Capitolo 14 Verità dolorose

1.1K 83 5
                                    


Erano passati due giorni da quando Stiles era stato ricoverato in ospedale. Isaac e Scott non si parlavano, o meglio, Isaac non parlava a Scott, anzi preferiva andargli contro durante gli allenamenti di Lacrosse.

- Ora basta Isaac, mi sono stancato, se ti devi sfogare picchiami ma almeno parlami – Scott era entrato come una furia negli spogliatoi dove era presente solo Isaac.

- Sono due giorni che non rispondi ai miei messaggi, alle mie chiamate, mi eviti durante le lezioni ed in campo ti diverti a buttarmi a terra - Scott emise l'ultima parola emettendo un piccolo respiro come se avesse mantenuto quelle parole per troppo tempo senza respirare.

Isaac aveva appena finito di fare la doccia e si stava cambiando, con solo il petto nudo si voltò per guardare negli occhi Scott prima di racchiudere tutta la sua rabbia nel pugno lanciato dritto alla faccia di Scott.

Lo zigomo che diventò subito rosso stava lasciando piano piano posto ad un viola più o meno scuro.

- Ti sei sfogato ora? - Scott domandò a Isaac mentre si palpava la guancia ferita.

- No! Ora devo andare - e una volta vestitosi superò Scott che si affrettò a seguire il ragazzo fuori dalla scuola.

- Isaac non te ne andare, aspetta –

- Scott ho da fare, lasciami andare - Isaac continuava a camminare cosciente del fatto che Scott gli era appresso.

- Isaac rimani - Scott tentava nuovamente di fermare il ragazzo e parve per un attimo di riuscirci perché quest'ultimo si fermò davanti a lui.

- Perché non me lo chiedi come Alpha Scott? - Isaac si voltò guardando l'Alpha davanti a lui e per una volta non ebbe vergogna di mostrare gli occhi arrossati pronti a piangere.

- Isaac sai che non volevo - Rispose Scott

- Come non volevi che Allison lo venisse a sapere - Rispose Isaac sapendo di aver toccato un punto debole.

- Potevi semplicemente chiedermelo l'altra sera - Isaac lasciò cadere a terra la sacca e si avvicinò a Scott prima di riprendere.

- Stiles è mio amico, ma io sono venuto con te perché volevo starti vicino, mi hai mandato via e nella stessa sera hai preteso come Alpha che io ti ubbidissi quando bastava solamente che tu mi chiedessi di restare. Io volevo che fosse Scott Mccall a chiedimi di restare non il vero Alpha - Isaac si voltò e continuò per la sua strada lasciandosi alle spalle Scott.

La notte stava arrivando, la luna era coperta da nuvoloni pronto a riversare su Beacon Hills litri di acqua. Isaac come suo solito stava passeggiando sulla collina poco distante dalla città, sulla quale si vedevano tutte le luci che alimentavano quest'ultima. In effetti era con Scott che andava sempre lì, tutte le volte che volevano stare soli si rintanavano lassù. Era quasi arrivato in cima quando con il super udito capto dei colpi scandagliati ritmicamente. Sembravano quasi il rumore di un qualcosa che veniva lanciato contro una parete. Si nascose dietro ad un albero e vide una scena a dir poco sbalorditiva. Scott era davanti ad una grossa pietra, perso nei suoi pensieri, teneva in mano quella che Isaac riconobbe come il bastone da Lacrosse e ritmicamente stava lanciando una palla dietro l'altra verso quell'enorme masso. Isaac notò quanta forza Scott ci mettesse per compiere quell'azione e infatti capì subito dopo che non era il ragazzo a lanciare ma era il lupo dentro di sé. Stranamente Isaac sentì il cuore accelerato di Scott, era una cosa rarissima. Scott era perfettamente in grado di controllare il battito del suo cuore e sentirlo li così fragile sorprese Isaac che, nascosto continuava a osservarlo. Ad ogni lancio ringhiava, a giudicare da tutte le palle alla base della roccia doveva essere lì da un po'. Ogni tanto il ringhio lasciava posto ad una sola domanda sussurrata "perché?".

Scott's pov

Sono ormai da un paio di ore che non faccio altro che lanciare palle contro questa roccia e ancora non riesco a fermarmi. Nella mia mente tutte le immagini di quella maledettissima sera. Io, Derek, Isaac, poi nuovamente me stesso. Non era possibile che io avessi usato veramente il potere dell'Alpha per mandarlo via e lo stesso potere per farlo rimane. Per un attimo ho rischiato di riusarlo nuovamente stasera fuori dalla scuola. L' avrei fatto solo per stare ancora con lui. Allison è partita non so dove ed è per colpa mia. Isaac non mi vuole più parlare ed è soltanto colpa mia. Io sono il vero Alpha ma non ho chiesto di esserlo, io non voglio fare l'Alpha, non se devo rinunciare a queste cose. Perché?

Mentre Scott era perso nei suoi pensieri un tuono squarciò il cielo e subito dopo una pioggia fitta si riversò sulla collina e su tutta la città. Ormai Scott era fermo, immobile davanti alla vista della città ricoperta dalla pioggia, le gocce che cadevano sopra di lui le sentiva a mala pena. Ogni cosa attorno a lui non aveva importanza tranne quando senti dei passi alle sue spalle.

- Isaac - La sua voce era decisamente tremolante, non si aspettava certo di trovare quel ragazzo lassù.

- Scott, so cosa stai passando - Isaac si avvicinò al ragazzo fino a guardarlo negli occhi.

- Non volevo reagire così, non voglio perderti, sei tutto quello che mi rimane. Stiles ora ha Derek, Allison non c'è più per colpa mia. Tu non ci sei più per colpa mia – Scott per una volta sapeva di dover lasciar andare i propri sentimenti senza bloccarli in nessun modo.

- Non mi hai perso Scott - Rispose Isaac

- Ho solo bisogno di tempo per me stesso - Continuò

- Cosa posso fare? – Domandò Scott diminuendo lo spazio fra i due.

- Nulla, quando e se sarò pronto lo saprai - Fu l'unica risposta di Isaac che dopo aver depositato un piccolo bacio bagnato sulle labbra dell'Alpha andò via.

'c񻇇:5

Moonlight    (Sterek)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora