"Mit, apri tu che è sicuramente Let con Christian" urlò mia mamma appena suonammo il campanello "Ciao amica mia" e Mit mi avvolse in uno dei suoi abbracci "Ciao" "Ciao Chrì" e si strinsero la mano, "Entrate, prego. Tutto ok il viaggio?" "Si, è stato magnifico. La tua scottatura?" dissi mentre varcammo la soglia di casa "Quale scottatura?" "Quella del braccio..." e guardai Christian "Ah si, tutto ok.." "Let tesoro mio" e mia mamma mi venne in contro abbracciandomi forte, -Dov'è Will?- "Ciao Christian" "Mrs.James" e si diedero un bacio sulla guancia "Mamma, dov'è William?" "Tuo fratello è fuori con degli amici, ma tornerà a breve... In questo periodo è un po', ecco, strano. Vederti lo farà stare più felice." "E' successo qualcosa mamma?""No, ma non parliamo ora di questo, raccontatemi voi qualcosa... Come va a Seattle? L'azienda tutto bene Christian?" disse con aria triste. Mentre Christian, Mit e la mamma parlavano della sua azienda io mi immersi nei miei pensieri e iniziai a girovagare per la casa con meta, stanza di Will -Cosa stava succedendo? Perchè mamma mi ha detto quelle cose? Quale posto migliore per indagare se non la sua stanzetta, se nasconde qualcosa è lì che la terrà.- Appena spalancai la porta, sentì un tuffo al cuore ed un incredibile senso di responsabilità, non avevo mai fatto la "sorella maggiore", Will è sempre stato piccolo, il mio piccolo, ma prima o poi anche lui sarebbe cresciuto, ed infatti eccomi qua a fare l'investigatrice , senza però saper cosa cercare. Comunque appena aprii la porta sentii un terribile odore "Ma che cazzo è sta puzza?" la stanza era in condizioni pessime, cosa molto strana, perchè mia mamma ha sempre tenuto molto alla pulizia ed all'ordine delle stanza. Iniziai a vedere foto strane, oggetti inguardabili e vestiti stropicciati, rotti e tutti mezzi a terra e mezzi nell'armadio, quella terribile puzza non mi lasciava andare, -Devo scoprire cos'è-. Ho rovistato in qualche cassetto, dove trovai pacchetti di sigarette, alcuni pieni altri vuoti... -Allora, abbiamo capito che quest'odore è di fumo. Ma possibile che mamma non se ne sia accorta?Che gente sta frequentando?- Mentre mi scervellavo a cercare queste risposte, notai che Will aveva messo al centro della scrivania il modellino che Christian gli aveva regalato, con delle foto di quando eravamo piccoli e di me Christian e lui insieme... -Potrei, far venire per qualche giorno Will da me, o venire io qui. Magari ha solo bisogno della famiglia riunita- "Christian!" lo chiamai dalle scale e lui corse come sempre in mio soccorse "Ehi, dimmi. Che succede?" "Guarda qui..." e gli mostrai quello che Will aveva fatto "Senti , ho scoperto che fuma. Sigarette per fortuna. Non so che razza di gente sta frequentando in questo periodo, però stavo pensando di venire qui almeno per un fine settimana per stare con lui e con la mamma. Magari ha solo bisogno della sua famiglia riunita" Si, hai ragione" e mi abbracciò forte "Vediamo, se riesco ad avere il lavoro martedì (dissi ridacchiando e lui con me) e dopo il viaggio in Italia, chiederò al mio capo un fine settimana" "Penso che te lo concederà"..."Let, Christian, scendete. Will è tornato." -Penserò dopo a parlare con lui...- io e Christian scendemmo...
8.00 p.m, Christian è ad un incontro con un persona, sempre per quel progetto di cui stavamo discutendo in aereo, ed io e Mit siamo seduti in uno dei più lussuosi 'Aperitif's Bar' di NY, "Allora Mit, il motivo del mio viaggio sei tu..." "Io? Che è successo?" "Mit, dai, veramente pensi che io non lo sappia? Pensi che Carlo non mi avrebbe detto niente?" "Vuoi la verità? L'ho pregato di non farlo... Non volevo metterti in mezzo, ne te ne Christian.." "So tutto. Dovevi dirmelo Mit, dovevi dirmelo. Noi ci dicevamo tutto, sempre, perché? Perchè ora no? Perchè non mi dici niente? Hai avuto paura di cosa? Avremmo potuto aiutarti, io e Christian, non Carlo... So che ti ha pagato quel debito, ed io gli ho restituito i soldi. Quindi non ha debiti con lui.." "Let, perché l'hai fatto. Ti restituirò tutto" "Non voglio niente. Sei il mio migliore amico, e ti voglio molto bene, lo sai...." "Let, io..." ed inizió a piangere "Mit, non piangere. non preoccuparti. Non voglio vederti così" e lo abbracciai "Let, io sono dispiaciuto, non volevo dirtelo perché ero arrabbiato con me stesso, ero imbarazzato di me stesso. Non volevo farmi vedere da te così..." "Mit, per me sarai sempre il mio super eroe. Non proverò mai pietá per te... Sei tutto per me... lo sai. Lascia stare Christian, io lo amo, ma è un'altra cosa, tu sei il mio secondo fratello." Si asciugò le lacrime bevemmo un bicchiere d'acqua e Christian ci passò a prendere. Tutto era risolto. Arrivati a casa, eravamo molto stanchi e Mit rimase a dormire da me, ma prima di andare a letto annunciammo la nostra partenza per l'Italia. A letto mi accoccolai nelle braccia del mio Christian, che, anche se esausto per la giornata riusciva sempre a farmi sentire protetta, e ad amarmi "Tutto chiarito con Mit?" "Si per fortuna... Ora spero che non succederà mai più niente... Ora dormiamo. Sono esausta..." chiusi gli occhi e lui mi accarezzo la guancia con la sua mano fredda, e mi baciò il capo.
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Da una sigaretta....
RomanceDa una sigaretta puó nascere una storia d'amore? Per me, ed anche per Christian Smith, ragazzo che affascinante che ha costruito un impero, e da Scarlet James, ragazza innamoratasi subito di questo giovane, e che lo accompagnerà, con difficoltà, a d...