Capitolo 12 Nuovi amici

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- Non so nemmeno io perché ti sto aiutando, tutti ti odiano e sinceramente parlando io sono fra quelli, e in oltre hai fatto del male a Stiles -

- Ti correggo, è stato Derek a fargli del male, non è riuscito a controllarsi – Peter era intendo a sistemare le sue cose nel suo nuovo piccolo appartamento.

- Sicuro che qui non ci verrà nessuno - Continuò prima di voltarsi a guardare quel ragazzo mentre lo aiutava a sistemare la casa, e in quel momento in suo cuore perse un battito.

Era strano, quel ragazzo lo odiava, e invece lo aveva appena aiutato. Stava provando una cosa che non provava da tanto tempo. Avrebbe voluto prendere il ragazzo e baciarlo. Era attirato da ogni singolo centimetro di quel ragazzo, gli occhi verdi come lo smeraldo, i capelli castani scuri portati un po' brizzolati gli donavano molto. La pelle chiara tanto da sembrare perfetta, le labbra scolpite in quel viso erano meravigliose, il tutto contornato da una leggera barbetta che conferivano a quel ragazzo più anni di quanti avesse. Per non parlare del fisico, un fisico allenato e scultoreo nascosto dai vestiti abbastanza aderenti da non lasciare molto alla fantasia del contenuto.

- Se vuoi ti mando una foto per posta così l'appendi sul muro - La voce del ragazzo lo fece riprendere dai suoi pensieri, era stato colto letteralmente in fragrante.

- Tranquillo, basta la mia di bellezza, magari ne vuoi una tu - Peter fortunatamente era molto bravo a mascherate i suoi pensieri e riuscì subito a capovolgere la situazione.

- No grazie, ora sarà meglio che io vada, puoi restare quanto vuoi - Il ragazzo uscì dall'appartamento.

Per un attimo Peter giurò di aver sentito nell'aria uno strano senso d'eccitazione. Non gli era mai capitato ma per una volta lui stesso non avrebbe voluto prendere in giro quel ragazzo, piuttosto era curioso di scoprire cosa avrebbe portato quella strana sensazione che sentiva alla base dello stomaco. Si trovò coricato fissando il soffitto e pensando a quelle labbra.

- Ti stavo cercando, Stiles per ora è stabile, dobbiamo sperare che si risvegli - Scott era uscito fuori e annusando aveva trovato il suo obbiettivo.

- Meglio così, è forte, si rimetterà - Isaac era seduto su un muretto poco distante dall'ospedale e stava osservando la luna.

- Possiamo parlare? - Scott si fece più vicino al ragazzo che gli dava ancora le spalle.

- Ora vuoi parlare? - Controbatté con una domanda al quanto sarcastica Isaac.

- Scusami so che sono stato un po' aggressivo ma non ero in me - L'Alpha mise una mano sulla spalla di Isaac che subito si scansò scendendo da muretto e mettendo una piccola distanza fra lui e Scott.

- Hai ragione! Tu sei l'Alpha Scott - Aveva gli occhi rossi.

- Isaac, non volevo reagire così. Ero arrabbiato e non sono riuscito a trattenermi - Rispose Scott e per l'ennesima volta scrutò quel ragazzo.

Era incredibile come le cose fossero cambiate così velocemente. Era incredibile come quei ricciolini castani e quegli occhi blu fossero diventati la sua ossessione. Come quel corpo mozzafiato non andasse via dalla sua mente. Scott non amava ostentare il suo potere, e sapeva benissimo che la reazione di quella sera aveva ferito Isaac più di quanto lui volesse, prima nello spogliatoio e poi nella stanza.

- No! Hai perfettamente ragione. Sei l'Alpha. Ci vediamo a Lacrosse - Fece per andarsene quando fu bloccato dalla mano di Scott che stringeva la sua.

- Non te ne andare - Anche Scott era sceso dal muretto e stava lì davanti a lui.

- Sto eseguendo gli ordini dell'Alpha me ne vado - Rispose Isaac

- Allora rimani - In quel momento Scott cambiò i suoi occhi con 2 occhi color rubino.

- Se me lo chiede l'Alpha allora rimarrò, ma solo perché io sono un beta e sono del branco - In quello stesso momento Scott accorgendosi di ciò che aveva fatto cambio nuovamente i suoi occhi, che tornarono di una tonalità castano scuro.

- Scusami non volevo farlo nuovamente - Scott mollò la presa da Isaac senza però togliergli lo sguardo da addosso.

- Posso andare? - Fu l'unica cosa che chiese Isaac guardando il suo Alpha.

Scott non rispose, e così Isaac se ne andò mentre una lacrima gli rigava la guancia e il freddo della notte faceva capolinea sulla sua pelle.

 





Ecco il 3 capitolo di oggi....Sono mitico.... E' più corto degli altri ma questo perchè non ho voluto mischiare troppe situazioni tutte assieme.

So che vorreste sapere chi è il ragazzo con Peter, basta leggere e lo scoprirere . Baci :)

Moonlight    (Sterek)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora