Capitolo 39

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Una settimana. Una stramaledettisima settimana da quando non parlo più con i ragazzi e Ronnie.

Dopo che Kyle se ne andò, scesi in sala da pranzo e trovai tre paia di occhi che mi scrutavano: un paio mi guardavano con tristezza, un altro con compassione e l'ultimo, quelle di cui mi importa di più, mi guardavano con delusione, rabbia e confusione.

Mia sorella, con mio grande stupore, è corsa ad abbracciarmi e a dirmi che supereremo anche questa. Logan non parlò ma potevo leggere nei suoi occhi la compassione, che cosa schifosa..poi c'erano i suoi occhi, quei fantastici occhi marroni che mi trasmettono una tale calma da far svanire la mia rabbia ma che questa volta mi facevano solo innervosire di più.

Mi fece il terzo grado per Kyle, dicendomi che non doveva mettere più piede in casa sua ma, per sua sfortuna, quella era anche casa mia. Mi disse che ero stata una stupida, un irresponsabile e che questa volta l'avevo fatta grossa, ma la cosa che mi fece andare fuori di testa fu l'ultima frase che mi disse: "Credi che a tua madre piacerebbe tutto questo? Sei solo una ragazzina che non sa mantenere la calma. Una pazza ossessionata dal suo passato."

Ma lui cosa ne vuole sapere della mia vita? Tutti pensano di sapere tutto e invece sanno meno di niente!

Quando siamo a scuola ci evitiamo e a casa pure. Una volta ho provato a sedermi in mensa al tavolo con gli altri ma mi sentivo troppo a disagio, mi guardavano tutti e poi c'era troppa tensione in quel tavolo.

Quindi ora, dopo due ore di economia a dir poco strazianti, decido di evitare la mensa anche oggi e di mettermi sotto il mio albero a mangiare il mio buonissimo panino con pomodoro e mozzarella.

Io e questo albero ci facciamo compania da circa una settimana. Qui sotto si sta benissimo, c'è un leggero venticello e nessuno ti disturba.
Finalmente un pó di tranquillità.

<Ehi piccola Tyson, che ci fai qui? Mi stavi aspettando?>

Addio tranquillità..

<Non incominciare a rompere, Johnson!> dico seccata.

<Ok ok scusa non avventare la tua ira su di me, non ti è bastato Set?>

Senza rispondergli, dedico tutta la mia attenzione al mio panino. Sto morendo dalla fame.

<E quello?>

<Quello cosa?>

<Quello che hai in mano>

Sbuffo. <Un elefante> dico ironica.

<Con che cos'è?>. Ma perché gli sto rispondendo?

<Vermi, occhi di coccodrillo e lingua di serpente, ti piace?> fa una faccia schifata.

Ma davvero?

<Johnson, è un dannato panino con pomodoro e mozzarella>

<mangi davvero quella roba? Di solito voi ragazze mangiate solo insalata>

Rido. <È chi ti dice che sono una ragazza?>

<Fidati lo sei>, dice avvicinandosi mordendo il mio panino.

Brutto schifoso pervertito mangiatore di panini!

Che insulto!

<Ehi! Nessuno ti ha dato il diritto di farlo, mangiatore di panini abusivo!>. Con un morso mi ha spazzolato metà panino!

Lui sorride. <Levati quel sorrisetto dalla faccia perché potrei vomitarti sulle scarpe> dico fingendo un conato.

<Chi è Thomas?> chiede all'improvviso.

Lo sapevo...

<Alcuni dicono che è un tuo ex che ti ha mollata, ma io non ci credo>

<Sono tutte cazzate e scommetto che le ha inventate quella vipera di Amber o la statua di suo fratello>

Sospiro frustrata. <Era mio fratello gemello..> riesco a dirgli guardando per terra. Non voglio che girino cazzate!

Lui resta lì senza dire niente. Lo guardo negli occhi e capisco che muore dalla voglia di sapere che gli è successo ma non vuole chiedermelo ma stranamente, per una volta, mi ispira fiducia e tranquillità.

<Una notte, quando aveva quattro anni, non riusciva a respirare e mia madre l'aveva portato all'ospedale, il giorno dopo mi dissero che era morto..>

<Perché me l'hai raccontato?>

'Non ne ho idea..'

<Non voglio che girino idiozie su di lui..> dico guardando le mie scarpe. <Ti chiedo solo un favore> continuo.

<Cosa?>

<Nessuno di voi deve nominare mai più il nome di mio fratello, altrimenti non mi limiterò soltanto a picchiarvi> mi avvicino al suo viso. <Dillo anche a quelle merde dei tuoi amici>.

***

Arrivo nella classe di musica tutta intera. Ho già conosciuto il professore la scorsa settimana e mi piace parecchio come insegna.
Quando entro, mi metto in un banco infondo alla classe in modo da non dare nell'occhio e non avere nessuno accanto. Ma la mia missione fallisce quando tutti mi guardano, molto probabilmente per la storia di Set.

Per mia sfortuna, anche Amber segue questo corso. Oggi è vestita -per modo di dire- con un vestito verde ancora più stretto di quello dell'ultima volta che mi squadra da capo a piedi.
Homer Simpson dammi la forza di non soffocarla con la sua stessa traccia.

Omicida.

Il mio è più un odio per le persone come lei.

<Salve ragazzi>, entra il professore tutto sorridente.

Ma cos'è? Vendono sorrisi per strada?

<Buongiorno professor Maluma> diciamo in coro come scimmie ammaestrate.

<Allora ragazzi, oggi avevo intenzione di farvi ascoltare un brano di un mio vecchio amic->, la porta si spalanca. <Hunter sei in ritardo, un'altra volta>. È uno dei pochi professori che ci chiama con il nostro nome.

<Mi scusi>

Non lo faccia entrare. Lo lasci fuori!

<Siediti vicino a Railey> ecco bravo, siediti vic- COSAA? NO, NO E POI NO!!

Non lo devi calcolare...Questa è la tua ora!

Il professore inizia a leggere il testo della canzone e devo dire che è veramente bella. Continuando ad ignorare le gomitate del mio compagno, seguo la lezione più presa che mai dalle parole di questa canzone e chiudo gli occhi per sentire meglio il suono di quelle parole.

<Ehi bella addormentata nel bosco, ti addormenti durante l'ora di musica?>

<Non sto dormendo, sto assaporando le parole>, dico senza riaprire le palpebre.

<Assaporando le parole?>, chiede lui con tono incuriosito.

<Si, se apro gli occhi sento le parole ma non del tutto. Quando si ascolta una persona non gli si presta mai l'attenzione dovuta perché si è distratti da ciò che si ha attorno. Se chiudi gli occhi invece senti ogni suono, ogni parola con la giusta intonazione senza farti distrarre da nulla, capendolo completamente>

Apro gli occhi e lo vedo fissarmi con quei occhi azzurri e capisco l'enorme errore che ho fatto. Non so per quale motivo ma oggi, con lui mi escono dalla bocca tutti i pensieri che tengo rinchiusi nel mio cervello. Dio che imbarazzo.

<Sei strana forte Railey Tag> si gira di nuovo verso la lavagna sorridendo.

Richiudo gli occhi e mi immergo di nuovo in quella pozza di parole.

La strada è in salita ma la vista è grandiosa [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora