Capitolo 18 - Questione di umanità

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-Si può sapere cosa hai nella testa???- Moona sibilò a pochi centimetri dal viso di Samael,che teneva fermo con le spalle al muro con una sola mano.
-Cosa non ti era chiaro di "divertitevi soltanto, è un diversivo"?- gli chiese Dagon, su tutte le furie per il suo comportamento di quella sera.
-Perchè vi importa tanto di quella strega? La conosci forse, Lilith?-
-Perché il Signore ha detto che li voleva entrambi.- sputò Dagon con rabbia.
-Allora come mai mi ha preso da parte per dirmi di ucciderla personalmente, l'altra sera?-
Gli occhi di Moona si illuminarono di viola, strinse la presa.
-Tu menti.-
Samael sfoggiò il suo piu bel ghigno
-Non mentirei su una cosa del genere, il Signore ha chiamato proprio me al suo cospetto,prima di partire, è stato magnifico...-
Moona spalancò gli occhi, lasciandolo, guardó Dagon che in quel monento si scagliò su di lui e lo atterró con un movimento secco, ma tutto ciò che Samael riuscì a rispondere fu: -Geloso?- prima che gli fosse assestato un bel pugno che gli spaccó le labbra e il naso.Dagon raddrizzò la schiena e lo lasciò andare con il viso sanguinante.
Moona si inginocchiò davanti a lui.
-Per favore non dire niente-
-Non era mia intenzione-
Dagon si chinò verso di lei e poggiò la testa nell'incavo tra il collo e la spalla, lo sentì per la prima volta versare una lacrima.
-Che cosa mi succede? Non capisco più niente.-
-Sei più umano di quanto tu non creda Dagon, lo siamo tutti-
-Non tutti- rispose,senza completare la frase con il nome che non ne voleva sapere di uscire dalle sue labbra.
-Ti ricoprirà con le sue piume, ti riparerà con le sue ali,le sue fedeli promesse sono la tua armatura e la tua protezione...-

-Ma lui non é Dio

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-Ma lui non é Dio. Non posso più vederti soffrire così.-
Dagon non rispose.
-Devo portare i prigionieri nella stanza- Moona sciolse l'abbraccio per alzarsi, con gli occhi velati di tristezza.
-So cosa stai pensando, ha ancora speranza, avrai tempo di conoscerla-
-Lo spero.-

Moona entró nella stanza seguita dai due ragazzini, spalancó la finestra dai battenti neri, le nubi erano più rosse del solito e la loro luce filtrava dalle tende grigie semitrasparenti.
-Potete sistemarvi qui, é la cella più ospitale che abbiamo-
-Ehm, fantastico...-
-Senti un po' ragazzino, se preferisci finire tra i Torturati al piano inferiore fa pure, ho fatto in modo di portarvi nel miglior posto che due "prigionieri" possono permettersi, visto che devo stare al loro gioco. L'unico modo perche Ellen venga di sua volontà è per salvare voi, non sarebbe uscita da quelle mura, non ha nemmeno idea che io esista. Perciò non date nell'occhio e aspettate soltanto, sarò io ad occuparmi di voi-
Fece per uscire dalla stanza.
-Aspetta- esclamò la ragazzina -Grazie.- Moona fece un debole sorriso e poi chiuse la porta di ferro a chiave.

Loch si alzò dal letto in cui Ellen era distesa, dormiente aspettava l'alba, senza sapere se sarebbe mai arrivata.
Si guardò allo specchio,gli occhi erano arrossati dal pianto, li asciugò e si voltò in tempo per vedere arrivare la figura snella di Judy.
-Ho una soluzione.- decretò -Anche se prima dovrò motivarla a entrambi.-
Si sedette al fianco di Ellen.
-So che puoi sentirci, so che sei sveglia la dentro, devo rivelarti qualcosa,e potrai tornare indietro.-
Loch prese posto dal lato opposto del letto ed in silenzio,ascoltó.
-La verità per cui ho insistito tanto per essere mandata da voi è molto semplice. Sembrerà folle ma devi sapere tutto Ellen. Non sei stata abbandonata per ciò che sei, ma sei stata protetta da tua madre Danielle.So che starai facendo una smorfia nel sentire il suo nome, so che la odi, a volte la odio anch'io...quella pazza di mia sorella.- Loch strabuzzò gli occhi.
-Si avete capito bene, hai una zia a quanto pare, che gia ti vuole bene. Cominciamo da semplice genetica. Se un angelo ed un umano avessero un figlio, cosa nascerebbe?-
-Un ibrido...-
-Ma se i figli sono due...-
-Uno dei due sarebbe angelo, mentre l'altro probabilmente una strega bianca o un mago.-
-Esatto. Ma se questa strega bianca avesse a sua volta due figli, ma con un demone? Uno dei due figli erediterebbe la parte angelica più forte, diventando un meta angelo dalle ali nere e dal sangue demoniaco...-
-Mentre il secondo figlio uno stregone nero giusto?-
-La parte angelica di una strega nera c'é, sepolta nel profondo, il carattere recessivo puó essere risvegliato,ed é quello che faremo.-
-Quindi sua madre é la strega di cui stiamo parlando?-
-Si-
-Ma da cosa cercava di proteggerla?-
-Da suo padre, il demone che,ignara, ha amato per molti anni, il demone che le ha dato due figlie.-
-Non mi dire che....no, non è possibile, Lui...-
Judy annuì, per poi aggiungere: -Adesso dobbiamo preoccuparci di risvegliarla, ci serve sangue angelico che lei dovrà bere. Le farà male, le spunteranno le ali pochi giorni dal suo risveglio.-
-Useremo il mio,mi dissangueró se serve, ma la rivoglio indietro e insieme andremo a riprenderci quei due.- poi una domanda balenò nella sua testa
-Ma se la prima figlia è un angelo dalle ali nere, sua sorella è la stessa persona che li ha portati via! L'ho vista correre verso Ellen quando quel lurido,quando quel verme...-
-Sicuramente c'é sotto qualcosa,non era un attacco naturale, era studiato apposta perchè potesse distrarci, Dagon e gli altri stavano solamente giocando con noi,non era programmato che Samael agisse per conto suo.-
-Voglio saperne di più...- Loch tirò un sospiro- allora, quando devo cominciare a dissanguarmi?-

Cemeteries Of London (IN PAUSA) Where stories live. Discover now