Capitolo 8

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Dopo aver ballato con Alan mi dirigo con quest'ultimo al tavolino dove ci sono Sam Abi e i tre ragazzi.
"Ciao Sam, Abi" Dice Alan
"Ciao Alan" Dicono in coro
Aspetta ma si conoscono? Da quando?!
"Non sapevo che vi conoscevate" Dico sentendomi a disagio
"Tranquilla,non è un brutto ragazzo Alan" Mi dice Abi
"Io vado a bere qualcosa chi viene?" Domando
"Io" Dicono in coro Sam Abi e Alan
Io ordino un mojito e della vodka liscia 10 bicchierini anche le altre. Dopo un po inizio a sentire caldo,vado in pista e inizio a ballare mentre Alan Sam e Abi arrivano vicino a me e ballano,ballano come se non ci fosse un domani. Ad un certo punto Alan mette le mani sui miei fianchi ed io mi muovo come capita anche se la canzone è diversa,si abbassa verso il mio orecchio
"Sei bellissima sai?" Sussurrando
"Grazie" Dico per gentilezza forse perché sono un po ubriaca sennò lo avrei mandato a quel paese quindi non so cosa è giusto o sbagliato ma è tutto okay non devo bere altro,Sam invece sta bevendo poco perché deve guidare per non sfasciare l'auto della mamma.
Alan inizia a baciarmi il collo e a succhiarmi una piccola parte,il fatto è che è rilassante,non riesco a sottrarmi dalle sue mani e dalle sue labbra che premono contro il mio collo
PORCOGESÙ  ragiona! Non lasciarti fare quello che vogliono!
Shh..coscienza.

7 ore dopo...
Sono le 4 di notte,io Sam e Abi siamo in macchina. Abi dorme mentre Sam guida e ogni tanto sbadiglia.
Siamo davanti a casa mia saluto Sam e scendo. Poi entro senza fare rumore mi tolgo i tacchi e salgo sopra in camera mia,mi tolgo il vestito e mi metto una maglia lunga e mi butto sul letto e dopo un po mi addormento..
Qualcuno mi muove il braccio
"Allison svegliati su" sento dire e non rispondo anzi rimango sempre a dormire
"Ali dai sono l'una!" Esclama
"Mmmh..." Cerco di dire qualcosa di sensato
"Lasciami dormire Char" Dico con voce impastata dal sonno,ho un mal di testa incredibile 
"Ci sono visite per te stupida!"Mi dice
"Chi?"
"Un ragazzo con i capelli castani e occhi marroni, si chiama Alan"
Cosa? E chi sarebbe?
"Mh" rispondo e mi alzo dal letto mi metto un pantalone della tuta e scendo in cucina
"Ciao Allison" Mi sorride
Aah ma è lui Alan quello di ieri in discoteca
"Ciao Alan,come mai qui?" Domando
"Ero venuto a trovarti,se vuoi andiamo a farci un giro?"
"Se mi dai 30 minuti finisco di fare tutto" Dico imbarazzata
"Va bene allora ti aspetto." È mi sorride
Wow,è carino però,vado in bagno è appena mi guardo allo specchio,ho i capelli disordinati e il trucco sbavato,oddio sembro appena uscita da un film horror,ma perché sto parlando di horror dio santo.
Mi strucco mi aggiusto i capelli,mi metto una tuta e scendo in salotto
"Eccoti, possiamo andare?"Mi dice Alan
"Certo. Ciao mamma,ciao papà!" Grido e poi esco di casa andiamo verso la sua macchina e mi fermo mentre lui entra già dentro
"Entra non ti mangio mica" Mi dice ridendo
Mi ricorda tanto Alexander,entro in auto e sorrido anche se non so da un momento all'altro mi sento malinconica,lasciamo perdere.
"Quanti anni hai?" Domando
"Ne ho 20 tu?" Mi dice guardando la strada
"18"
"Ehm ma dove stiamo andando?"
"Ti porto a prendere un gelato ti va?"
"Certo,ho una fame che non puoi capire,potrei mangiarmi qualsiasi cosa" Dico scoppiando a ridere insieme
Siamo davanti ad una gelateria,parcheggia l'auto e aspetto che scende anche lui,poi ci dirigiamo nella gelateria e c'è anche un buon profumo di torta ai frutti di bosco
"Sono in estasi" Dico immaginando una bella fetta di torta e del gelato
Ride "Che gusto prendi?"
"Nutella è panna" Dico
"Va bene,inizia a sederti a quel tavolino ora arrivo" Annuisco e vado verso il tavolino.
Guardo la finestra fa un po freschetto fuori perciò ho messo la tuta,controllo il telefono e sono le 2 di pomeriggio non sapevo di aver dormito così tanto,vado un po su tutti i social per vedere cosa succede nel mondo poi lo rimetto nella tasca della felpa, e vedo arrivare Alan con due gelati mi porge il mio
"Grazie" sorrido
"Che fai stasera?" Mi dice
"Vado alla festa di un mio amico tu?"
"Anche" poi sorride
Dopo aver finito il nostro gelato usciamo e andiamo a farci un giro a piedi in un parchetto ci sono bambini che giocano,persone che si allenano,anziani che camminano mano a mano,cani che corrono per prendere la pallina o il bastoncino gli uccellini che cantano sembra così bello eppure dietro ogni persona c'è una vita o una storia da raccontare.
"Ti va se andiamo un po sulle altalene?" Domando
Mi guarda e annuisce,andiamo verso le altalene e ci sediamo
"Raccontami un po di te" Dico curiosa
"Va bene..Allora mi chiamo Alan Moore ho 20 anni,sono nato ad aprile a New York ,mi sono trasferito a manhattan 11 anni fa con i miei genitori e il mio colore preferito è il blu,ora parlami di te" Dice
"Mi chiamo Allison Elizabeth Smith ho 18 anni e ne farò 19 tra 2 mesi,sono nata a manhattan,il mio colore preferito è il nero ed anche il rosa pastello" Dico sorridendo e non sapendo cos'altro dire
"Bene,quindi compi gli anni a novembre?"
"Si"
"Capito"
"Alan mi riaccompagni a casa vorrei andare a mettermi sotto le coperte ancora per qualche ora" Dico ridendo
"Certo,ora andiamo,devo solo aspettare che arriva un mio amico" Mi dice sorridendo
"Va bene"
Mentre aspetto mi metto a giocare a 'subway surfers' dio quel poliziotto e così stupido non capisce che non potrà mai prendermi se non perdo poi non capisco perché ci sia anche un cane. Dopo un po metto in stand-by il cellulare e mi guarda un po in giro e poi vedo Alexander venire verso di noi. Aspetta ma non sarà lui il suo amico che stava aspettando?
"Eccoti finalmente,ora possiamo andare Allison" Mi dice Alan sorridendo
Alex cerca di non guardarmi
"Ciao Alex" Dico
"Cosa vuoi?" Mi dice scortese
Evito di rispondergli sennò va a finire male.
Arriva faccia da schiaffi
Già,vabbè a me non me ne importa un bel niente di lui quindi se ne andasse da dove è venuto.
"Allora Allison ti lascio a casa tua?" Dice Alan gentilmente
"Sì" Dico sorridendogli debolmente
Siamo stati in silenzio per tutto il tragitto,saluto Alan ed entro in casa vado in stanza e mi spoglio rimettendomi sotto le coperte e mi addormento
*sogno*
Sono in un luogo buio e freddo sto camminando per ore e non riesco a trovare qualcuno che possa aiutarmi sento dei passi dietro di me,mi giro ma non c'è nessuno in fondo alla strada c'è una pensione posso rimanere lì e poi iniziare a camminare domani mattina. Arrivata alla pensione entro e pago alla signora che c'è davanti all'ingresso vado nella camera è provo a dormire ma nel corridoio sento dei passi scendo dal letto controllo ma non c'è nessuno chiudo la porta Mi avvicino al letto e sento qualcuno che mi prende le caviglie
"AIUTO!!" grido ma nessuno mi sente e come se non ci fosse più nessuno ad aiutarmi mi tira giù e sbatto la testa poi sento tutto bagnato attorno ed era sangue,il mio sangue. Ho graffi per tutto il corpo una porta si apre e rivela un clown ed io ho paura dei clown più di qualsiasi altro horror che possa esistere ho le mani bagnate di sangue il clown inizia a far girare il carillon e ride,fa una risata bruttissima si avvicina piano,poi veloce,piano,poi veloce fino ad arrivare a me e infilzarmi la mano nello stomaco,vedo tanto sangue uscire però poi piano piano la mia pelle si ricostruiva da sola e poi scivolai a  terra nel mio sangue vidi una porta bianca che brillava provai ad avvicinarmi ma si allontanava ed era come se io rimanevo sempre lì. Poi accanto c'era una porta rossa provai ad avvicinarmi e si aprì mettendo fuori il piede subito mi ritrovai in una stradella di Manhattan si è una strada che conosco porta alla mia scuola camminando verso la scuola c'erano un gruppetto di ragazzi che venivano in questa direzione ed io camminavo senza fermarmi poi questi ragazzi iniziano a ridere di me
"Sei solo una ragazza grassa non meriti di vivere devi morire come tutte le tue amiche" Mi dice uno di loro
La mia testa dice cammina e non voltarti cammina e non voltarti.
Cammino fino ad entrare nella scuola per vedere se c'era qualcuno che poteva aiutarmi per davvero non come quel gruppetto di babbuini. Tutte le porte sono chiuse,vado in biblioteca e sento un rumore strano cerco tra gli scaffali ma all'ultimo sento dei singhiozzi come se qualcuno stesse piangendo neanche il tempo di girare l'ultimo scaffale e vengo pugnalata alle spalle.
*fine sogno*
Mi alzo di scatto e sento un dolore molto forte dietro la schiena  sono tutta sudata,non di nuovo,NON DI NUOVO!
Ben sveglia
"Dio santo,ti odio Alex con tutto il cuore" Dico piangendo e singhiozzando
Entra mia sorella Char
"Oddio Ali ma che hai?" Dice venendo verso di me e mi abbraccia
"Ho di nuovo fatto quell'incubo,Char. Non ne posso più! Lo odio con tutta me stessa è tutta colpa di Alexander!"
"Su tranquilla,ora asciugati le lacrime che stasera ci divertiamo!"
Giusto oggi è Sabato.
"Aspetta ci divertiamo?" La guardo di sottecchi
"Sì dai sorellona, tanto starò con Brandon non mi succederà nulla"
"Va bene,che ore sono?"
"Sono le 19"
"Okay, allora iniziamo a prepararci?"
"Va bene"
Mi alzo dal letto e inizio a prendere il vestito e lo stendo sul letto,prendo le scarpe e le metto vicino al letto,vado a farmi la doccia,mi lavo i capelli. Finito il tutto,mi lavo i denti e il viso e mi spalmo la crema per idratare,dopo inizio a mettermi un ombretto color oro brillantinato e mi stendo l'eyeliner
Per fortuna non stai sbagliando
Già non farmi sbagliare,dopo aver messo l'eyeliner mi metto il mascara e un po di lucida labbra. Ecco fatto trucco finito,ora tocca ai capelli.
Mi tolgo l'asciugamano dai capelli e inizio a pettinarli,prendo il phon e inizio ad asciugarli,alla fine lì pettino e ho finito vado in camera è mi metto il vestito.
Wow,aspetta un'attimo sto benissimo non credevo che stavo così bene metto le scarpe è sono una cosa meravigliosa sono bellissime.
Basta essere vanitosa finisci!
Sisi. Guardo l'orario e sono le 21,dio santo è tardissimo entra mia sorella e ha il mio vestito con le paillettes
"Come hai osato prendere il mio abito stupida nana?!" Dico ridendo e un po arrabbiata
"Dai sorellina solo per questa sera e poi ti ricordo che sono quanto te" Mi dice ridendo e poi mi supplica con il labbruccio
"Va bene,però la prossima volta dimmelo che l'hai preso Okay?" E rido anch'io
"Va bene,comunque stai una favola con quel vestito"
"Grazie,sorellina anche tu stai bene. Ora devo finire" Dico andando in bagno,prendo la piastra ed aspetto che si riscalda,una volta riscaldata mi piastro i capelli.
Ecco finito.
Chiamo Char e scendiamo in cucina
"Ci viene a prendere Sam" Dico a Char
Sentiamo un clacson suonare, prendo il mio giubbotto e il telefono e andiamo
"Che aspettate dai che sta sera si fa baldoria!" Dice Abi con entusiasmo

-Spazio scrittrice
Spero il libro vi piaccia mettete tante stelline miraccomando😍🌼

Un amore senza fine (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora