•Capitolo 51•

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Fred, George e Ron persero il sorriso in un lampo e tornarono ai loro posti facendo il maggior rumore possibile per tentare di riempire quello strano silenzio mai udito nella casa.

Harry si avvicinò ulteriormente a Ginny e le prese la mano per farle forza ma in realtà non servì: la ragazza era dritta, il mento alto, gli occhi fiammeggianti e non un solo dito che tremava anche se dentro di lei il fremito era pari a quello di un terremoto coi fiocchi.

- Perché, mamma? - disse Ginny con una calma terrificante.

Fu il signor Weasley a rispondere.

- Tesoro, avevamo sospettato che ci avreste fatto una richiesta del genere e ne avevamo parlato. Abbiamo l'opinione che questo sia un passo ancora troppo grande per te. Anche per Harry, a dire il vero, ma non è sotto la nostra responsabilità, non possiamo impedirlo a lui. -

Ron, Fred, George e Angelina si erano, questa volta, silenziosamente alzati e avevano preso la via per il piano superiore.

- E non dire "ho diciassette anni, non sono più una bambina" - esclamò poi Arthur vedendo che sua figlia stava per aprire bocca - perché è vero che non sei più piccola ma non sei nemmeno abbastanza grande per andare a convivere con Harry per quanto io lo conosca, ammiri e rispetti.  - 

- Rimani ancora con noi, tesoro - la pregò la signora Weasley.

Ginny rimaneva indifferente fuori ma devastata dentro; ora era Harry, invece, a iniziare a perdere il controllo.

- Io vi considero un padre e una madre, ma in questo momento non riesco a capirvi. Siamo entrambi maggiorenni, responsabili, maturi e direi che ne abbiamo passate abbastanza da sapercela cavare. La cosa che secondo me dovrebbe più convincervi a lasciarci andare è che sapete benissimo quanto io ami vostra figlia! - Harry si stava trattenendo dall'urlare ma non ci stava riuscendo molto. Ginny intrecciò le loro dita e strinse forte per farlo calmare un po'.

Molly Weasley guardava quel triste colloquio svolgersi attorno a lei in silenzio nonostante si vedesse teneva dentro molte cose. Il suo portamento e quello di Ginny, in quel momento, erano così perfettamente identici che si sarebbero potuti sovrapporre come cartoncini e sarebbero stati coincidenti fino all'ultimo atomo. 

Forti, fiere, potenti, sensibili.

Il signor Weasley stava per rispondere ma sua moglie lo precedette con un tono che esprimeva sia "basta, questione chiusa" che una supplica velata.

- Mi dispiace, Harry, è così. Ginny, rimarrai ancora un po'. -

~•~

Cari Ron ed Harry,  
mi dispiace davvero davvero tanto per questa notizia. Mai avrei creduto che Molly e Arthur non vi avrebbero lasciati andare a vivere insieme, credevo invece sarebbero stati addirittura più felici di voi, se possibile...sopratutto tua madre, Ron. Comunque, non mollate. Sanno quanto ami Ginny, Harry, secondo me c'è solo qualcosa che li blocca...magari semplicemente non vogliono lasciare andare la loro "bambina", io la vedo così. Non insistete continuamente ma fate vedere che siete responsabili e che vi prendete cura l'uno dell'altra e cambieranno idea, vedrete. Cambiando discorso...come va, a parte questa cosa? Io sto bene: qui ovviamente ci sono troppe poche caramelle per i miei gusti ma va bene così, mi rifarò la prima volta che andrò (o andremo) a Mielandia. Ah, il Ministero mi ha risposto: dicono che "visionando i Suoi successi scolastici e la Sua tempra saremo più che lieti di offrirle un periodo di prova nel nostro Dipartimento per la Regolazione e il Controllo delle Creature Magiche". Inizierò fra due settimane...pensate, potrò andare avanti col C.R.E.P.A.!!!  Ora devo andare, mia madre ha fatto il the.

Non abbattetevi, un abbraccio (e un bacio a Ron)

Hermione

P.S.= non so ancora quando verrò da voi...sono certa di fare un salto prima dell'inizio del lavoro ma al momento sono impegnatissima a leggere tutti i volumi della serie "Il Ministero della Magia britannico e i suoi Dipartimenti".

Ron rise con gli occhi che brillavano al leggere il post scriptum: - Sempre la mia Hermione è - disse ad alta voce.

- Le hanno già risposto...chissà che rispondano anche a noi - sussurrò Harry.

- Amore, lo faranno presto - lo rassicurò Ginny lasciandogli un bacio sulle labbra.

- Comunque mamma e papà io non li capisco - disse Fred, spostandosi un po' per rimanere sotto l'ombra dell'albero.

Avevano appena finito di giocare a Quidditch e ora se ne stavano seduti chi al sole chi all'ombra a chiacchierare e a mangiare frutta. Ginny aveva avuto l'idea di uscire per giocare a Quidditch: le mancava terribilmente e in più voleva cambiare aria...quei giorni erano stati normali eppure strani perché le parole, i gesti e i sorrisi di tutti erano gli stessi ma era come se Harry e Ginny percepissero un crepaccio fra loro e i signori Weasley. Anche Harry si accorse di quanto gli mancava l'ebrezza della scopa che fila veloce, la velocità del Boccino e le acrobazie aeree.

George imboccò Ciambella che aveva portato la lettera appena letta mentre Fred la accarezzava piano. La gufetta si rannicchiò accanto la gamba del gemello che le dava da mangiare e iniziò a dormire. 

- Ah, non dirlo a noi! - rispose Harry a Fred.

- Il punto è che non vedo una ragione valida per cui non dovremmo convivere, Harry. Non so, quella del "non sei abbastanza grande" mi sa tanto di scusa, ecco. -

- Magari lo è davvero. Io sono della stessa idea di Hermione. - prese a dire Ron chiamando con un Accio un altro po' di fragole - Qualcosa li blocca, e credo sia il non voler, in qualche modo, "perderti", Ginny. - 

~•~

Molly Weasley spense la luce e si stese a fianco di suo marito, che stava dormendo già da un po'. L'uomo si mosse un attimo, si svegliò, aprì gli occhi e l'oscurità della notte lo avvolse.

- Oh, scusa, caro, non volevo svegliarti. -

- Fa niente, fa niente, Molly... -

La signora Weasley voleva lasciarlo dormire ma non poté fare a meno di porgergli una domanda che si teneva stretta da qualche giorno.

- Abbiamo fatto bene? - 

Arthur capì subito a cosa si riferiva sua moglie e le rispose piano: - Credevo ne avessimo già parlato. Non è questo che avevamo concordato? -

- Sì, ma...non lo so, Arthur, mi dispiace per loro. Ginny mi ha detto che è stato Harry a proporglielo il giorno di San Valentino, sono così innamorati. -

- Molly, Ginny rimarrà qui ancora per un po'. Pensa a questo, d'accordo? -

- Sì. Sì, hai ragione... - 

- 'Notte. -

- 'Notte. -





AUTRICE

Heeeeeei come va? Che state facendo in queste vacanze? Io poco niente: leggo, guardo film, leggo un altro po', ogni tanto esco con le amiche e...leggo😉😂

VOLEVO PARLARVI DI UNA COSA: dalle statistiche ho notato che i voti su ogni capitolo calano sempre di più. Io non scrivo per i voti o i commenti, scrivo perché amo farlo, perché sfogo le miliardi di fantasie che ho e perché adoro questa piccola cosa che sto facendo. Mi chiedevo solo se ho fatto io qualcosa di sbagliato, se il mio stile di scrittura sta peggiorando, se faccio tanti errori di punteggiatura/trama, se le mie idee non sono originali ecc. ecc... voglio solo capire cosa c'è che non va perché capisco che magari uno non ha voglia di mettersi a scrivere commenti o cose del genere ma per cliccare una stellina ci vuole veramente poco, quindi mi sto seriamente chiedendo se sono in qualche modo io il problema. Grazie infinite a chi mi aiuterà❤

#q: che fate di bello stasera?

#mya: io odio le discoteche e quel tipo di cose quindi fino quest'anno non ho mai fatto niente (cosa che non ha nulla di sbagliato) ma stasera vado a casa di una mia amica, mangiamo pizza, guardiamo un film, mangiamo un po' di schifezze, chiacchieriamo...queste sono le cose che piacciono a me. Forse sono io la strana, non so, mi diverto così🌙

~Lily




{dom 31 dicembre 2017}

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