Oggi.
Matt
Davvero non riesco a capire cosa ho detto di sbagliato. Stava andando tutto bene, no? Abbiamo corso, abbiamo scherzato, abbiamo mangiato e poi? Credo di essermi comportato in maniera normale. Le ho detto solo una frase - con sarcasmo - che avrebbe potuto offenderla, ma solitamente alle ragazze piace quando le chiamano bambine. Anche se avrei dovuto capirlo, Veronica ha sempre esternato un comportamento diverso dalla mie aspettative. Per questo mi sarei aspettato tutto, ma non vedere la sua espressione terrorizzata. Non voglio che abbia paura di me. È scappata letteralmente fuori dalla porta e se non fosse venuta Conny le avrei corso dietro. Quest'ultima, adesso, è seduta al mio tavolo a fare colazione tranquillamente.«Chi era quella che è corsa fuori dal tuo appartamento?» chiede Conny, facendo finta che non gliene importi più di tanto.
«La mia segretaria».
«E come mai era qui così presto? Non l'avevo mai vista prima d'ora».
«Abita da qualche settimana nel palazzo di fronte. Siamo andati a fare jogging questa mattina e l'ho invitata a casa perché si è sentita male».
«Mmmh» mugugna, lasciando cadere il discorso.
Non so perché sento la necessità di dare spiegazioni a Conny, ma non voglio prenderla in giro. Soprattutto da quando so che non prova una semplice attrazione nei miei confronti. Inoltre, abbiamo legato un sacco nell'ultimo periodo e siamo usciti qualche volta insieme. Una sera mi ha portato in un locale dove servivano cibo vietnamita e poi mi ha portato al G Lounge¹. Giuro che avrei voluto sprofondare non appena siamo entrati. Lei si godeva la vista di «...uomini sexy, anche se sono gay» a detta sua e io cercavo di non incrociare quegli sguardi curiosi. Non ho nulla contro i gay, ma non lo sono e quella sera mi sono sentito fuori luogo. Conny ha scambiato il mio "imbarazzo" (anche se non è corretto nemmeno definirlo così) per nervosismo e continuava a ripetermi: «Rilassati, Matty. Conosci nuove persone e divertiti». E così ho fatto. Ho fatto conoscenza con due morettine che mi hanno avvicinato solo per attirare l'attenzione di Conny. Alla fine di quella serata, sono tornato a casa allegro perché, anche se ho pensato tutta la sera ad una ragazza in particolare, sono riuscito comunque a godermi la compagnia di tre splendide fanciulle.
«Ascolta, non sono venuta qui per riempirmi la pancia con il tuo cibo. Che, tra parentesi...» esordisce Conny, continuando a mangiare, «...è buonissimo. Ma ho bisogno del tuo aiuto e spero davvero che tu possa salvarmi».
«Certo. Se posso aiutarti».
«C'è questa materia, scienze delle finanze, in cui sono completamente negata. Quindi sono qui per chiederti se potresti darmi delle ripetizioni, dato che sei "del campo". So che probabilmente sarai impegnato tutto il giorno, quindi ho pensato che potremmo studiare quando vengo qui, ovvero tutti i giovedì dopo cena e magari possiamo inserire qualche ora nei fine settimana, visto che entrambi siamo liberi. Che ne pensi?».
«Penso che sei molto organizzata» rispondo, ridendo.
«Quindi mi aiuterai?» chiede speranzosa.
«Certo, Conny».
«Grazie, Matty» esulta, gettandomi le braccia al collo. «Sei il migliore amico che si possa avere. Mi hai salvata. Adesso scappo perché devo correre a lezione».
E anch'io scappo a prepararmi perché ho un lavoro che mi aspetta, ma non prima di essere passato da Veronica
Veronica
Per la fretta di scappare dall'appartamento di Matt, ho prestato poca attenzione a quella ragazza che, alle sette e trenta del mattino, si è presentata a casa sua. Mi ha chiesto chi cavolo ero io, ma perché, chi diavolo è lei? Che io sappia Matt non sta con nessuno, altrimenti non perderebbe tutto quel tempo con me. Per di più, lo avrei saputo sicuramente. In ufficio non viene a trovarlo mai nessuno e non l'ho visto impegnato al di fuori del lavoro, visto che quei momenti liberi che ha avuto li ha passati con me. Comunque, c'è questa figura femminile che spunta dal nulla e... forse sarà qualche amica. Scaccio i pensieri e mi catapulto sotto la doccia per lavare via il sudore della corsa e della mezza conversazione appena avuta con Matt. Non so perché ma mi ha parecchio disturbato il fatto che si sia accorto più volte delle mie "cadute". Sono cose che non ho mai mostrato a nessuno, nemmeno a lui, ma non so perché sembra non sfuggirgli nulla. Forse è un po' troppo attento e non è finita molto bene l'ultima volta che qualcuno lo è stato.
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𝗧𝘂 𝗻𝗼𝗻 𝗺𝗶 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗲𝗱𝗶
Romance✓ 𝗖𝗢𝗠𝗣𝗟𝗘𝗧𝗔 «Non ti libererai di me facilmente» è la frase che sente Veronica tutte le volte che chiude gli occhi. Scappare dal proprio passato si sta dimostrando un'impresa ardua per lei, ma è più che consapevole che non tutto ritorna al pro...