Monologo sulla morte

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C'è un nemico che nessuno riuscirà mai a sconfiggere

o un'amica che nessuno potrà mai abbandonare

è la MORTE

la tanto temuta morte!

ma c'è una domanda che mi frulla in testa questa notte

cos'è la morte?

clinicamente la morte è la cessazione di ogni attività biologica del corpo umano

quando il cuore non pompa più

oppure c'è la morte cerebrale

quando il nostro cervello si spegne e con lui tutte le funzioni vitali del nostro organismo

ma tralasciando la medicina

cos'è la morte?

si è speculato tanto su questo fenomeno

pagine e pagine sono state scritte

infiniti discorsi sono stati pronunciati

infiniti dibattiti sono stati intrapresi su questa tematica tanto in voga da secoli e secoli

io 

invece

vorrei analizzare l'aspetto emozionale della gente di fronte alla morte

la maggior parte di noi 

ha paura della morte

ma perchè parlare di paura?

si ha paura di qualcosa che si conosce

di qualcosa con cui siamo venuti a contatto di persona

di qualcosa che abbiamo provato direttamente sulla nostra pelle

e noi 

essendo vivi 

non siamo morti

non conosciamo la morte

come possiamo avere paura di essa?

la nostra 

è piuttosto 

angoscia di fronte alla morte

infatti si prova angoscia per qualcosa d'ignoto

per qualcosa che ancora non abbiamo identificato 

ma ci perseguita tutti i giorni

come la morte

ma la morte cos'è?

la morte è solamente una parola astratta

è un termine

non è un soggetto

è piuttosto un oggetto privo d'identità

la morte è un fenomeno 

che non prescinde dalla vita e da noi uomini

confondiamo il soggetto con l'oggetto

con il complemento

noi esseri viventi siamo morte di noi stessi

NOI SIAMO LA MORTE

siamo noi a morire

non è la morte che ci viene a prendere

dimentichiamoci per favore la figura mitologica ed iconoclastica dello scheletro vestito con la tunica nera e la falce in mano

non siamo più dei bambini

mettiamo da parte queste fantasie!

tornando al discorso sulla reazione di noi esseri umani di fronte alla morte

quindi sulla paura della morte

come dicevo 

noi non abbiamo paura della morte

oggetto per noi non ancora identificato

noi 

piuttosto 

abbiamo paura del come si muore

in questo caso diamo concretezza alla morte

le diamo una forma

in questo caso 

possiamo provare paura!

abbiamo paura delle malattie della violenza

di tutto ciò che può portare a una morte sofferta

abbiamo paura di soffrire

del dolore che potremmo provare

chiunque 

o almeno la maggior parte di noi 

vorrebbe morire nel sonno

o comunque vorrebbe morire senza soffrire

di vecchiaia 

senza malattie 

in tranquillità

insomma 

chiunque vorrebbe morire sereno

anche chi è intenzionato a morire

chi vuole suicidarsi

molto spesso 

non ha il coraggio di affrontare il dolore 

e quindi rinuncia a togliersi la vita!

questo 

a mio modesto parere

è l'errore commesso da molti 

confondere la paura 

per il modo in cui si potrebbe morire 

con l'angoscia 

verso colei 

che per noi vivi 

rappresenterà l'eterno stalker ignoto

la morte

"memento mori"

"ricordati che devi morire!"

ripeteva il soldato a Cesare 

durante le celebrazioni dei suoi trionfi 

affinché l'imperatore non commettesse il peccato di ubris di fronte agli dei...

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