Monologo di un barbone

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Cristo!

stanotte fa proprio freddo

perchè non sono andato a dormire nella sala d'aspetto della stazione?!

questa specie di coperta in lana vergine tiene caldo come un lenzuolino estivo tanto è il freddo

cazzo!

mi sono ridotto proprio in miseria

una volta le case me le regalavano mentre adesso sono felice se riesco a trovare un angolo riparato dove dormire!

mai scherzare con la finanza e gli affari

sono come una roulette russa

girano e rigirano finchè non ti fanno il culo!

ma nella vera roulette russa si muore

io invece sono ancora vivo

la finanza non ti concede il lusso del riposo eterno ma ti lascia agonizzante per il resto dei tuoi giorni!

così mi ritrovo a dormire su questo cazzo di cartone consumato nei pressi delle scale della metropolitana

sto ghiacciando

è come se intorno a me ci fossero dieci condizionatori impostati alla temperatura di meno 12 gradi

il mio corpo sembra quello di un maiale scuoiato appeso a testa in giù in una cella frigorifero

e fra un po' finirò anch'io sul piatto di colei che divora il suo cibo con cinica ingordigia senza alcuna pietà

e non è mai sazia

perchè dopo aver finito d'ingozzarsi

come una bulimica

vomita tutto quanto sotto terra

in mezzo ai vermi

così non ingrassa mai

ed è sempre in forma!

sto parlando della morte

aah

perchè non divori pure me questa notte!?

invece no

devo continuare a soffrire

devo continuare ad incrociare gli sguardi schifati della gente

quella stessa gente che una volta ero io a guardare dall'alto in basso!

sembra proprio che la legge del contrappasso si sia scagliata contro di me

ma non so per qual motivo

come molti imprenditori anch'io qualche volta ho agito illegalmente ho giocato sporco duro

ho evaso le tasse eccetera eccetera

ma chi non sbaglia?

perchè proprio tutto questo accanimento del fato su di me?!

mi hanno abbandonato tutti

soci amici parenti

quella fidanzata che tanto mi amava

quanta ipocrisia!

forse me la sono cercata

non lo so

sta di fatto che sono costretto a passare le mie giornate contemplando le logiche urbane e vagabondando in cerca di cibo

ma non mi abbasserò mai a chiedere l'elemosina

ho ancora una dignità

preferisco morire di fame piuttosto che chinare il capo di fronte le facce impietosite delle persone!

non lo farò mai!

scusate lo sfogo

ma è in notti come questa che i rimpianti i rimorsi i ricordi vengono a galla come bolle d'aria dal fondo del mare

e nel mio caso queste bolle non mi aiutano a respirare

anzi

mi soffocano!

vivere per me è un continuo affogare in un mare le cui onde si propagano all'indietro verso un orizzonte senza futuro

ma speriamo che dio stanotte non me la mandi buona

Cento piccoli monologhi notturniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora