"Per che ora ti fa più comodo essere a NY?" disse Christian a Mit "Potrei partire da qui sempre alle 9.00" <<Allora comandante, partiremo per le 9.00 come l'altra volta. Arrivederci>> e Christian chiuse la telefonata "Partiamo?" dissi io colpita, "Si, devo fare una cosa a NY" disse accarezzandomi una guancia con la sua mano fredda, "Quindi mi lasci sola?" dissi lasciandomi coccolare da lui "Puoi sempre venire con me, ma pensavo che dovessi lavorare" "Si lo so hai ragione, forse è meglio se resto".
7.30 a.m, sveglia che suona, io che sono nelle calde braccia di Christian e lo guardo. Il mio bellissimo uomo. "Buongiorno" mi disse senza aprire gli occhi "Buongiorno" gli dissi baciandolo "Devi sbrigarti o non arriverete in tempo" dissi preoccupata "Vuoi che me ne vada?" iniziando ad aprendo gli occhi e stiracchiandosi "Scherzi?" dissi alzando un sopracciglio e incurvando le labbra "Sempre" e si voltò a baciarmi con fare saccente. Si alzò dal letto, ed il suo bellissimo fisico illuminava i miei occhi "Non farti la barba" gli dissi "Perchè? Ti piaccio di più così?", quel filo leggero di peluria nera che aveva sul viso era spettacolare, e non mi dispiaceva "Mi piaci sempre, ma con la barba non sei per niente male" dissi alzandomi e facendogli l'occhiolino mentre filavo in bagno a farmi una doccia, "Se lo dici tu" e venne con me.
8.00 a.m, "Let, tesoro mio, grazie di tutto. Mi mancherai un sacco, e sappi che qualsiasi cosa succeda, tu chiamami e sarò subito da te. Ti adoro" e mi raccolse in un abbraccio ed io ricambiai "Mit. Ti voglio bene" e qualche lacrima mi scendeva sul volto e lui me le asciugò con il palmo della mano -Ma che ha sul braccio? Si è scottato?- "Che hai qui?" dissi intimorita "Niente non preoccuparti" -L'hanno picchiato? Cosa è successo?- "Dobbiamo andare Mit" disse Christian distogliendomi dai pensieri "Ciao amico mio" e lo salutai sul ciglio della porta con la mano, Christian avanzava verso di me con la sua bellissima 24 ore che tanto amavo "Ci vediamo stasera piccola, Max ti porterà a lavoro." "Uso la macchina Christian" "Come vuoi" e mi baciò sorridendo. -Let, è tardi vatti a sbrigare.- Indossai un pantalone gessato nero con delle righe grige, una camicetta e delle scarpe con tacco. Prima di partire scrissi un messaggio a Christian per chiedergli se potevo usare il SUV visto che loro avevano preso un taxi e lui mi disse di si, tanto Max sarebbe andato a riprenderlo con un'altra macchina. Ero felicissima.
9.00 a.m, messaggio da Christian:<<Ci siamo appena imbarcati, fai la brava con la macchina. Ti amo a stasera.>> ed uno da Mit:<<Amica mia, ci stiamo imbarcando grazie di tutto. Ti voglio bene.>>, bene ora si lavora. "Buongiorno Grace" dissi molto sorridente e felice di vederla, era sempre impeccabile "Buongiorno Scarlet" mi disse facendomi un sorriso grandissimo e accarezzandomi la schiena "Se vieni nel mio ufficio ti do il lavoro" "Si certo arrivo subito". -Cazzo quanto lavoro. Ma quanto sono stata via?- "Scarlet, fai pausa pranzo con me?" -Già pausa pranzo?- "Si cero Grace". Mentre mangiavo la mia insalata il mio telefono squilla. E' Christian. "Scusa un attimo Grace" e lei mi sorrise <<Pronto>> dissi mentre masticavo di fretta >>Stai mangiando noto>> disse ridendo <<Beh, hai visto l'orario?>> <<Si, anche se qui c'è il fuso orario>> disse ridacchiando -Cazzo è vero. Che figura- <<Vabè comunque>> continuò lui >>Com'è stato il viaggio?>> dissi <<Magnifico, ora sbrigo questa cosa e riparto subito. Sarò di ritorno per le 8.00 p.m>><<Ti aspetterò. Ti amo>><<Ti amo anche io>> e chiusi la telefonata. "Devo dire che il tuo ragazzo ti ama tanto" disse Grace ridendo e guardandomi con aria da pettegolezzo "Si, molto" dissi sorridendo e un po' imbarazzata "Ma chi è?" ecco la Grace pettegola "E' Christian Smith. Il proprietario della 'Smith Corporation' " Grace rimase colpita, -Pensi anche tu che non sia all'altezza di stare con lui? Peccato che mi ama.- "Wow, ahm complimenti" disse facendo un sorrisetto falso, bussano alla porta "Scusami Grace, ah Scarlet, sei qui. Cercavo te. C'è un ragazzo, che alla reception chiede di te?" -Ragazzo?Christian non c'è, Mit nemmeno. Chi sarà... Cazzo spero non sia Carlo...- "Come si chiama?" "Non lo so ma è molto bello" disse la segretaria colpita da tanta bellezza "Scusami Grace, vado a vedere chi è" "Si certo vai pure" e mi congedò con un sorriso, ma ancora sconvolta per la mia rivelazione... "Ahm, ciao Carlo... Cosa ci fai qui? Come sai dove lavoro? Christian sa che sei qui?" -Cazzo, e quando Christian saprà che Carlo è qui? Succederà come la sera scorsa?- "Ciao anche a te Let, sono felice di vederti" "Carlo perchè sei qui? Sto lavorando..." "Sono venuto solo per parlarti del tuo amico Mit. Ed è molto importante. Puoi staccare un attimo?" -Mit? Cosa gli è successo?- "Chiedo al mio capo" "Ti aspetto qui"... "Grace, ahm, posso assentarmi un attimo. E' una cosa urgente.." "Si certo vai pure". Carlo mi portò in un bar non lontano dall'ufficio, ci sedemmo ad un bellissimo tavolo ed ordinammo un caffè "Allora Let, come stai? Come va con Christian?" "Senti Carlo: mi hai attirato qui con la scusa di Mit per sapere come va con tuo fratello? Perchè se è così..." iniziai ad incazzarmi -Ma chi cazzo ti credi di essere. Voglio Christian non te cazzo!- "Non sono così meschino come credi, era solo una domanda..." "Allora parla Carlo. Perchè non ce la faccio più". Ero agitatissima e sicuramente il caffè non aiutava..."Questo lo mettiamo per un momento qua" e mi tolse in caffè di mano mentre io lo guardavo molto male, ma a lui non importava -Fa come Christian...- "Dicevo, l'altra sera, ero in giro per Seattle e mi sono ritrovato in un locale, non so se lo conosci, comunque l'ha progettato mia mamma.." -Certo che lo conosco. E' quello dove ci ha portato Christian il giorno che è venuto Mit.- "Sisi, lo conosco" "Eh, bene, mi sono seduto e mentre sorseggiavo il mio cocktail da lontano ho visto il tuo amico con una persona che conosco, ma che non è molto affidabile." mentre parlava iniziai a tremare -Cosa stava facendo Mit- "Continua!" dissi preoccupata " Così gli ho seguiti in un angolo della strada. L'hanno massacrato di botte." Rimasi ferma per un istante allibita -Allora era giusto ciò che pensavo!- "E tu? Sei stato a guardare o sei intervenuto bastardo!" urlai contro Carlo mentre la gente ci guardava "Sono naturalmente intervenuto." e mi fece sedere, non dava peso alle mie parole, sapeva che ero agitata "Sono intervenuto dividendoli ed in quel momento Mit ha ricevuto la tua telefonata. Aveva un conto in sospeso che doveva saldare, e ciò pensato io.." "Di quanto parliamo?" gli dissi "$5.000" "$5.000? Per cosa scusami? Droga?" "No, non è droga bensì un prestito non restituito." -Perchè non gli ha chiesti a me. Perche? Ci siamo sempre detti tutto, sempre aiutati l'uno con l'altra.- presi il libretto degli assegni dalla mia borsa ed una penna "Cosa fai?" mi disse perplesso "Ti faccio un assegno" "Cosa? No Scarlet, non voglio soldi" "Non puoi pagare tu questa cosa, è il mio amico quindi lasciami fare" "No! Consideriamolo un debito con me. Ok?" disse facendo un sorriso che non mi piaceva "Non voglio avere debiti con te Carlo. Hai recato troppi guai fra tuo fratello e me per questa tua 'attrazione' nei miei confronti. Quindi ora prendi quest'assegno".
"Grazie per avermi detto questa cosa e per averlo salvato. Parlerò con lui, vediamo che dice" "E' stato un piacere per me Let. Mi dispiace per averti fatto litigare con Christian" "Non essere bugiardo" e lui sorrise, mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò......
-Che giornata. Cazzo, sono le 8.00 p.m Christian starà tornando.- ero appena uscita dal nostro ristorante dopo aver preso cibo take away....
"Let amore....." Christian è a casa......
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Da una sigaretta....
RomanceDa una sigaretta puó nascere una storia d'amore? Per me, ed anche per Christian Smith, ragazzo che affascinante che ha costruito un impero, e da Scarlet James, ragazza innamoratasi subito di questo giovane, e che lo accompagnerà, con difficoltà, a d...