•Capitolo 21•

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Hermione e Ginny scesero le scale con calma, gustandosi la sensazione di essere avvolte da splendidi vestiti da sera in un castello magico...si sentivano principesse a tutti gli effetti.

Ad aspettarle ai piedi della scalinata c'era Harry, che le guardò imbambolato.

 - Wow -

La sua Ginevra era così indescrivibile e bellissima...quell'abito le accarezzava il corpo, lasciando intravedere le sue forme e il viso. Il volto della ragazza era perfetto. Era stata truccata a dovere, ma senza esagerare o oscurare il suo carattere sincero e non montato. Le labbra erano così carine, con quel rossetto rosa e quel filo di lucidalabbra che dava luce, e Harry non poté fare a meno di fantasticare per un istante su quel che intendeva fare dopo il ballo.

Ginny ed Hermione erano scese dalle scale e ora si stavano avvicinando ad Harry impalato, che si riscosse e corse incontro a loro e, in particolare, alla sua ragazza. 

Lei, vedendo che il giovane non dava segno di volersi fermare, gli disse: - Amore! Non vorrai mica invest...aah! - 
Harry l'aveva appena presa per i fianchi e sollevata in alto, poi la riabbassò e la baciò per qualche secondo gustandosi il sapore del rossetto alla fragola e dell'amore che scorreva fra loro, mentre Hermione li guardava quasi con gli occhi a cuoricino.

- Io...sono senza parole, Ginevra Molly Weasley. Non ho mai visto nessuno di così bello - sussurrò Harry mentre abbracciava la rossa, avvolgendola e coprendola con la sua altezza.

La ragazza arrossì, poi gli mormorò a sua volta: - Fidati, tu sei qualcosa a cui faccio fatica a dare una definizione - 

A Ginny non era sfuggita la bellezza di Harry. Con quello smoking e i capelli sparati e spettinati era ancora il suo Harry, ma si vedeva quanto era cresciuto e maturato, e poi...non prendiamoci in giro, lo smoking mica era largo, quindi i muscoli presenti ma non eccessivi del ragazzo certo non erano del tutto nascosti.

Harry ridacchiò leggermente, poi si separarono e lui andò ad ammirare l'Hermione dall'espressione da panda carino e coccoloso lì vicino a loro.

- Hermione...sei meravigliosa - disse mentre i suoi occhi scivolavano lungo il corpo della ragazza fino ai tacchi belli alti - Ma ce la fai con quelli? - 

- Ovvio che ce la faccio. Punto primo: sono una ragazza, quindi posso fare tutto. Punto secondo: non è difficile camminare sui tacchi, basta che siano comodi! -

Hermione poi aprì le braccia e suo "fratello" la abbracciò ammirato dalla sua bellezza e dalla sua forza. Con quei tacchi erano alti uguali.

- Ehi, sei alta come me! -

- He he, potere delle scarpe alte. - i tre amici si avviarono dentro la Sala Grande, in cui erano presenti la decina di professori, la ventina di studenti rimasti per le vacanze e la famiglia Weasley.

La Sala era davvero davvero magica: al centro si allungava un solo tavolo dei cinque solitamente presenti, i cui disegni e le cui incisioni si erano coperte di una sottile polverina color oro che faceva apparire la superficie legnosa di gran pregio. In fondo troneggiava un gigantesco albero di Natale ricoperto di decorazioni, e ai suoi lati altri due molto più piccoli alberi completavano il quadro. Poi, alle pareti, erano drappeggiate varie stoffe che si muovevano da sole, sembrando onde marine; e ai lati della grande porta altri alberi di Natale facevano apparire la Sala davvero splendente. Il tutto era dominato dal cielo stellato che dava il senso dell'infinito e della bellezza.

La Sala era molto decorata, ma, con i camini accesi che scoppiettavano allegri e le non molte persone che girovagavano, dava una calda sensazione di casa. 

Harry, Hermione e Ginny avanzavano osservandosi intorno e ammirando il magico luogo in cui camminavano.

Ma poi Ron, che stava parlando con Fred e George, si volse e vide Hermione.

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