Facemmo vedere Seattle a Mit, ne rimase estasiato. Verso l'ora di pranzo siamo andati alla 'Smith' perchè Christian doveva prendere delle carte prima di poter andare a pranzo "E così questo è il tuo ufficio?" "Si ahaha, cos'ha che non va?" "Nulla, scherzi? L'avessi io. Il mio ha solo una scrivania con una pila di lavoro da fare sopra" "Dovresti vedere quello di Let allora" disse Christian ridendo "Cosa scusa? Cos'hai contro il mio ufficio?" "Ah nulla nulla..." continuò ridendo insieme a Mit "Che scemi" e mi misi a ridere anche io, ad un certo punto una della assistenti di Christian bussò alla porta "Mr. Smith, mi dispiace disturbarla ma( rimase impallidita nel vederlo e nel vedermi) ahm, c'è qualcuno che le vuole parlare" e disse muovendo gli occhi in segno di agitazione -Ho già visto quella ragazza, certo, è Stella, quella di ieri sera ma che ci fa qui? Lavora per Christian?- "Il nome?" disse Christian freddo "Non lo so Mr. Smith, ma dice che le deve parlare urgentemente" "Si faccia dare i nominativi o qui non potrà entrare. Fra l'altro non sono neanche sotto orario lavorativo." "Come desidera." e si dileguò "Che razza di persona può presentarsi qui, nel mio giorno libero, senza appuntamento e con la presunzione nel non rispettare le normali prassi." "Hai idea di chi possa essere" dissi preoccupata "NO, vedremo che notizie ci porterà l'assistente." "Assistente? Quella ragazza è la tua assistente, e ti ha chiesto di ballare, conoscendoti?" "Non mi conosceva, l'ha assunta Lilia come stagista, è rimasta sconvolta anche lei nel vederci" bussano alla porta "Mr. Smith dice di chiamarsi Carlo, ma più di questo non ha voluto dire.""Ok, lo faccia passare, ah e si tenga nei paraggi devo parlare con lei e con Lilia, glielo riferisca." "Senz'altro" e salutò facendo a me Christian e Mit un cenno con il capo, "Chi è Carlo?" disse Mit "Oh è il fratello di Christian" dissi sorridendo, volendo far ingelosire Christian e ci riuscì alla perfezione -Ti sta bene!-. Carlo spalancò la porta proprio mentre stavo sorridendo "Sei felice di vedermi" mi disse con un grande sorriso "Ciao Carlo" e mi alzai dalla poltrona "Ciao tesoro" mi cinse con un braccio facendo scendere la mano poco sopra le mie natiche "Carlo, non ci provare nemmeno" dissi "Carlo lasciala immediatamente" disse Christian molto irritato "Fratello, si sono felice anche io di vederti" gli disse abbracciandolo "Credo che tu piaccia anche all'altro fratello" mi sussurò all'orecchio Mit "Lo so" gli dissi ridacchiando e lui con me "Carlo, ti presento il mio migliore amico Mitchell. Mit lui è Carlo" "Piacere" disse Mit porgendogli la mano "Piacere" disse Carlo stringendogliela, "Allora che ci fai qui?L'Italia ti ha già stancato?" "Scherzi? L'Italia è meravigliosa, avevo nostalgia di Scarlet" mi disse facendomi un bellissimo sorriso, -C'è qualcosa che mi attrae in Carlo, ma non so cosa, nah, forse è solo una mia impressione, forse perchè con Christian si assomigliano, ma io amo troppo Christian.- "Non penso che sia solo io il motivo" dissi ridendo, "Starai qui per molto?" disse Christian infastidito "No, vado a trovare la mamma e sto per 2 giorni poi parto per l'Asia" "Dove precisamente?" disse Mit "Tokyo, sì, vado a fare un po di meditazione." Squilla il telefono di Christian, "Scusatemi un attimo, CARLO STALLE LONTANA!" squilla anche a Mit, è un suo amico di NY, Carlo nel frattempo si è avvicinato a me e mi prese la vita con un braccio avvicinandomi a lui "Non stavo scherzando prima quando ho detto che il motivo per cui sono qui sei tu" mi disse all'orecchio facendomi sentire il suo respiro ed il sorriso che si stava formando sul suo volto "Christian non ti ha detto di starmi lontana" "Credimi, è difficile" mi disse mentre mi staccavo dalla sua potente presa e Christian stava per voltarsi "Bene direi che ora puoi andare, e ti pregherei di 2 cose la prossima volta: Avvertire e dire alle mie segretarie chi sei. " "E' stato un piacere conoscerti Mitchell" "Anche per me" "Let, spero di vederti presto, anche solo noi due" mi disse all'orecchio ridendo "Ciao Carlo" dissi io un po' infastidita ma anche felice, -Carlo mi provoca, una cosa che a me piace molto, mi corteggia nel vero senso della parola , Scarlet, ritorna in te.-
_Mr. Smith mi dica tutto._ _Mi fai venire gentilmente Lilia e la nuova stagista_ _Certamente_, dopo 3 minuti sentimmo bussare alla porta "Mr. Smith ci ha fatte chiamare" disse Lilia "Si, accomodatevi per favore." "Miss. James" venne a porgermi la mano e così fece anche Stella, -Almeno è educata- "Allora, vi ho fatte venire qui, per un inconveniente avvenuto ieri sera fra me Stella e la mia ragazza "Mr. Smith ne sono veramente spiacente, io non so niente di quello che fa una volta dopo gli orari lavorativi" "Lilia," mi intromisi io "Non preoccuparti, il problema non è con te, ma con lei" ed indicai con lo sguardo più cupo che avevo Stella "Mr. Smith, sono amareggiata per l'accaduto della scorsa notte, non ero a conoscenza del fatto che lei fosse il mio capo, e soprattutto che Miss. James fosse la sua compagna" disse difendendosi con occhi dolci, che sicuramente non bastavano a farci impietosire -Cercati un altro lavoro!- "Non mi interessa niente delle tue scuse, da oggi no lavori più per me. Lilia cercati un' altra stagista." "Ma,ma.." e voltò gli occhi infuriati verso di me "Certo Mr. Smith" disse Lilia guardandola malissimo "Andiamo" le disse "Stronza, è tutta colpa tua" mi disse puntandomi il dito contro e guardandomi in cagnesco "Come scusa" dissi io -C'è come? Alla fine è pure colpa mia?- " Uscite immediatamente dal mio ufficio. Subito!" urlò Christian e loro andarono "E tu vuoi che io venga a vivere qui?" disse Mit ridendo, risi anche io e andai da Christian e lo baciai "Complimenti per la sua freddezza Mr. Smith" mi baciò ma niente di più.
"Allora ci vediamo domani,cerca di non aspettarmi alzata" "Ok, ciao" e Mit chiuse la porta dietro di se, usciva con un suo vecchio amico che abitava a Seattle, -mah, non ho mai conosciuto o sentito parlare di questo.- "Christian?" -Dov'è Christian? "Christian?" urlai "Eh!! Cosa succede sono qui" ed uscì dalla camera da letto a torso nudo e con la schiuma sui capelli "Ahaha ma che stai facendo" dissi ridendo e guardandolo addolcita "Lo shampoo. E' tanto strano" mi disse ridendo "Vai dai..". Finì il suo shampoo con calma e venne in salotto a sedersi di fianco a me ,davanti al caminetto, con due bicchieri di vino "Allora?" "Allora cosa?" gli dissi guardandolo sorridendo e piegando la testa di lato "Non devi dirmi niente?"....
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Da una sigaretta....
RomanceDa una sigaretta puó nascere una storia d'amore? Per me, ed anche per Christian Smith, ragazzo che affascinante che ha costruito un impero, e da Scarlet James, ragazza innamoratasi subito di questo giovane, e che lo accompagnerà, con difficoltà, a d...