La televisione mi fa compagnia
illuminante e muta
nel suo incedere
fotogramma per fotogramma
verso il suo prossimo spegnimento lampo
nel nero di uno schermo
così abissale
da sprofondarci dentro
con tutti i miei pensieri
Mi sento come un sottomarino
nel suo incedere
felpato e ponderoso
immerso nel nero più pesto
di un mare notturno
sulla cui superficie
gabbiani affamati acchiappano pesci
boccheggianti
nell loro apnea mortuaria
aggrappati all'amo
sospesi a mezz'aria
e sempre più lontani dalla loro fonte di vita
Sono un pescatore
in attesa
paziente e fiducioso
non demordo e guardo attonito
il galleggiante galleggiare
nel suo incedere
ondoso
su creste fluttuanti
in rapida successione
come fuochi d'artificio
E in questa mareggiata pirotecnica
fra raffiche d'inquietudine
un notturno d'autore
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Cento piccoli monologhi notturni
PoésieFrammenti notturni del pensiero, monologhi di vita.