•Capitolo 10•

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- Epismendo! -

Intorno a loro il professor Vitious camminava per la classe, dando consigli o sgridando qua e là, mentre i ragazzi in uniforme provavano a fermare il sangue finto da un peluche da cui ne sgorgava per magia.

- Guarda Hermione non commento neanche. Ormai mi sono abituata a te che provi un incantesimo e al primo colpo ti viene perfetto, però, per Merlino...non dico che io non sono capace a fare magie, ma tu sei incredibile! -

Hermione arrossì compiaciuta, poi rispose all'amica: - Beh, grazie...ma guarda che tu sei bravissima, vedrai che ti bastano un altro paio di prove e ce la farai -

Ginny annuì, ma in realtà imparare quell'incantesimo le faceva male. Quella magia serviva a bloccare le perdite di sangue, e se l'avessero imparato solo una settimana prima Harry non sarebbe in infermeria, incosciente. Si fermò con la bacchetta levata a mezz'aria, a pensare al suo ragazzo.
Le mancava così tanto da farle male. Non è che fosse sfregiato o pieno di ferite, aveva solo un grosso cerotto magico che si puliva da solo sopra il naso, ma il fatto che ancora non si fosse svegliato colpì Ginny come una mandria di mammut in corsa.

Hermione la guardò, intuendo i suoi pensieri, così le prese la mano e le disse a bassa voce: - Andrà tutto bene- Ginny annuì, poco convinta.
Poi, levò la bacchetta e disse, con la voce un po' tremante: - E-epismendo! - ma il finto sangue non terminò di sgorgare.

- Dillo con più convinzione, Ginny - la consigliò Hermione, ma sapeva che non ci riusciva, perché quel sangue le ricordava l'Harry sanguinante che avevano portato in infermeria.

Ginny chiuse gli occhi e prese un grosso, profondo respiro:

- Epis... - ma in quel momento la porta si spalancò, e un quindicina di teste si voltarono simultaneamente verso l'ingresso dell'aula, dove c'era una Madama Chips trafelata, col fiatone, i capelli sparati dappertutto e lo sguardo disperato.

Ginny, Hermione e Ron si alzarono di scatto, il ragazzo anche rovesciando la sedia, mentre Madama Chips diceva:   - Professore, avrei bisogno dei due Weasley e della signorina Granger - . Vitious non fece nemmeno in tempo a dire "Va bene" che i tre ragazzi in questione corsero verso la donna.

- Madama Chips, cos'è successo ad Harry? - Ginny iniziò a piangere, perché se l'infermiera avesse avuto buone notizie certo non avrebbe avuto quello sguardo, probabilmente.

- Venite con me - iniziarono a correre come fossero inseguiti da Voldemort in persona, Ginny in testa, velocissima, con il viso bagnato; Madama Chips un po' più indietro; poi c'erano Hermione e Ron, che non si guardarono o parlarono minimamente.

Attraversarono corridoi e scesero scale, poi incontrarono Peeves che voleva sbarragli la strada, ma Ginny, che era la più avanti di tutti, urlò: -WINGARDIUM LEVIOSA! - e un'armatura lì a fianco si lanciò sul poltergeist, che la schivò indignato, lasciando libero il passaggio mentre l'armatura in questione andava in pezzi contro il pavimento duro. Poco dopo, quando Madama Chips passò di lì, la rimise a posto con un Erecto, mentre Ginny era ormai scomparsa dietro un angolo più avanti.

Hermione, Ron e l'infermiera percorsero un altro corridoio da soli, dato che ormai Ginny era sparita perché più veloce di loro.

Hermione evitò di pensare al silenzio, anzi, al completo ignorarsi fra lei e Ron. Doveva pensare a suo fratello, ora, e a quel che gli era successo.

I tre erano arrivati davanti l'infermeria. Hermione e Ron si fermarono di botto, spaventati da quello che avrebbero potuto vedere. La ragazza fece qualche passo, seguita a ruota dal rosso, varcando la porta del regno di Madama Chips, che era poco più indietro di loro.

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