Capitolo 65

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<E queste da quanto ho capito le ha inviate a tua madre, giusto?> mi domanda Derek.

Da quando siamo tornati da Los Angeles non fa altro che leggere tutte quelle lettere dove minacciava me, mio fratello e mia madre. Sono sempre più convinta che quell'incidente non è stato poi così casuale.

<Si>

<Pensi che farà del male anche a Kate?> mi domanda dubbioso.

Sinceramente non lo so. In tutte quelle lettere non ha mai nominato Kate, quindi presumo di no.

<E tu non hai idea di chi sia la voce a telefono?>

<So solo che è una voce maschile e giovane>

<Senti, cambiamo argomento. Che farai al tuo compleanno?>

<Niente> dico mentre sistemo la stanza.

<Come niente? Si diventa maggiorenni una volta sola>

<Ma a me non va di festeggiare. Non sarebbe la stessa cosa>

<Secondo me sbagli> dice curiosando tra le mie cose.

<E secondo me tu dovresti passare meno tempo in questa casa> rido.

Qualcuno bussa. <Mocciosa, c'è un ragazzo che chiede di te. Vuoi che lo prenda a calci? Guarda che lo faccio pure gratis eh>

Mi arriva un cuscino in testa. Mi giro verso quello stronzo, <Geloso> mi mima il mio migliore amico.

<Chiedigli come si chiama> dico attraverso la porta.

Mi arriva un altro cuscino. Quanti cuscini ho nella stanza?

Mi volto e lo vedo mimare un pompino. <Schifoso> dico mentre gli lancio una pantofola a forma di cagnolino.

<Mocciosa, ha detto di chiamarsi TJ. Ora posso prenderlo a calci?>

TJ è qui? Ma che cazz..

Ma poi perché lo vuole prendere a calci?

Apro la porta e un Luke assonnato e con i capelli spettinati mi si para davanti. È davvero tenerissimo così.

<Sai che sei tenerissimo appena sveglio?> ma perché non chiudo mai la bocca?

<Uuuh qualcuno oggi si è alzato di buon umore> dice sorridendomi.

<Io sarei ancora qui> ci voltiamo e davanti alla porta di casa c'è TJ con uno zaino in spalla.

<Secondo me mi stai perseguitando> dico dubbiosa. Ma poi cos'è venuto a fare?

<Un amico che va nella tua scuola mi ha detto che sei molto brava in matematica>

<Ah, è allora?> dico annoiata.

Che stronza.

<E allora ho bisogno di un tutor> dice allargando il suo sorriso.

<Io non do ripetizioni, scusa> e faccio per chiudere la porta ma lui la blocca con il piede.

<Senti, neanche a me piace passare così tanto tempo con te e con mister simpatia che ti fa da guardia del corpo> dice lanciando occhiatacce a Luke che è ancora vicino la mia stanza a fare la stessa cosa. <Ma poi perché sei ancora qui? Ho bisogno del suo aiuto, mica del tuo>

<Avrai bisogno di aiuto quando ti riempiró di pugni> dice venendo a passo svelto verso la porta < Ti presenti qui come se qualcuno ti avesse invitato e pretendi che lei ti dia una mano?>

La strada è in salita ma la vista è grandiosa [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora