- Caro nipote vedo che sei venuto, non avevo dubbi -, La voce di Peter echeggiava in tutto il bosco.
- Dimmi dov'è Stiles? – La voce di Derek era più ferma del solito ma carica di rabbia, i pugni serrati e la mascella contratta erano segni di quanto si stesse impegnando per non esplodere dalla rabbia.
Dopo aver ricevuto il messaggio Derek aveva deciso, come c'era scritto, di non avvisare nessuno e di andare personalmente nel bosco a salvare Stiles da suo zio.
- Se gli hai fatto qualcosa giuro che questa volta ti distruggerò per sempre – Lo sguardo era fisso su quello di suo zio, nessuno faceva un passo, nessuno distoglieva lo sguardo.
- Tranquillo caro nipote, non ho toccato il tuo piccolo esserino, o per lo meno sono riuscito a trattenermi. Come fai? Ha un'espressione dolce. Ho dovuto avere molto autocontrollo per non saltarle addosso, e non intendo per farle male- La bocca di Peter assunse un sorriso, non solo per il pensiero rivolto a Stiles, che in effetti trovare molto carino, ma perché sapeva che aveva fatto centro su Derek. Infatti il lupo si scaglio contro di lui i un rapido movimento, e con un gesto rapidissimo riuscì a contrattaccarlo e ad atterrarlo. Sapeva che se Derek è arrabbiamo non è lucido in combattimento e si stava servendo di questo. Derek non ci vedeva più dalla rabbia, aveva paura per Stiles, non gli importa di sè stesso, ma il solo pensiero di vedere suo zio su ciò che era suo lo incazzava e non poco. Si, perché anche se non ufficialmente Stiles era suo.
-Dimmi cosa vuoi? – Derek si rialzò cercando di calmarsi per non commettere altri errori e per non permettere allo zio di far del male a Stiles.
- Voglio solo che tu mi aiuti, poi sparirò, lo prometto, e tu e Stiles potrete continuare a stare, come siete. Come siete? State assieme? - La voce d Peter risultava molto curioso e questo dava fastidio a Derek che stava facendo sforzi colossali per non rovinare tutto.
- Non siamo niente, dimmi cosa dobbiamo fare? -
- Dobbiamo recuperare un oggetto - Peter sfoggiava un sorriso sicuro di sé, ed era quello che pensava in quel momento.
- Non puoi recuperarlo da solo? Cos'è di così importante? - Derek iniziò a chiedere informazioni su ciò che doveva fare, anche se in quel momento avrebbe fatto di tutto pur di salvare Stiles.
- Se lo potessi fare da solo, mi sarei abbassato a chiedere a te? C'è un Alpha da affrontare. Tu entri, lo affronti e io mi riapproprio del mio oggetto ok? - Peter avanzò e porse la mano al nipote.
- Certo! Io faccio tutto il lavoro pericoloso e tu la parte più sicura come sempre. – Derek sapeva che affrontare un Alpha non era affatto facile, ma lo avrebbe fatto lo stesso e cosi strinse la mano a suo zio.
Lo zio di Derek era molto astuto, aveva pianificato tutto, Scott era fuori città per delle ricerche, e una volta rapito Stiles lo aveva costretto a dire al padre che stava da Scott un paio di giorno. Lo sceriffo Stilinski ovviamente non dubitava di nulla, perché sapeva che ogni tanto capitava che Stiles rimanesse furi casa anche per settimane.
Passati due giorni a architettare tutto era arrivato il momento di agire. Derek si sarebbe scontrato con un Alpha che aveva la reputazione di non avere nessuno scrupolo ad uccidere chiunque si fosse messo sulla sua strada.
Stiles ormai aveva fatto il callo ad essere sempre al centro di lotte fra lupi, lo zio di Derek l' aveva rapito e l'aveva rinchiuso in un sotterraneo, almeno, pensò Stiles, gli aveva dato un materasso e delle coperte così non sarebbe morto dal freddo, erano ormai passati 2 o forse 3 giorni, Stiles aveva perso il conto. Decise che si sarebbe fatto un altro sonnellino in attesa che Peter sarebbe tornato, e questo non durò tanto. Sentì dei passi e vide Peter spuntare dall'oscurità.
- Abbiamo fatto, ti ringrazio Stiles sei stato molto d'aiuto, ti consiglio di andare da Derek – e prima che Stiles potesse ribattere lo zio di Derek era già sparito. Ma a lui non importava, l'unica cosa che per lui era importante era andare da Derek, come aveva detto Peter. Uscì dal sotterraneo e si trovò davanti a sé la sua jeep che sicuramente Peter aveva portato li dopo averlo rapito. Montò sopra e mettendo in moto iniziò a sfrecciare attraverso gli alberi in direzione del loft di Derek. Il sole stava tramontando quando arrivò all'entrata e trovò la porta aperta. Per un attimo quando entrò rivide la scena di qualche giorno primo. Stavolta però Braeden era agitata e correva da destra a sinistra e viceversa, e tutte volte tornava in un punto nascosto, così che Stiles cercò di attirare la sua attenzione con un colpo di tosse.
-Stiles, sei qui! Per fortuna, mi serve aiuto - Braeden si era fermata e aveva per un momento abbracciato Stiles, cosa che lui trovò molto insolita
- Ciao Braeden. Cercavo Derek, ma posso passare più tardi - La voce di Stiles indicava che era chiaramente seccato di averla trovata.
- Ok sicuramente ti stai chiedendo cosa ci faccio qui, ma non c'è tempo vieni, l'ho trovato fuori di qui, sto cercando di aiutarlo ma mi serve una mano- Braeden prese Stiles per un braccio e lo trasportò letteralmente fino ad una stanza adiacente al salone d'entrata. La stanza era illuminata da le luci che erano molto soffuse, davanti a sé Stiles vide una cosa che non avrebbe mai voluto vendere, c'era un letto matrimoniale e sopra di esso adagiato in un bagno di sangue, c'era Derek.
-Cosa è successo? – Stiles era molto preoccupato, e in quel momento non gli fregava molto di quello che poteva pensare Braeden, si buttò letteralmente in ginocchio al lato del letto e accarezzando il viso di Derek si voltò a guardare la ragazza. Il viso era rosso e gli occhi di Stiles erano molto arrossati come se di lì a poco sarebbe scoppiato a piangere, ed era ciò che Stiles cercava di evitare.
-Non lo so! L'ho trovato cosi fuori e poi sei arrivato tu. Sto cercando di curarlo il più possibile ma queste ferite sono molto profonde e il corpo si sta rigenerando troppo lentamente, penso sia stato un alfa- La ragazza mentre spiegava a Stiles stava finendo di disinfettare un taglio posto al di sotto del ginocchio. Stiles decise di rimanere lì ad aspettare che Derek si riprendesse. Era notte fonda quando dalla camera si sentirono dei sussurri, Braeden si mosse con un gesto rapido chiamando Stiles che stava riposando sul divano. Corsero tutti e 2 in camera e videro Derek che cercava di alzarsi.
-Ehy, fermo, non puoi sforzarti- Braeden aiutò Derek ad adagiarsi nuovamente sul letto.
-Chi è stato a ridurti così? – Solo in quel momento Derek si rese conto che in quella stanza era presente anche Stiles, e la priva cosa che notò e che aveva gli occhi rossi. Aveva pianto e , se era possibile, quello faceva più male di tutti quei graffi.
- Nessuno, ora vai a casa - Braeden ti accompagnerà.
- No, Voglio stare qui ad aiutarti. – Stiles fece un passo più vicino al letto guardando negli occhi il ragazzo che tutte le volte lo faceva sentire in paradiso.
- Stiles, non rompere e vai a casa- Derek sapeva che ciò che stava facendo era sbagliato ma lo faceva per il bene di Stiles.
- Ho detto che rimango qui - non passò nemmeno 1 minuto quando gli occhi di Derek si fecero rossi, e i denti del lupo si fecero vedere.
- Non mi serve un bambino moccioso a farmi da baby-sitter, quindi sparisci Stilinski -
La voce di Derek era profonda, era una voce che non ammetteva repliche, ma Stiles si sentì piano piano ridotto a pezzi, non lo aveva mai chiamato per cognome e quelle parole lo avevano appena ridotto peggio di quello stesso ragazzo coricato nel letto.
- va bene - Senza dire altro prese il suo giubbotto e dopo aver dato un'ultima occhiata a Derek e alla ragazza, usci correndo, e lasciando sfogare le lacrime.
- Per la seconda volta sei stato un totale imbecille Derek, quando ti deciderai a dirgli che lo vuoi - Braeden sapeva di avere ragione, ma Derek non aveva voglia di parlare, non aveva voglia di nulla, se non di Stiles Stilinski.
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Moonlight (Sterek)
FanfictionSterek, Scissac e altre ship. Volevo avvisare che la storia che scriverò non seguirà l'ordine cronologico della serie tv. Quindi non si corre il rischio di avere spoiler. Potrebbe contenere scene molto hot.