•Parte 12•

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Rosy pov
Questi giorni sono passati con tranquillità, Slash non mi ha dato tanti problemi e ho potuto fare tutto ciò che volevo. Oggi torna Will e sinceramente sono pronta ad essere cacciata via di nuovo; Slash ha detto che avrebbe fatto di tutto per farmi rimanere, ma per il momento è così fatto da non riuscire neanche a contare le finestre del soggiorno.

Ho aspettato questo momento e finalmente è arrivato, non sopporto le attese e tanto meno di rimanere sulle spine. I Ragazzi entrano e mi sorridono amichevolmente, lui varca la soglia della porta e mi fulmina istantaneamente,-Tu che cazzo ci fai qui?-mi chiede stizzito,-Tranquillo me ne sto andando- rispondo indifferente. -No no no, ferma signorina! Tu non vai da nessuna parte!...rimani qui e fai la brava!- mi ammonisce,-Perchè mai dovrei rimanere qui con te William?-,-Perché!? perché io ti ho portata via da quell'inferno di posto e ora mia è la responsabilità- si giustifica. -Non mi sembravi dello stesso parere quando mi hai cacciata senza neanche farmi fare i bagagli- lo incito,-Ascolta Rosaline, in quel momento non ero in me, ero furioso e...mi hai fatto preoccupare per tutto il viaggio-; e in effetti, ora che lo guardo, ha gli occhi gonfi e stanchi.-Va bene Will...rimango- sono parole che mi toccano nell'orgoglio,-però dormirò sul divano, sono stufa di fare LA SORELLINA MINORE DEL CAZZO-. Ride sonoramente, dietro di lui i ragazzi ci guardano stupiti. Me ne vado verso il bagno, a metà corridoio mi giro e lo guardo -Comunque ho sentito dire che la preoccupazione è stata molta eh- dico sarcasticamente; lui si gira e si limita a dire che Slash ha fatto il suo lavoro.
Quando arrivo in bagno tiro fuori la tinta per capelli castani che avevo comprato ormai una settimana fa. Will aveva messo tutte le mie compere nel baule in camera sua, come per conservare un bel ricordo. Uscita dopo due ore da quel buco di cesso ho i capelli castani. Nessuno sembra dire nulla al riguardo durante la cena ma a me va bene così.

Axl pov
Stasera abbiamo un concerto al Trobadour e non voglio che Rosy venga; non è il luogo adatto, per una ragazza, dove poter girare da sola. È ovvio che la terrei costantemente d'occhio dal palco e sarei pronto a lanciarmi dai due metri che mi separano dal suolo per andarle in contro semmai dovesse succedere qualcosa, ma non mi sento sicuro di lasciarla sola; mia sorella è imprevedibile e si caccia costantemente nei guai.
La parte più difficile arriva ora...dirglielo. Mi avvicino al divano dove si è raggomitolata per vedere la televisione, lei si gira e mi lancia uno sguardo interrogativo e stranamente non irrequieto visto che ha capito che stiamo uscendo senza di lei.-Ehm honey noi dobbiamo andare...stasera abbiamo un concerto- la guardo in faccia preoccupato per la sua reazione;-Si, va bene. Fate quello che volete ma io non mi sveglio per riaprirvi e rimboccarvi le coperte da ubriachi!-. Ruoto gli  occhi e annuisco in segno di approvazione, le do un bacio sulla fronte e usciamo velocemente da casa.
-BUONA NOTTE MY BRUNETTE ROSALINE- urlo prima dichiudere la porta.

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