Mi girava ancora un po la testa nonostante la dormita fatta dopo l'incidente, ma ero determinata a godermi quel viaggio con tutti i miei mezzi a disposizione. Christian naturalmente aveva organizzato tutto nei minimi particolari, sapevo che sarebbe stato il viaggio più bello della mia vita, soprattutto perchè ero con la persona che amavo. All'uscita dell'aereo porto una bellissima Audi ci attendeva per portarci in una bellissima casa sui colli. Una semplice e sofisticata casa in pietra e mattoni ornata in alcuni punti di edera che ne ricopriva alcuni pezzi, un tavolino nel giardino ed una piccola piscina . All'interno era spettacolare, strutturata su due piani, prevedeva una cucina bianca molto grande e spaziosa ed un salottino grazioso pieno di ortensie e rose. Al piano di sopra la nostra camera da letto riempita di petali e rose, ed un bagno completo di vasca dove fantasticavo delle lunghe chiaccherate con Christian. Tutto era così perfetto, tutto era da Christian "Chris, è veramente troppo, non avresti dovuto farlo" dissi con le lacrime agli occhi e sorridendo. Le mie emozioni erano una miscela in quel momento, avevo paura per la mia salute, ma ero felice della vacanza e di tutto ciò che Christian aveva preparato "Tu ti meriti molto di più Let" mi disse avvicinandosi e prendendomi le mani, accese della musica "Vuoi ballare con me?" mi disse con occhi pieni di luce. Mi prese la mano ed iniziammo a danzare sulle note di una bellissima canzone "Ho paura di perderti Let" guardandomi negli occhi "Christian io" provai a rispondere ma mi azzittì "Lo so che per te non può sembrare niente o pensi che per me non sia niente, ma una vita senza di te ormai per me è impensabile, staccarmi 1 minuto da te è mettermi seriamente alla prova" disse ridendo ed io con lui. Appoggiando la sua fronte alla mia mi sussurrò "Sei l'unica cosa che conti veramente al mondo per me, ti amo come non ho mai amato nessuno prima, perchè sei tu la prima ed unica donna che amerò nella mia vita." Le mie emozioni erano sempre confuse, ero sbalordita dalla sua dichiarazione, ma commossa per come si era aperto con me, ed allo stesso tempo innamorata sempre di più di quell'uomo che ha organizzato tutto questo. L'unica cosa che prevaleva su tutto era la voglia carnale che avevamo l'uno dell'altra. Lo baciai e lui fece lo stesso, mi prese a cavalcioni su di lui e sbattè contro un muro, iniziò a sbottonarmi la camicetta ed a baciarmi il collo, cosa che lui sapeva io amassi, anche io cacciai la sua camicia in modo da godermi quel fisico mozzafiato scolpito su di lui. Il tavolo era la via più semplice e veloce quindi, lo facemmo lì in modo molto intenso e passionale. Qualcosa di completamente unico. Quella notte, la passammo a fare sesso, come se qualcosa fosse cambiato in lui. Il mio incidente, per lui soprattutto, è stata una svolta nel rapporto. La mattina seguente, svegliatami con la camicia di Christian che mi copriva mezzo seno, mi alzai velocemente per preparare la colazione e prendere le mie medicine, ma Christian mi aveva già preparato tutto in modo veramente eccellente "Potrei usare questa mattinata come ricatto per le prossime" dissi sorridendo  "Perchè? Cos'è andato male?" "Nulla. E' questo il punto." tutti e due ridemmo e ci baciammo provocando la stessa scintilla che ci ha tenuti legati stanotte e per tutto questo tempo. La mattina era volata via, con immenso piacere, era ora di uscire e fare dello shopping.

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