La notte è stata tranquilla, le preoccupazioni che mi affliggevano la sera prima, su Mit, erano completamente svanite, ed infatti sono riuscita a dormire profondamente fra le braccia del mi amato Christian.

La partenza. Aver lasciato ancora una volta la mia famiglia mi avevano spezzato il cuore, ma l'aver risolto con Mit mi aveva tranquillizzata, -Devo pensare a Will.- era la mia sola ed unica preoccupazione -Cazzo, il colloquio. Sono in ritardo..-. Vado a casa di corsa per indossare qualcosa di più sexy per fare impressione sul capo, e prendo il curriculum. Mentre ero nell'ascensore un'insolita agitazione mi assalì, -E' Christian, non dovrò faticare molto.. Ma cos'ho? Sono imbarazzata ecco tutto-. "Salve Miss.James, è qui per Mr.Smith?" disse Lilia facendomi levare il soprabito "Si, è nell'ufficio?" "Si, la sta spettando..." -Cazzo, stai tranquilla Let.- "Mr.Smith, salve. La ringrazio per l'opportunità concessami" "E' la benvenuta. Si accomodi" e mi fece strada con la sua bellissima mano che presumevo fosse fredda "Ha portato ciò che le avevo chiesto?" , com'era serio, un vero e proprio incontro lavorativo "Si certo ho tutto quello che le serve. Possiamo darci del tu?" chiedo strizzandogli l'occhio e sorridendo "No. E' il suo colloquio Scarlet, sia seria!" ma mi sorrise dopo aver detto ciò "Bene iniziamo...". Dopo una serie di domande, delle quali sapeva già tutte le riposte, mi offrì il solito bicchiere di vino bianco che tanto amavamo e mi misi sulle sue gambe, a guardare il bellissimo panorama che si vedeva dalla sua finestra "Allora? Sei pronta per affrontare questo viaggio?Insieme qui?" mi disse accarezzandomi la schiena "Si, è stato divertente quello che abbiamo fatto" e mi misi a ridere "Cosa? Il colloquio? Non assumo nessuno prima di non esserne convinto" "Sisi",e lo baciai "Quando inizi?" "Sai, a lavoro devo dare 15 giorni di preavviso, quindi domani lo dirò a Grace e poi una volta concluso tutto, potrò iniziare" "Non vedo l'ora" e mi baciò con le labbra fresche di vino. Era molto felice, glielo si leggeva in faccia ,soprattutto negli occhi, voleva avermi tutta per lui 24h su 24h e ci riuscì. Dopo aver finito il tutto ritornammo a casa, non vedevo l'ora di cacciarmi quei maledetti tacchi -Potrei andare a lavoro senza tacchi da ora in poi... Solo qualche volta dai...-. Christian lasciò la sua 24h ed andò in cucina a prendere il suo MacBook "Let, vieni che ti faccio vedere una cosa" "Si aspetta solo che mi cambio e sono subito da te.." -Ma quest'uomo non è mai stanco?- Comunque di fretta indossai un pantalone di tuta ed una maglietta di Christian ed andai  nel salotto dove lui mi stava aspettando, sul divano con la cravatta allargata ed i bottoni della camicia aperti, lasciandomi intravedere un po' il torace che amavo, "Vieni qui" e diede delle pacche sul divano "Questo è il progetto finito. Che ne pensi?". Da qualche tempo, con Christian pensavamo di cambiare casa, quindi, per non disturbare la mamma, abbiamo chiesto all'architetto di fiducia di Christian, che l'ha aiutato ad arredare e creare la 'Smith Corporation'. "Abbiamo pensato di creare, per non perdere dello spazio, 2 camere in più:1 per gli ospiti ed 1 che sarà una sala da gioco o qualsiasi cosa tu voglia farci" e mi sorrise "Quindi ricapitolando" dissi io "Al piano di sotto abbiamo la cucina con l'isola, il salotto dove ci sarà il caminetto, la sala da pranzo ed un bagno" "Perfetto" disse "Invece nella zona di sopra, la nostra camera e due per i nostri figli,2 bagni nelle proprie camere ed uno fuori e quelle 2 camere che mi hai detto" "Si perfetto. Vuoi altro?" disse ridendo "No, semmai tu, vuoi mettere o togliere qualcosa? Chissà non ti piace..." "Scherzi? Certo che mi piace. L'abbiamo fatta insieme, tutta per noi, e per i nostri figli... Ti amo..." e mi baciò, "Sai cosa?" mentre mi staccavo da lui, e rise "Dimmi.." "La scala la facciamo sospesa?" "Tutto quello che vuoi..." e ci baciammo. Lasciò il suo Mac, e mi prese in braccio, senza staccare le labbra dalle mie mi posó sul letto, gli accarezzai il petto sbottonandogli la camicia, e lui iniziò a baciarmi il collo,
e, come sempre venne tutto da se....

Avevo qualche brivido di freddo, tremavo, nonostante io fossi coperta e nelle braccia di Christian. -Forse ho la febbre. Dov'è il termometro?- Mi alzo senza fare rumore, ma Christian non dormiva "Dove vai Let?" "Prendo il termometro, ho dei brividi..." "Ok, ti aspetto" vado in bagno, lo prendo e ritorno nel letto. Mi teneva fra le sue braccia mentre misuravo "Come pensavo... Cazzo!" "Quanto hai?" "38ºc" "Cazzo... Guarda, se apri lo sportello dello specchio, dovrebbe esserci una medicina che mamma mi faceva prendere quando stavo male. Provala...". Presa la medicina mi sistemai di nuovo nel letto, con le sue mani mi accarezzava le braccia e mi baciava i capelli, mi sentivo al sicuro nelle sue braccia e già stavo meglio. Riprendemmo a dormire e mi rannicchiai sempre di più nelle sue braccia.

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