Inceppi per Niall ecco la nuova "amica"

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Con molta,molta calma aprii gli occhi.  

La prima cosa che notai era la finestra aperta da cui entrava una piacevole aria fresca, che mi accarezzava il viso. Le tende sventolavano all'interno della camera come bandiere.  

Il cielo era limpido, senza una nuvola e il sole splendeva nel cielo.  

Puntai il mio sguardo su quello che si trovava all'esterno della finestra, a quello che in questo momento era libero, non rinchiusa in una magnifica stanza d'hotel.  

La torre Eiffel. Esattamente,la torre Eiffel si vedeva dalla finestra.  

Ora che i miei neuroni funzionavano un po' meglio, collegai tutto e le immagini offuscate che mi passavano per la mente precedentemente si fecero chiare. 

Ora ero sposata.  

Ora io ero sposato con Harry Styles. 

Harry Styles è e sarà mio marito. 

Siamo nella nostra luna di miele che sarà indimenticabile solo io e lui.  

O per meglio dire, io, lui e quell'esserino che mi cresceva in pancia. 

Due settimane per noi, in pace, senza fan in mezzo. 

Almeno speravo.

Mi girai sul fianco destro per vedere meglio la faccia del mio dolce marito. 

Dormiva ancora e io non avevo intenzione di svegliarlo. La sera prima, il giorno del nostro matrimonio, si era stancato molto e volevo che si riposasse. 

Gli accarezzai un po' i ricci spettinati e gli baciai la guancia.  

Faceva invidia agli angeli quel suo dolce volto!

Presi il mio I-Phone dal comodino e guardai l'ora. Le 11.30. Pensavo peggio! Cercai di alzarmi dal letto, ma feci un movimento troppo brusco e la testa cominciò a girarmi. Quando riuscii a stare in equilibrio mi diressi verso il bagno. Una bella doccia era quello che ci voleva.  

Il punto era: dove è il bagno? 

Per essere una stanza d'albergo era anche esageratamente grande. Il letto matrimonio si trovava al centro di essa, con un bellissimo letto bianco e a baldacchino. Alla sinistra del letto vi era una finestra e una porta. La porta dava su una terrazza molto grande e la vista era appunto la torre Eiffel. Alla destra del letto c'erano tre porte, tutte bianche. Presi la valigetta con le cose da mettere in bagno e aprii la prima.  

Sbagliato. Era un armadio enorme, con mille cassetti e mille appendini. Dopo la doccia metterò via le valigie, così da sfruttare quest'enorme cabina armadio. Mi chiusi alle spalle la porta e provai con la seconda. La chiusi immediatamente. Neanche quella era giusta, ella era la porta che serviva per uscire dalla camera e dava su un enorme corridoio. Ovviamente l'ultima porta era quella del bagno e ci entrai senza problemi. Aprii la valigetta e sistemai velocemente i prodotti che mi ero portata dietro dentro un'armadietto.  

Posai,involontariamente, lo sguardo nello specchio. Dallo splendore del giorno precedente allo zombie del giorno seguente! Avevo tutto il trucco che colava perché la sera prima non l'avevo tolto tutto essendo troppo stanca, in più avevo un colore simile al muro, cioè bianco e..beh..lasciamo perdere i capelli che è meglio! Le foglie degli alberi in una giungla sono meglio! Una doccia calda avrebbe rimediato a tutto fortunatamente! Aprii il getto e, dopo essermi spogliata, mi ci infilai sotto. L'acqua bollente scendeva lungo la mia pelle ed era come se tutt'a un tratto fossi più rilassata. Dopo aver sciacquato i capelli mi avvolsi nell'asciugamano e toccò ai denti. Una bella lavata anche a loro e il mio alito sapeva da menta. Tornai piano piano in camera per non svegliare Harry che stava ancora dormendo e trascinai la valigia dentro la cabina armadio. Qui inizia ad estrarre tutte le cose e a sistemarle, ancora con addosso solo l'asciugamano. Sistemai tutti i vestiti di Harry ed anche i miei. Poi misi l'intimo, un paio di shorts nere, una canottiera bianca e le vans nere.  

Whitout you I don't liveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora