Capitolo 36

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Allison pov's
Sono davanti casa di Sam,sono le 19 ed è già buio pesto infondo siamo a novembre.
Suono,ed ecco che mi appare una Sam con il pigiama delle papere,un cappello di lana e una coperta come mantello,per completare il tutto le ciabatte ad unicorno. Le sorrido perché la trovo molto buffa,anche se io avrei fatto la stessa cosa.
Entro e la saluto,saluto anche la mamma e andiamo in camera sua.
Arrivata a casa di Sam iniziamo a parlare di quello che è successo con Daniel. Ed è rimasta stupita e alquanto imbarazzata quasi quanto me,quando gli ho detto che abbiamo dormito nello stesso letto,infondo non abbiamo fatto nulla di male. Ovviamente è strano dormire nel letto di uno sconosciuto ma avevo anche troppo sonno e non mi andava di uscire dal caldo.
E mentre ero lì,pensavo a lui...Alexander.
Pensavo a quante volte mi guarda.
Siede sempre dietro all'ultimo banco,dove ci siamo conosciuti per la prima volta.
Io invece mi sono messa al banco centrale con Sam.
"Terra,chiama Allison" dice Sam risvegliandomi dai miei pensieri.
"Allora carissima Allison vuoi venire a una festa ad una confraternita con me?"
"Una confraternita? Come fai a conoscere le persone di lì?"
"Ehm...ho conosciuto un ragazzo qualche giorno fa..." dice in imbarazzo.
"Uuuh,la piccola scolaretta colpisce! Però mi sento offesa perché tu non me l'hai detto,io ti dico sempre tutto" dico mettendo il broncio.
"Scusami" dice ridendo.
"Allison rimani qui a dormire o vai a casa?" Mi domanda Sam guardano il cellulare.
Saranno solo le otto penso.
"Che ore sono?"
"21:40"
"Oddio!" Avrei dovuto essere a casa da un bel po,visto che devo andarmene a piedi.
Mi maledico per non aver preso ancora la macchina.
"Vuoi un passaggio?" Domanda Sam.
"No,Sam grazie non vorrei farti uscire sotto questo freddo,tranquilla" dico mettendo il cappotto.
"Sicuro?"
"Sì tranquilla,quando arrivo a casa ti mando un messaggio. Comunque il film non l'abbiamo più visto,ma non fa niente" dico ridendo
"Vabbè sarà per la prossima volta. Miraccomando attenta"
"Sì,adesso vado." dico abbracciandola.
Esco da casa sua e mando un messaggio a mia madre per fargli sapere che sto rientrando.
Inizio a camminare a passo svelto,perché non si sa mai. Mi hanno già rapito una volta,che poi un rapimento assurdo,solo per fammi entrare in un clan così dissero.
Dovrei comprarmi uno spray al peperoncino da mettere sempre in tasca quando esco.
Quando sono nella strada di casa mi sento osservata,mi giro per guardarmi dietro e intorno ma non c'è nessuno,almeno credo. Oppure è solo frutto della mia immaginazione.
Apro il cancelletto di casa e lo richiudo attraverso il vialetto,prendo le chiavi e quasi non mi viene un colpo quando sento jack abbaiare.
Entro in casa e jack inizia a farmi le feste,la cura per qualsiasi cosa sono loro. Non mi capacito che sia già cresciuto così in due mesi mi arriva quasi alla pancia con le zampe.
"Alla buon ora" ed ecco che sbuca lei dalla cucina con indosso il grembiule da cucina.
"Sì mamma scusami per il ritardo" solo che avevo perso la cognizione del tempo,già a parlare anche di Alexander.
"Cosa hai cucinato di buono?" Domando entrando in cucina e sedendomi all'isoletta della cucina.
"Pesce al sale" dice lei andando a vedere il forno.
"Mmh,buono. Char dov'è?"
"Penso nella sua camera. Quando vi chiamo scendete scendete mangiare."
"Okay"
Vado su in camera a lasciare le mie cose e poi vado verso la stanza di Charlotte.
Muovo la maniglia ma è chiusa a chiave.
Sento del vociare,come se ci fosse una seconda persona.
"Char apri la porta" dico bussando.
"Aspetta arrivo" dice.
Ci scommetto che c'è qualcuno.
Vado di corsa alla mia camera e apro la finestra ed esco sul balcone e vedo che c'è qualcuno che sta scendendo dalla staccionata in legno che abbiamo appoggiato alla casa.
Lo sapevo! Quella birbante! Solo che non riesco riesco a capire chi sia.
Vado di nuovo alla porta di Char e infine mi apre.
Entro nella sua stanza e la guardo di sottecchi.
"Chi c'era qui?" Domando.
"Nessuno. Perché dovrebbe esserci qualcuno? Vedi non c'è nessuno!" Dice aprendo l'armadio. E sorridendo con fare nervoso.
"Charlotte non sono stupida,ho sentito qualcuno qui"
"Ma non c'è nessuno...E poi...stavo parlando al telefono. Ecco si stavo parlando al telefono" dice imbrogliandosi con le sue stesse parole.
"Guarda che ho visto che era un ragazzo che stava scendendo la staccionata di legno..." dico cogliendola alla sprovvista.
"Ehm...Okay era Brandon..." dice arrendendosi.
"Immaginavo" dico ridendo.
E lei mi guarda confusa?
"Non sei arrabbiata?" Domanda.
"Perché dovrei esserlo?" Dico andandomi a stendere sul suo letto.
"Posso stare tranquilla,oppure l'avete macchiato?" Dico indicando il letto e sghignazzando.
Mi guarda imbarazzata e diventa tutta rossa.
"Puoi stare tranquilla" dice lanciandomi un cuscino che era sulla sedia.
"Allison,Charlotte a tavola!" Grida mia madre tra le scale.
"Forza andiamo" dico scendendo dal letto.
Mentre scendiamo le scale Char mi prende per il gomito e mi ferma. So cosa sta per dirmi.
"Non dirlo alla mamma" dice sottovoce.
Immaginavo.
"No tranquilla,tutto apposto"
Annuisce e andiamo a tavola.

Sono sul mio letto a riflettere che domani ho una verifica su letteratura,quindi sarà facile. Infondo la professoressa ha detto che potremmo scrivere quello che ci pare l'importante è scrivere.
La scuola è iniziata da tre mesi, e tra due giorni è Novembre. Per fortuna il primo e il secondo novembre non ci sarà scuola e poi arrivano sabato e domenica quindi non ne dubito che i professori ci tartasseranno di compiti.
Mi copro la faccia con un cuscino e poi mi alzo. Apro l'armadio per decidere cosa mettere domani,non mi va di arrivare in ritardo e perdere il pullman,ormai la mamma non ci accompagna più perché ha cose più importanti da fare. Ma non so cosa ci sia di così importante da tenerla occupata tutta la mattinata.
Non vedo l'ora che Sam guarisca,approposito devo scrivergli di essere arrivata da più di venti minuti.

Alexander pov's
Sono le 22:15 stiamo per tornare a casa. Non capisco perché ci siano sempre così tante persone in un ospedale,abbiamo aspettato oltre sei ore. Cazzo sei ore di ospedale per 10 punti del cazzo. Per fortuna non c'è stato nessun danno grave.
Ci fermiamo al semaforo perché è rosso.
E da un po che i miei amici non si fanno sentire,ma stasera no. Non dopo ciò che è successo a mia madre,non voglio lasciarla da sola con quel coglione.
"Alex..." mi richiama mia madre dai miei pensieri. Guardo mia madre e mi indica con gli occhi il semaforo e sta per diventare rosso e parto subito. Non me ne ero accorto per niente.
Arriviamo nel vialetto di casa e la macchina di mio padre non c'è,per fortuna.
Entriamo in casa e mia madre si dirige subito a pulire in cucina,ciò che dovrebbe fare lui e dovrebbe chiedergli almeno scusa.
"Alex potresti andare a svuotare questo secchio e riempirlo di acqua pulita,per favore?" Mi guarda con quegli occhi stanchi e gonfi,sullo zigomo ha un taglietto e un livido. Non capisco come i dottori ci caschino in pieno.
Annuisco e vado a svuotarlo nel gabinetto,lo riempio e lo riporto a mia madre ed io nel frattempo vado a sedermi al divano.
Mi stropiccio la faccia con modi nervosi ma lenti e ripenso a ciò che quel bastardo a fatto a mia madre.
Non può passarla liscia,non dopo aver visto tutto questo.
Mia madre mi riscuote dal mio trance guardandomi.
"Alex io vado a riposare...dormo nella camera ma chiudo a chiave,nel caso lui arrivasse. Se vuoi chiedermi qualcosa bussa e dimmi che sei tu." Dice con occhi rossi.
"Va bene" dico con tono piatto.
E proprio nel mentre mia madre sale le scale,la porta dell'ingresso si apre sbattendo al muro che c'è per dividere la cucina e il salotto.
"Dove sei? Cos'è ti sei nascosta?" Dice mio padre non sapendo che io sono qui.
Non mi rendo conto di quello che sto facendo fino a quando sento che sputa del sangue,lo sto prendendo a pugni.
"Brutto figlio di puttana!" grido.
E paralizzato al muro,perché lo sto trattenendo con un braccio al collo.
Lo guardo negli occhi e sono rossi.
"Tu..." dico con tono acido. Tirandogli un altro pugno.
"Toccala un'altra volta,o falle solo del male dicendo qualcosa di sbagliato e poi te la vedrai con me e tuo fratello, pezzo di merda!" Grido e nominando suo fratello sbianca in volto e lo lascio cadere a terra.
"Spero tu abbia imparato metà lezione" dico beffandomi di lui.
"Perché non è finita qui" continuo con un ghigno.
Dopo questo vado nella mia stanza,ho bisogno di scaricare ancora tutta questa adrenalina che ho in corpo. L'unica cosa che mi ha fermato e che so che è mio padre. Ma dopo quante ne ha date a me da piccolo,senza un buon motivo solo perché difendevo mia madre,mi sale la rabbia. Ritornava ubriaco anche la mattina e la offendeva. In quei casi chiamavo mio zio,suo fratello. E veniva in aiuto di mia madre e me.
Mio padre aveva smesso di bere quando avevo quattordici anni. E come noto ha iniziato di nuovo.
E so anche che prende qualche pasticca di droga ogni tanto,l'ho sentito dire in giro. Più che altro me lo ha detto Alan visto che mio padre va da lui a prendere la droga.
Ci mancava che pensassero fossi figlio di un drogato,ma che me ne importa? Infondo a nessuno frega di me,come a me non frega di nessuno.
Anche se c'è una persona che mi intriga,ed è proprio lei. Quella che penso ormai da settimane. Quella ragazza che fa gli incubi a causa mia,per un film scelto a dispetto. Che è bella quando dorme,e anche appena sveglia. Lo vista dormire a casa di mia sorella sul divano e anche in gita visto che dormivamo nella stessa stanza però con Carlos,il suo migliore amico.
Ma che cavolo stai pensando?
Già,scaccio via quei pensieri e torno a guardare il soffitto.
Sento lo stomaco brontolare,spero che mia madre le abbia già cucinato le lasagne,prima che quel bastardo le facesse del male.
Torno giù in cucina e per fortuna lui non c'è,se ne sarà andato o sarà nella stanza degli ospiti come sempre quando litigano,però a parole.
Quando vado verso il forno mi guardo le nocche ferite e con del sangue ancora fresco mi pulisco sui jeans tanto dovrò lavarli comunque.
Accendo il forno e nel mentre aspetto accendo la tv sedendomi al bancone della cucina così non metto nulla in mezzo.

#spazioscrittrice
Ciao cuoricini,sollecitate su quelle stelline non siate timide.
Secondo voi cosa succederà nel prossimo capitolo?

Un amore senza fine (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora