occhi aperti, quindi li richiudo.<Ti prego svegliati> dice qualcuno tra un singhiozzo e l'altro. Solo dopo pochi minuti mi rendo conto di chi sia: Lucy.
Sono esausta, indolenzita. Mi sembra di stare immobile da anni e anni.
Sento la porta della stanza aprirsi, e ciò non fa altro che provocarmi ulteriore dolore alla testa.
<Non si è ancora svegliata?> dice quello che credo sia suo fratello Kyle.
<No, ho paura> dice scoppiando in lacrime.
Sento un lungo sospiro, come un singhiozzo soffocato. Sento una mano calda sulla mia guancia, e riconosco il suo tocco.
<Riri, non ci lasciare ti prego. Tu sei una piccola soldatessa, devi combattere> la voce di Kyle riecheggia nella stanza. La sua mano scende dalla mia guancia al mio polso. Prende la mia mano e la stringe leggermente, come per spronarmi. <S-state allagando la s-stanza> dico a fatica aprendo gli occhi lentamente.
<RAILEY!> dicono in coro i due fratelli, mentre qualche lacrima li scende dal viso.
Sento le lacrime che stanno per scendere, dopo tutto questo se lo meritano di cadere libere, senza sosta. Il loro sguardo si trasforma da stupito a felice. <Dio quanto ci hai fatto spaventare. Non farlo mai più!> dice tra un singhiozzo e l'altro Lucy, mentre mi abbraccia.
<Mi fa male tutto!> sento la testa pesante, Kyle mi fa cenno di aspettare e va a chiamare il dottore.
In poco tempo arriva un dottore bassotto e un pó grassottello, con la barbetta. <Finalmente si è svegliata, signorina> sforzo un sorriso. Fa una breve visita e infine mi chiede come sto.
<Mi fa male un pò la testa, ma per il resto mi sento bene..credo..> rispondo.
<Si ricorda cos'è successo?> mi chiede il dottore.
<Ehm, si, stavamo tornando a casa quando una macchina ci è venuta addosso> sospiro. <tutto questo non sarebbe successo se ieri no- > il dottore mi ferma e tutti e tre mi guardano confusi.
Che ho detto?
I tre si scambiano qualche occhiata e alla fine il dottore apre bocca. <Signorina> si ferma <lei è stata in coma per un mese e mezzo>
COSA? È IMPOSSIBILE. È SUCCESSO IERI, NE SONO SICURA!!
<Cosa?> dico credendo di non aver sentito bene.
<Lei ha avuto un forte trauma alla testa ed è rimasta in coma per un mese e mezzo> senza accorgermene mi scende qualche lacrima. <Sicura che si sente meglio?>
<Si..> Non mi importa più di tanto di me stessa, più che altro vorrei sapere se mia madre sta bene, spero solo che non sia in coma o cose del genere. Non me lo perdonerei mai.
<Mi scusi, sa mica dov'è mia madre? Era in macchina con me> i tre si scambiano un'altra occhiata e lì, capisco che è successo qualcosa. Una strana sensazione si fa spazio dentro di me. Kyle prende un respiro profondo e si avvicina a me.
<Railey> abbassa lo sguardo <tua madre non c'è l'ha fatta. L'impatto con l'auto è stato fatale per lei> ha gli occhi rossi. <Non ha sofferto> aggiunge stringendomi la mano.
NO, NON È POSSIBILE. NON PUÒ ESSERE MORTA. È STATA TUTTA COLPA MIA!!!
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La strada è in salita ma la vista è grandiosa [Completa]
Literatura Feminina📚📚CARTACEO DISPONIBILE IN LIBRERIA E IN TUTTI I DIGITAL STORE📚📚 Railey vede tutto nero dopo la morte di suo fratello, non è felice della sua vita. E' una di quelle persone che ormai non sorridono più, non ama parlare mai di sé e non le piace far...