"Christian" e corsi verso di lui ad abbracciarlo, il mio uomo era a casa, avevo bisogno di lui dopo quella rivelazione di Carlo -Mio povero Mit.! Non pensarci adesso Let, Christian è a casa-. "Let amore mio, mi sei mancata tantissimo" e mi abbracciò forte "Ma sei stata con mio fratello?" -Cazzo!- "Perchè "dissi intimorita "Hai il suo profumo addosso", si staccò da me e mi guardò infuriato, -Ho paura, ma capirà.- "Non voglio mentirti, è venuto a lavoro da me. Siamo andati a bere un caffè..." i suoi occhi erano pieni di rabbia, sembravano infuocati "Ma, non arrabbiarti, perchè è venuto per dirmi una cosa molto importante di cui ti devo parlare..." dissi sperando di tranquillizzarlo "E' venuto a chiederti soldi? Visto che dal tuo conto in banca sono stati riscossi attraverso un assegno £5.000" -E tu come cazzo lo sai. Mi controlla!- "E tu come lo sai?" dissi io infuriata -Ora ho io il coltello dalla parte del manico- "Let, ahm posso spiegarti..." "Christian tu mi controlli? Vieni a conoscenza di tutti i movimenti che faccio in banca?" "Si" disse lui sentendosi in colpa "E perchè non mel'hai mai detto cazzo! Chi ti ha dato quest'autorità Christian, chi? Cos'altro sai?" non proferì parola "Christian dimmelo cazzo!" "So tutto!" disse irritato -Ceh è qui l'irritato sei tu? Non hai capito un cazzo di me- "Non rispondermi con questo tono saccente Christian." Ero infuriata, ed andai di corsa su per le scale, intenzionata ad andare nel suo studio "Scarlet, dove vai? Te la stai prendendo tanto per questa cosa, quando tu nel pomeriggio sei stata con mio fratello" mi urlava mentre mi seguiva, mi girai di scatto e me lo ritrovai davanti  "1. Sto andando nel tuo studio. 2.Sono stata con tuo fratello non perchè mi andava, ma perchè mi ha detto che quei soldi che gli ho restituito lui li ha usati per pagare un conto che Mit aveva con delle persone, che la sera del nostro litigio stavano picchiando Mit. Ecco perchè ero con lui. Hai capito adesso a che cosa sono serviti i soldi? Lui neanche li voleva, voleva avere un conto in sospeso con me, presumo un conto malizioso ed io ho rifiutato ribadendogli che io amo te e non lui. Sei felice adesso!" e proseguì verso il suo studio. Christian era rimasto immobile nel corridoio ma non mi interessava volevo il fascicolo che aveva su di me "Dove cazzo è! Dove Christian! Dove tieni tutto su di me?" ed iniziai a piangere sedendomi alla sua poltrona, mentre lui si avvicinava alla soglia della porta ancora sconvolto e dispiaciuto per avermi rivelato quella cosa. Si avvicinò a me con molta dolcezza e mi abbracciò "Christian. Fammi vedere." "Aspettami qui", prese una chiava ed aprì un cassetto "Qui c'è tutto quello che vuoi sapere." -Cazzo, sa veramente tutto. Come sa i miei voti alle scuole? Una copia del mio diploma di laura? Non si fidava? Eppure era presente quando mel'hanno dato- "Christian, come hai tutte queste cose? Hai persino i dati della mia famiglia...." dissi guardandolo arrabbiata ma anche sconvolta -Che potenza ha quest'uomo- Non proferiva parola "Christian..." dissi implorandolo "Cosa ti ha detto mio fratello?" "Stamattina, quando ve ne stavate andando ho visto qualcosa su braccio di Mit, che inizialmente mi sembrava una scottatura, e lui mi  ha confermato questo, ma non ne ero sicura. Pensandoci mi ricordava molto di più un livido che una scottatura. Quando tuo fratello è venuto a lavoro temevo di tutto ma non avrei mai pensato che mi dicesse una cosa del genere. Quindi ho ricollegato il tutto." "Che tipo di debito pensavi intendesse Let?" -Christian versione Holmes- "Ho pensato che in cambio volesse del sesso, e presumo che il suo intento era quello..." "Bastardo." e butto un pugno molto forte sulla scrivania facendomi sussultare "Scusami" mi disse, poi si alzò e venne verso di me appoggiandosi alla sua scrivania e prendendomi, come suo solito, il mento fra le sue dita sempre congelate "Cosa devo fare con te..." accennandomi un sorrisetto "Cosa devo fare io con te" -Ceh, si lamenta pure?- "Come prego?" disse alzando un sopracciglio "Hai un fascicolo con i miei dati e quelli della mia famiglia ti sembra normale?" lui rise... "Ti amo" mi disse gettando le sue labbra sulle mie con molta passione. Pian piano mi sbottono la camicetta e mi gettò sulla sua scrivania, si slacciò la cravatta ed a uno ad uno i bottoni della sua camicia, scoprendo a poco a poco quel torace, che lui sapeva, che io amavo tanto. Mi baciò ogni centimetro del  mio collo mentre le sue dita scorrevano sul mio corpo fino ad arrivare nel basso ventre e portarmi al piacere più assoluto. Aprì un cassetto della sua scrivania e prese la bustina tanto conosciuta -Quest'uomo è sempre pronto- e mi misi a ridacchiare "Perchè ridi?" mi chiese sorridente mentre si infilava il preservativo "Poi te lo dico...." e lo gettai verso di me, sentendolo penetrarmi molto profondamente e con molta voglia. Mi portò in camera in braccio, mi spogliò, si spogliò e tutti e due scivolammo in un piacevolissimo sonno, completi e liberi. "Perchè ridacchiavi prima?", stavo dormendo e quindi non avevo ben capito la domanda "Eh? Non ho capito..." dissi con voce da stupida e lui rise "Perchè hai ridacchiato prima" "Christian, non dirmi che non dormi perchè vuoi sapere questo..." dissi ridendo ed alzandomi sui gomiti "Nono, non dormo perchè non sei abbracciata a me... Comunque me lo dici?" "Perchè ovunque noi facciamo sesso tu hai sempre un preservativo a portata di mano. E' incredibile" e ci mettemmo a ridere "Voglio essere sempre pronto" mi disse alzando un sopracciglio e ridacchiando "Lo so. Ora dormiamo." e mi misi nelle sue braccia. "Buonanotte amore mio" e mi baciò i capelli "Buonanotte" e lo baciai....  

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