Capitolo 60

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La domanda che tutti si fanno è cosa c'è dopo la morte. Ma io mi chiedo: Chi vi dice che deve esserci qualcosa?

C'è gente che dice "è passato a miglior vita", ma wow, se esistesse una vita migliore di questa dopo la morte allora perché non morire tutti? Dovremmo fare a gara a chi si suicida prima, no?

Alcuni credono nella rinascita, altri credono a luoghi ultraterreni come l'inferno e il paradiso. Io in realtà non credo a queste cose.

Ma perché non può essere che semplicemente sparisci?

È incredibile, inconcepibile e inaccettabile questa idea perché per la gente è impossibile smettere di vivere, vogliono continuare a credere, credere e ancora credere perché hanno paura. Paura dell'ignoto, dell'Oblio. È la paura più grande di tutte.

Il contrario di paura non è coraggio. Il coraggio è solo una cosa piccola che una persona può possedere mentre la paura è grande ed immensa. Il contrario della paura è la speranza. La gente non può fare a meno di credere e di sperare. Avere paura della morte, perciò sperare che ci sia qualcosa dopo di questa. Infatti, noi non crediamo che ci sia qualcosa che ci accoglie, più che altro ci speriamo.

Mia madre diceva sempre che ogni volta che vediamo una stella brillare più delle altre e riusciamo a vederne distintamente le punte, capiamo che è una persona a noi cara che vuole farci capire che ci sta sorvegliando e proteggendo.

Guardo la sua tomba e ripenso a quanto era bella mia madre. Occhi verdi, capelli scuri e ondulati come i miei e con un sorriso che metteva allegria. Con lei potevo parlare di tutto, ma le tenevo nascoste altrettante cose. Ad esempio, il primo giorno in cui Derek e suo padre si trasferirono da noi, rubai la valigia di suo padre e una volta svuotata, ho venduto tutta la sua roba ad un mercatino dell'usato. Ne ho ricavato 100€ e una settimana di risate perché non riusciva a capire dove fossero finiti i suoi vestiti.

Il commesso appena ha visto che ero solo una bambina di sette anni con un sacchetto pieno di vestiti da uomo si è messo a ridere e mi ha chiesto spiegazioni. Gli dissi che la mamma mi aveva mandata a vendere questa roba mentre lei stava cucinando. Sono un'ottima attrice.

Guardo la sua foto e mi metto a ridere. Kyle mi ha detto che quando gli hanno chiesto che foto dovevano mettere sulla lapide lui gli ha dato due foto: una foto in cui sorride e un'altra dove faceva una faccia stranissima, la stessa che faceva quando ero piccola per farmi smettere di piangere. Disse che l'aveva fatto perchè tutti dovevano vedere che donna straordinaria era. Eccome se lo era.

Lascio i fiori che ho appena comprato nel vaso accanto alla lapide di mia madre e di Thomas, bacio le loro foto ed esco. Prima di tornare in hotel però voglio passare da un'altra parte.

***

Dannata pioggia. Dannata nuvola di passaggio.

Osservo i passanti correre riparandosi la testa con un giornale, scuotere l'ombrello prima di entrare in un bar o camminare tranquillamente, senza contare più di tanto le gocce di pioggia sottili che inumidiscono i loro abiti.

Guardo le goccioline scivolare mogie sul finestrino dell'autobus, a pochi centimetri dal mio naso e mi concentro sull'unico suono oltre al silenzio che regna in questo autobus: il ticchettio della pioggia sul tetto del veicolo e sui finestrini.

Ringrazio mentalmente Maluma per averci lasciato il resto della giornata libera. Finalmente l'autobus arriva alla mia fermata e scendo. Guardo verso l'alto e intravedo un palazzo bordeaux in stile antico con qualche tocco moderno, fare da angolo a due strade.

Finalmente a casa.

Infilo il cappuccio e mi dirigo verso di esso con le chiavi in mano. Appena apro il vecchio portone mi vengono in mente tanti di quei ricordi che quasi scoppio a piangere. Salgo le scale e arrivo fino al mio piano, infilo le chiavi nella serratura ma mi blocco appena sento una porta aprirsi.

La strada è in salita ma la vista è grandiosa [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora