E un'altra intensa nottata è volata via
il sole come ogni santa mattina sta per sorgere dietro quel grigio e vecchio palazzone popolare di fronte la mia finestra
non è di certo il miglior posto in cui godersi l'alba di un nuovo giorno
anzi tutt'altro
in questo quartiere per molte persone l'alba rappresenta l'inizio di un'altra lunga giornata in cui spezzarsi la schiena e bagnarsi fradici di sudore
ci si spacca il culo da queste parti!
io al contrario degli altri a quest'ora sono contenta
finalmente posso riposarmi
e non importa se il materasso del letto è scadente e le molle sono tutte sfondate
io crollo lo stesso in pochissimi secondi
per me non esiste alcuna veglia del sonno
sono troppo stanca
lavoro tutta notte
finito con un cliente ecco che ne arriva un altro poi un altro un altro ancora
fino a notte fonda
le tre quattro
mi è capitato di lavorare anche fino alle cinque sei di mattina
i camionisti possono arrivare a qualsiasi ora
oppure ci sono i clienti abituali della scopata mattutina
sono un vero e proprio toccasana per loro
"iniziano meglio la giornata !! "
certamente il mio lavoro non è fra i più nobili o dignitosi
ma come si dice
di necessità virtù
poi per pochi minuti mi sento come una donna importante e ricca
la maggior parte dei miei clienti arriva con dei macchinoni da far invidia a chiunque
e nel tragitto dalla mia postazione abituale di lavoro al luogo prescelto dal cliente mi godo quei sedili in pelle avvolgenti quelle plance piene di optional e tastini luminosi
ogni dettaglio sprigiona raffinatezza eleganza
sono macchine di lusso!
ed io per quei pochi minuti volo con la fantasia immaginando di essere la loro fidanzata o moglie perfetta vestita di tutto punto con abiti d'alta moda dei più grandi stilisti
poi però quando la macchina si ferma ritorno nei miei collant neri consumati e nei miei vestitini osè da bancarella dell'usato di seconda o addirittura terza mano
e tutti i miei sogni s'infrangono su una montagna pelosa fra le gambe di maschi arrapati in cerca di trasgressione e sesso spinto
ormai c'ho fatto l'abitudine
un pene dopo un altro
qualche sigaretta offerta
e quei soldi sudici che emanano ancora l'odore di ormoni supereccitati
il cliente poche volte mi guarda negli occhi
come se si nascondesse dal mio sguardo per vergogna o pudore
è del tutto schivo
dopo il rapporto sessuale si trasformano da bestie selvagge ad agnellini timorosi di dio
a buoni cristiani
noi siamo delle macchine del sesso con cui i clienti evadono dai confessionali ecclesiastici e domestici
si svestono di tutto il loro perbenismo borghese e cristiano indossando gli abiti dei popolani più pervertiti
così un pene dopo un altro e dopo un'ora di tram mi ritrovo su questo letto sfondato avvolta in una polvere di coperte dentro queste quattro mura marce e nere per l'umidità
sono distrutta
spero che i miei sogni questa volta durino un po' più di tre quattro minuti
buonanotte
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Cento piccoli monologhi notturni
PoesíaFrammenti notturni del pensiero, monologhi di vita.