Capitolo 12 - Fiducia reciproca

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Nascosero Loch nelle vecchie cantine per circa un altra settimana e tutto sembrava procedere senza intoppi.
Niente piu attacchi di demoni ex-angeli velenosi e inoltre era stato annunciato che una nuova assunta stava arrivando all'orfanotrofio dato che l'anziana bibliotecaria Miss Phipps era andata in pensione da pochi giorni.
Tutti i bambini si riunirono nel cortile, Ellen,Natalie e Jess arrivarono per ultimi mentre un taxi nero si posizionava davanti al cancello di ferro aperto.
Una donna alta e snella vestita di bianco ne scese camminando su dei tacchi a spillo altissimi.
Indossava collant neri velati, una gonna a tubino bianca e una giacca dello stesso colore a doppio petto, sfilò un paio di guanti di pelle nera abbinati ai grandi occhiali da sole che tolse e ripose nella custodia appena sorpassato il cancello,rivelando un paio di occhi glaciali. Sciolse il nodo del fulard grigio perla che portava attorno alla testa che scoprì dei boccoli tendenti al rosso scuro, si fermò davanti alla Direttrice e le strinse una mano sfoggiando un sorriso gentile dai denti bianchissimi.
-Lei dev'essere la signorina Judy immagino! Le presentiamo i nostri bambini...e ragazzi-
Lo sguardo della donna si posò un attimo su Ellen, che strabuzzó gli occhi e si voltó verso Natalie per bisbigliare -Ma é la copia di mia...- beccandosi una gomitata per aver rischiato di dire che sapeva chi fosse sua madre.
La signorina Judy parló rivolta a tutti: -È un piacere per me essere qui con voi da quest'oggi, faccio parte da molto tempo di un associazione che si occupa proprio di bambini e ragazzi in difficoltà! Mi sono subito offerta per questo posto e spero di imparare presto a conoscervi tutti, o almeno tutti i curiosi lettori!!- i suoi occhi incontrarono nuovamente quelli di Ellen,come se sapesse che apparteneva a quella categoria.
-Ottimo!- concluse la Direttrice - Accomodiamoci dentro nel mio ufficio cosi le spiego qualche cosetta, poi puó sistemarsi nella sua stanza accanto alla biblioteca! Ragazzi seguite la Signorina Shaw dentro, oggi avete il pomeriggio libero!-
Tutti si diressero dentro e ad Ellen parve per un momento di vedere un tremolio dietro la schiena della signorina Judy,come un ologramma difettoso, gettó piú volte occhiate nella sua direzione e si decise infine a rientrare.

Judy uscì serenamente dall'ufficio della direttrice e trovó con facilità la sua stanza accanto alla biblioteca,passó davanti all'ingresso e notó la giovane dai capelli corvini affaccendarsi tra scartoffie e appunti.
"É così uguale a lei" pensó,per poi entrare nella porta a fianco, dopo aver sistemato i bagagli avrebbe cominciato il suo inventario tra i mille scaffali.
-Posso sedermi?-
Una voce sorprese Ellen, che alzò lo sguardo dagli appunti sugli angeli caduti e incontró il viso giovane di Judy, avra avuto circa 35 anni,pensó.
-Ehm,certo! Ti sei gia ambientata?- rispose con un sorriso.
-Sono già a metà dell'opera direi che siamo un passo avanti.-
Sfogliava le piccole pagine di un taccuino con segnati numeri,lettere e titoli vari.
-Tu che stai facendo, se posso chiedere?-
Ellen divenne paonazza e rispose vaga: -Oh niente,prendo appunti,mi piace studiare cose particolari quando ho tempo libero-
Gli occhi di Judy si soffermarono sulla figura di Lucifero stampata sul libro.
-E quanti anni hai? Sei la piu grande mi pare-
-Si, ne ho quasi diciotto, tra poco piu di un mese-
-Peró, un mese alla libertà assoluta!- le fece l'occhiolino.
-Già, anche se mi dispiacerà un po' lasciare questo posto, posso dire che non ho vissuto male. I miei genitori hanno fatto bene a lasciarmi qui o non avrei i miei migliori amici...- si lasciò scappare.
-Lasciata qui?-
-Si...- esitó -...senti non dirlo ehm ai "ranghi alti", ma io so benissimo di non essere orfana, sono qui per un motivo strano che non posso dirti...sono stata abbandonata ecco tutto.-
Il viso di Judy fu attraversato dall'ombra di un pensiero che faticava ad uscire, ma decise che era il momento giusto per farsi avanti e rivelare a quella ragazzina il suo scopo.
-È perché sei una strega non é vero?-
Ellen rimase di stucco, Judy le fece un sorrisetto,si chinó verso di lei e le disse: -Concentrati, osserva oltre i tuoi occhi.-
-Che vuoi...- si ricordó improvvisamente del misterioso tremolio e tutto le apparve chiaro. Un incantesimo che poteva essere attraversato dagli occhi di una strega nascondeva le grandi bianche sulla schiena di Judy, era a bocca aperta e subito la donna riuscí a farla sorridere.
-Beh di certo i miei ranghi sono un po' più alti della norma, comuqnue non lo avrei detto a nessuno, lo sapevo già...ti ho studiata un po' e anche la tua....vostra situazione.- calcó il tono sulla penultima parola.
Ellen si alzó, ripose il libro e infiló gli appunti nel suo quaderno che portava sotto braccio.
-Andiamo a cercare i miei amici, poi ti presento qualcuno.-

Natalie e Jess si ritrovarono increduli a seguire a ruota la loro migliore amica e la nuova assunta verso il loro nascondiglio segreto. "È un agelo" era bastato a spiegare tutto.
Aprirono con decisione le porte dello scantinato e trovarono Loch seduto con le gambe incrociate,chino su un foglio. Sollevó gli occhi e guardó storto la nuova arrivata.
-Ehm ragazzi, lei chi é?-
-Sicuro di non avermi mai vista ragazzo? Io ero tra i pochi a votare per l'assoluzione dei tuoi peccati.-
Loch spalancó i grandi occhi ancor di piu.
-Immagino dovrei quindi...ringraziarti?- cominció, a Jess scappó una risata.
-Mi chiamo Judy, il piacere è mio Moloch.-
-Ah quello non é il mio nome, perfavore sono solo Loch- aggiunse.
-Come vuoi. Immagino che adesso dovró spiegarvi il perché della mia presenza. C'è fermento, qualcosa avrete intuito. Mi sono offerta per essere mandata qui per capire meglio la situazione.
Siamo molto preoccupati, ma gli altri del Consiglio non hanno immaginato ció che i tuoi appunti mi hanno definitivamente confermato.- guardó Ellen -Tu Loch,non sei escluso, ne tantomeno una giovane strega nera. Sono qui per capire se voi siete in pericolo,in fuga, o se state dalla sua parte. Mi sono fatta un idea di ognuno di voi,non ci resta che stabilire o meno un rapporto di fiducia reciproca.-
I ragazzi si scambiarono varie occhiate e cominciarono dall'inizio a spiegare tutto ciò che gli era capitato.

Cemeteries Of London (IN PAUSA) Where stories live. Discover now