Capitolo 57

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Sono avvolta nell'oscurità e nel silenzio più totale.
Vago ormai da ore, senza sapere quale sia la mia metà.
Con il passare del tempo, le cose accanto a me iniziano a prendere forma e un assurda tristezza si impadronisce della mia anima.

Il respiro mi si ferma in gola, mentre avanzo tremante nelle tenebre della notte.
Gli alberi e tutto il paesaggio circostante assumono un aspetto minaccioso, inquietante.

All'improvviso, nel tentativo di tornare indietro, un urlo spaventoso lacera l'aria, e delle sagome appaiono confuse davanti a me.

Aguzzo la vista, notando indistintamente, una bambina dai riccioli castani abbracciare un orsacchiotto, tra i singhiozzi che le scuotono il corpo.
Di fronte a lei, una sagoma maschile sfocata.
Lentamente, l'uomo si volta e il suo sguardo crudele si posa su di me.

Mi sveglio di soprassalto con il cuore in gola.

<È stato solo un incubo> continuo a ripetermi.

Sono in un bagno di sudore. Testa, collo, petto, pancia, mani: tutto è bagnato.

Le lenzuola sono aggrovigliate ai miei piedi, la coperta è completamente a terra.
Perfino i pantaloni del mio pigiama sono a terra. Devo averli sfilati agitandomi nel sonno.

Non sarebbe la prima volta.

I capelli sono un disastro.
Sono tutti bagnati e annodati mi ricadono sul viso puzzolenti più che mai.
Sembra che sia passato uno tsunami da queste parti.
Mi metto seduta sul letto appoggiando le mani tra la fronte e i capelli.

Lo tsunami che travolge la mia vita si chiama INCUBO.

Anche stanotte, esso è venuto a farmi visita. Sorrido e penso se mai mi abbandonerà.

Scuoto la testa.

No, non lo farà perché tutto ciò che sogno mi perseguita da anni ed è impossibile cancellare dalla pelle qualcosa che ti ha privato della spensieratezza dell'infanzia.

Non è un tatuaggio che puoi cancellare, no.
È un qualcosa che ti prende l'anima, se ne impossessa, la disintegra e nessuno potrà rifartene una nuova.

È un qualcosa che ti ruba il corpo, non lo senti più tuo.

Ti ruba i pensieri e i sogni.

E ripensi a te bambina, quando cercavi di ricostruire tutto ciò che ti distruggevano con infinita pazienza, incollando i pezzi rotti uno ad uno ed esultando nel saperlo ancora tuo nonostante tutto.

Cerchi di fare uscire fuori dal tuo corpo quella bambina che è sempre riuscita a rialzarsi. Glielo devi per rispetto.
Ma non è così facile come potrebbe sembrare.

Non è facile quando la tua autostima è zero, la fiducia negli altri è...zero, gli incubi irrompono ripetutamente nella tua vita quasi tutte le notti e i flashback durante il giorno.

Non è facile quando il tuo cuore straripa di dolore.

Controllo l'ora. Sono quasi le 20. Ho dormito per ben 14 ore di fila e ho ancora sonno, tuttavia non sarei riuscita a riaddormentarmi per paura di avere un altro incubo, così decido di andare a farmi una doccia per togliere l'odore di cane morto che ho addosso.

Dopo mezz'ora di lavaggio dettagliato di ogni centimetro della mia pelle, indosso una maglietta a maniche corte e dei pantaloni di tuta.

All'improvviso, come per miracolo, mi vengono in mente una serie di frasi che sono perfette per la fine della canzone. Corro in camera e dopo aver scritto tutto sul quadernino, inizio a fare la valigia per domani.

La strada è in salita ma la vista è grandiosa [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora