•Capitolo 25•

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- Neville e Luna sono sempre più strani, guardali Harry - bisbigliò Ginny
- Lo so, amore, ma non so che cosa farci...Neville! Luna! - Harry andò incontro ai due ragazzi, appena arrivati assieme a tutti gli altri studenti di ritorno dalle vacanze natalizie.

- Ciao Harry. Ciao Ginny. - la voce di Neville era piatta e inespressiva

- Ciao anche a te Neville. Come stai? -

- Bene grazie -

- E tu, Luna? -

- Io... - Luna tacque per un istante, poi si guardò intorno spaesata - Sto...benino - la ragazza ebbe come un sussulto dopo quelle parole, una scossa - Cioè, bene. Sto bene - e gli occhi tonarono vacui. 

In mezzo al fiume in piena di ragazzi che tornavano ai loro dormitori anche Harry, Ginny e Neville fecero ritorno nella Torre di Grifondoro.

- Ciao Neville! - salutò Hermione, appena scesa dalla sua stanza - come sono state le vacanze? -

- Normali - la ragazza guardò Harry e Ginny, preoccupata dall'espressione vuota di Neville.

- Ma...hai fatto qualcosa in particolare o -

- Sono sempre stato a casa - tagliò corto il ragazzo.

Hermione prese Harry per un braccio e lo portò poco lontano da lì mentre Ginny tentava di fare conversazione con Neville.

 - Harry, non mi piace. Va sempre peggio. -

- Lo so, ho visto. È così anche Luna...cosa diavolo facciamo? -

- Andiamo dalla McGranitt. Subito - dissero a Ginny quel che stavano per fare e poi corsero verso il buco del ritratto, Hermione in testa. La ragazza stava sgusciando fuori dal quadro quando andò a sbattere contro un petto caldo. Le mani appartenenti a quel corpo la presero per le spalle e la tirarono su, trovandosi a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altra.

- Ron... -

- Am...Hermione. Dove andate? -

- Ehm, dalla McGranitt. Neville e Luna sono sempre meno loro stessi. Adesso puoi...possiamo staccarci? -

Ron osservò un attimo come erano messi e sorridendo si allontanò, incrociando gli occhi di Harry che li stava guardando malizioso. Hermione rimase lì in mezzo per un secondo, assistendo a quella muta conversazione fra i due ragazzi, poi si svegliò e iniziò a correre verso l'ufficio della Preside, con alle calcagna Harry e Ron. 

I gargoyle, che come sempre capivano chi far passare senza parola d'ordine e chi no, aprirono subito il passaggio. I tre amici arrivarono dinanzi la porta in mogano e bussarono.

- Avanti! - Harry aprì la porta e i ragazzi fecero il loro ingresso. La McGranitt se ne stava appollaiata sulla sedia, intenta a leggere un libro con i piccoli occhiali sulla punta del naso.

- Harry, Ron, Hermione. Buongiorno -

- Buongiorno, professoressa. Le dovremo parlare. Di Neville e Luna -

- Sì, lo so. E so anche cosa fare. Stavo per mandarvi a chiamare. -

- Come fa a saperlo? -

- È da quasi tutto l'anno che si comportano così, e vi ho uditi parlare quando sono arrivati a scuola...Ma ora statemi a sentire. Trovate uno dei due e iniziate provando con un Finite Incantatem. Se non funziona ritentate  diluendo questa pozione in acqua e fargliela bere. Dovrebbe andare bene. - la professoressa porse ad Hermione una boccetta a forma di picche, piena di un liquido azzurro cielo.

- Ma lo lascia fare a noi? -

- Certo, Hermione. Avete dimostrato in milioni di casi che tutti voi meritate la nostra fiducia. Però se avete bisogno di aiuto non esitate a chiamarmi...essere adulti vuol dire imparare a cavarsela da soli, ma anche capire quando farsi aiutare. -

♡Love's magicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora