Capitolo 33

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Arriviamo a scuola e scendiamo tutti e tre.
"Anche tu vieni a questa scuola?" Domando ad Elettra.
"Sì,faccio il quarto"
"Ah non lo sapevo"
Entriamo dentro e tra un po suono la campanella della seconda ora. Apro il mio armadietto e prendo il leggins,la maglia e le scarpe e mi tolgo i tacchi mettendoli nell'armadietto.
"Vieni con me in bagno?" Domando ad Elettra.
"Va bene. Amore ci vediamo dopo." Dice dando un bacio sulle labbra a Carlos e poi mi segue.
Sto camminando scalza nel corridoio della scuola. Bleah.
Arriviamo in bagno e busso a tutte le porte,per assicurarmi che non ci sia nessuno.
"Puoi aiutarmi ad abbassare la lampo?"
"Sì"
Mi tolgo il vestito e mi metto il leggins e la maglia.
Metto i calzini e le scarpe e finalmente ho finito.
"Grazie ele per avermi prestato il trucco. Ricorda a Carlos che ho l'ombrello nella sua macchina quindi deve accompagnarmi lui da Sam. Okay?"
"Va bene glielo dirò"
Usciamo dal bagno e andiamo verso il mio armadietto e appena lo chiudo suona la campanella.
"Allora tu e Carlos da quanto.quanto state insieme?"
"Da quasi una settimana,ci siamo conosciuti ad una festa" dice con occhi a cuoricino.
"Che carini,beh ci vediamo all'uscita,ciao ele"
"Ciao ali"
Vado in classe e c'è la prof di storia. Mentre entro tutti quelli della mia classe mi guardano e ridono,si stanno per caso prendendo gioco di me?
Uffa,cos'altro potrà accadere di brutto oggi?
"Signorina Smith,alla Buon ora!"
"Sì mi scusi se ho perso un'ora di lezione,la sveglia non era suonata."
"Oh certo,comunque dovrà giustificare la settimana di assenza. Vabbè continuiamo a lavorare,Allison devo darti una scheda su delle cose che stiamo studiando in questa settimana. La compilerai quando avrai studiato le pagine che ho dato. Ammenoché lei non le abbia già studiate,ma non penso proprio. Allora è da pagina 250 a 254."
"Okay,grazie." Dico prendendo la scheda e andando al mio posto.
Non ho neanche la cartella oggi e neanche i libri,me lo farò prestare da Sam.
Appena mi siedo Sam si mete vicino a me e mi guarda in un modo molto strano.
"A ricreazione dobbiamo parlare"
"Okay,qualcosa di grave?"
"Molto!"
"Okay allora dimmelo adesso!"
"No,tanto tra poco suona la campanella"
"Sam sono le 9:10 la campanella suona alle 10:30"
"Appunto"
"Uff,okay"
È passata quasi 1 ora è mezza,tra pochi minuti la campanella suona.
Mentre studiavo avevo sempre in testa le parole di Sam,era molto fredda quando parlava. Non riesco a capire.
Ecco la campanella. Tutti si alzano e io rimango seduta mentre Sam si sta per alzare la fermo con un braccio.
"Allora sputi il rospo o no?" Domando impaziente.
"Cosa stracazzo hai combinato ieri sera?"
"Cosa avrei dovuto 'combinare'?" Dico mimando le virgolette.
"Cazzo,ma ti rendi conto? Sei sulla bocca di tutti qui a scuola!"
"Ma cosa? Non sto capendo nulla! Spiega!!!"
"Come ti è venuto in mente di farti versare del drink addosso,poi con Lorenzo (che quello è il più grande puttaniete della storia)che ti lecca la pancia,ma ci rendiamo conto? Eri quasi nuda!" Dice mettendo a tacere tutti i miei pensieri.
Opss...
"Io non ricordo nulla di ieri sera..."
"Ti avevo detto di non fare cazzate"
"Ma che vuoi che sia,potrebbero essere solo parole dette così giusto per..."
"No Allison,c'è un video!"
"Un video?"
"Sì un video!" Dice prendendo il telefono e andando su whatsapp.
Apre una chat e c'è scritto 'avanti un altro' con il video.
Fa partire il video e mi guardo mentre questo tipo mi lecca tutto il ventre. Ad un tratto mi sento sporca.
Mi sento una...Non riesco a guardarlo.
"Perché?Hanno fatto il video?" Dico con la rabbia che inizia a salirmi.
Sam mi guarda con sguardo duro...
"Mi dispiace..." dico con le lacrime agli occhi.
Mi alzo dalla sedia e vado di corsa in bagno.
Mi chiudo dentro e inizio a piangere.
Lo so posso sembrare una bambina ma non riesco a trattenermi.
Qualcuno bussa alla porta.
"Va via! Chiunque tu sia!"
"Allison apri per favore"
"No,Sam!"
Mi asciugo le lacrime ed esco dal bagno,Sam mi prende per un braccio e mi guarda e poi mi lascia andare.
Esco dalla scuola e sta piovendo.
Fanculo la pioggia!
Inizio a correre e corro più che posso fino ad arrivare ad un parchetto non c'è nessuno quindi mi metto sotto ad un albero seduta sull'erbetta un po bagnata.
Porto le gambe verso il ventre e mi porto la testa sulle ginocchia e continuo a piangere.
Altro che reputazione!
Può anche essere qualcosa di non grave ma mi hanno vista,forse tutte le persone della scuola. E spero non arrivi ai miei genitori...
Vorrei sapere tanto chi cazzo sia stato,lo faccio diventare una scatoletta di tonno!
Smetto di piangere e mi cadono delle gocce sui capelli per fortuna non filtra acqua dalle foglie dell'albero,anche se piove.
Ci sono ancora dei tuoni.
Oggi il tempo mi assomiglia.
Allungo le gambe e metto le mani sul prato è una bellissima sensazione.
Sospiro,e adesso cosa faccio?
Che guaio eh?
Sì un guaio troppo grosso.
Rimango qui,si può rimanere qui per sempre?
Sorrido alla mia battuta.
Ho un leggero sonno e ho ancora mal di testa per la sbronza di ieri sera.
Chiudo gli occhi e sentendo il rumore della pioggia mi addormento.
Mi risveglio sentendo qualcuno che mi tocca un braccio.
"Ehi,tutto bene?"mi dice una voce femminile.
Mi strofino un po gli occhi e guardo avanti a me ed è una ragazza con sua figlia che è nel passeggino però girata.
"Ehm...Si grazie..."
"Sicuro? Vuoi che ti dia un passaggio da qualche parte?"
"Elis..." dice una piccola voce che mi sembra famigliare.
"Dimmi tami"
"Dobbiamo andare a prendere il gelato?"
"Adesso andiamo dormi un altro poco okay?"
"Non voglio! Voglio il gelato!"
"Aah i bambini " dice rivolgendosi a me.
"Eh sì sono delle piccole pesti" dico alzandomi.
"Allison?"
Guardo alla destra della ragazza ed è Tamara.
"Oddio,ciao piccola!"
Viene verso di me e mi abbraccia.
"La conosci tami?" Dice la ragazza penso si chiami Elis.
"Sì ci siamo incontrate quando ero con papà a Pottsville"
"Aaah lei è quella di cui mi hai parlato!"
"Sisi" dice la bambina mentre scioglie l'abbraccio e mi prende per mano.
"Ti chiami Elis?"
"Sì"
"Sei la sua baby sitter?"
"Sì" dice sorridendo.
"Capito" rispondo iniziando a camminare.
"Dopo vieni con noi a casa così giochiamo con le barbie?" Dice Tamara.
"Okay tanto non ho nulla da fare" dico.
Prendo il telefono dalla borsa e guardo l'orario sono le 12:30.
"Allora passiamo a prendere il gelato?" Dice Elis a Tamara.
"No,voglio andare andare a giocare con Allison!!!" Dice quasi gridando.
"Okay okay" dice sorridendo.
Tamara mi guarda e mi sorride e ricambio il sorriso.
È adorabile questa bambina.
Arriviamo ad una macchina è un Audi Q2 nera.
Bellissima.
Elis chiude il passeggino e lo mette nel portabagagli.
Apre le portiere e saliamo in macchina.
Si mette alla guida,accende il motore e partiamo.
Tamara mi racconta quello che ha fatto oggi a scuola ed era elettrizzata quando ha detto di aver preso 9 in matematica.
Arriviamo davanti ad una villa enorme il doppio della mia.
Elis entra nel cancello dopo averlo aperto con il telecomando e poi parcheggia nel garage dove ci sono tante altre macchine di qualsiasi tipo di Audi o Mercedes.
Wooow.
Scendiamo e andiamo nell'ascensore che si ferma fuori casa.
Entriamo dalla porta d'ingresso e la casa da fuori sembra molto grande,mentre dentro lo è ancora di più.
"Papà siamo a casaaaa" grida Tamara.
"Va bene" dice il padre.
"Noi andiamo in camera mia elis" dice Tamara.
"Va bene i prendo un bicchiere d'acqua e arrivo." Dice sparendo in cucina.
"Devi vedere la mia stanza è grandissima" dice entusiasta allargando le braccia dall'alto verso il basso.
"Mmh,interessante" dico ridendo.
Apre la porta e la stanza è veramente grande. Solo che le pareti sono bianche con qualche adesivo attaccato.
"Ecco la mia stanza!" Dice correndo a saltare sul letto.
"Wow è bellissima e anche molto grande come mi hai detto"
"Siiii" dice saltando ancora sul letto con le scarpe.
"Togli le scarpe sennò si macchiano le lenzuola" dico andando verso di lei e prendendola in braccio e farla girare.
Mentre lei ride dalla gioia.
La metto giù e si toglie le scarpe.
"Quindi adesso posso saltare?" Mi domanda mettendo un piede sul materasso.
"Adesso sì" dico ridendo.
Salta su e inizia a saltare di nuovo.
Poi si ferma di colpo
"Dobbiamo giocare alle barbieeeee" dice gridando e ridendo.
"Mi hai fatto prendere uno spavento!" Dico sorridendo.
Va verso la scrivania e prende una scatola grande e appena la apre ci sono tantissime barbie messe a caso nella scatola.
"Aspetta c'è ne un'altra ma è dentro l'armadio,potresti prenderla tu? Perché io non arrivo..." dice facendomi gli occhi dolci.
"E come si dice?" Domando aspettando una sua risposta.
"Per favoreee" dice ancora con gli occhietti dolci.
"Ecco brava" dico dandogli un bacio sulla testa.
"Papà" dice Tamara andando verso la porta.
"Ehi piccola" dice salutandola e guardandomi. Distolgo lo sguardo e apro l'armadio e si trova un po più in alto di quanto lo credessi.
Io ci provo.
Alzo le punte e allungo il braccio,niente.
Non arrivo,uffa!
C'è la devo fare.
Sento Tamara sussurrare qualcosa al papà ma non ci faccio caso.
Mi mantengo ad uno scaffale e salto ma non ci riesco.
"Faccio io,spostati" dice una voce maschile dietro di me.
Allunga le braccia e prende la scatola porgendomela.
"Grazie" dico appoggiandola a terra e chiudendo l'armadio.
"Di nulla,non ricordo il tuo nome..."
"Allison"
"Okay Allison come mai da queste parti?"
Interviene Tamara prima di me.
"Stava facendo una passeggiata al parco e gli ho chiesto di venire qui con noi" dice al papà.
"Mmh,capito. Elis dov'è?"
"Penso giù,aveva detto che prendeva un bicchiere d'acqua e veniva sopra"
Dice Tamara facendo spallette.
"Capito..." dice lui infine uscendo dalla stanza.

#spazioscrittrice
Una domanda al volo...
Vorreste che pubblico ogni giorno un nuovo capitolo? Fatemelo sapere nei commenti così posso regolarmi,grazie amorine.
Tante stelline🌟🌟🌟
Ciauu❤

Un amore senza fine (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora