♡Love's magic

•Capitolo 46•

La Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts fremeva. Fremevano i professori, visti pochissimo in giro perché impegnati a correggere pile di esami e desiderosi di finire, fremevano gli studenti per i risultati dei compiti e per il Ballo della Luce, fremevano pure i fantasmi, super eccitati per la Coppa delle Case a causa di una scommessina sulla reazione della Casa vincitrice.

- Hermione, sono tanto felice per te - Ginny stava abbracciando la sua migliore amica nella loro stanza dopo che lei le aveva riferito quel che era successo con Ron il pomeriggio precedente.

- Anch'io Ginny, anch'io. È stato splendido! Tutta quell'energia e quel calore... - Hermione lo sussurrò (c'era anche Parvati nella loro stanza in quel momento), si sciolse dall'abbraccio e sospirò guardando il soffitto, poi rivolse nuovamente gli occhi alla sua migliore amica - Ti voglio bene Ginny, sei sempre qui anche se non te lo chiedo. - la rossa sorrise dolcemente e sembrò avere l'intenzione di risponderle, ma in un secondo fu dietro Hermione e le saltò sulle spalle, facendola barcollare e scoppiare a ridere. Hermione afferrò le caviglie della sua migliore amica per non farla cadere e prese a camminare per la stanza in modo da far ondeggiare Ginny di qua e di là per farle prendere paura. Parvati, seduta nel suo letto a leggere, scoppiò a ridere a crepapelle; Hermione prese paura a causa di quella risata improvvisa e fece un salto, rischiando di far piombare Ginny a terra; la rossa tirò un urlo ed Hermione prese poi ad avanzare verso Parvati minacciandola di schiacciarla sotto il suo peso e quello di Ginny mentre tutte e tre alternavano le risa agli urletti acuti. 

Ma poi Hermione inciampò...cadde in avanti vicinissima al letto di Parvati tirando giù con sé anche Ginny che mentre precipitava afferrò una caviglia di una delle gemelle Patil trascinandola a terra con loro.

Rimasero a terra stese una sopra l'altra per un po' con le braccia strette attorno alla pancia dolorante per il troppo ridere, poi si alzarono lentamente, osservandosi e tastandosi per capire dov'erano le molteplici botte che avevano preso nella caduta.

- Uhm... - a quel suono impastato e perplesso di voltarono tutte di scatto e si trovarono davanti ad una scena alquanto comica.

Harry se ne stava in piedi sulla porta per miracolo, appoggiato allo stipite e con un'espressione di completa e totale confusione. Gli occhi schizzavano da una ragazza all'altra, si vedevano i cricetini nel cervello girare senza sosta cercando di trovare un senso a quel che aveva appena visto, una mano grattava un lato del suo capo, le sopracciglia sembravano voler fondersi da quanto erano contratte e la bocca era serrata ma si intendeva che ne volevano uscire triliardi di domande
Ron invece era semplicemente un panettone con gli occhi. Sostenuto da Harry, con le braccia a penzoloni, la bocca leggermente aperta e lo sguardo a dir poco confuso, trasmetteva solo tanta perplessità.

Ci furono un paio di secondi di silenzio, poi le ragazze scoppiarono a ridere così forte che dovettero averle udite anche nei sotterranei di Serpeverde, ridestando i ragazzi da quell'apatia confusa.

- Scusate, che diavolo stavate facendo? -

Le ragazze si guardarono, poi Hermione rispose - Dipende: a quale parte ti riferisci, amore? -

Ron sembrò solo che più confuso a quella risposta ma scosse violentemente la testa e pensando "Non farti dire ciò che non vuoi sapere" le invitò a sbrigarsi e a scendere per la cena. Quella sera sarebbe stata assegnata la Coppa delle Case, e loro e Corvonero erano in parità.

Tutti e cinque scesero le scale (Harry e Ron a cavallo della Firebolt perché i gradini non si trasformassero nel famigerato scivolo), attraversarono la Sala Comune dove osservarono Godric Grifondoro giocare a cricket in un quadro con altri signorotti (un certo signor Donald perse, sparando una parolaccia che fece serrare gli occhi ad Hermione) ed arrivarono nella Sala Grande giusto in tempo.