•Capitolo 41•

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Siamo agli sgoccioli dell'ultimo anno e del mistero😉

Ginny, seduta a gambe incrociate molto vicina alla ringhiera, prendeva pigramente appunti trascrivendo alcune frasi pronunciate sottovoce ("le stelle non vanno disturbate quando splendono, hanno solo bisogno di farsi notare") dalla professoressa Sinistra. Ogni tanto volgeva gli occhi indietro, scontrandoli con quelli del ragazzo-che-è-sopravvissuto.

Harry, all'altro capo della Torre di Astronomia, la osservava nella penombra di quella notte e ogni tanto prestava attenzione alla lezione che si stava svolgendo.

Hermione scriveva e annotava veloce, scoccando occhiate preoccupate ai suoi migliori amici che ancora non avevano chiarito.

Ron, fra uno sbadiglio e l'altro, scrutava il cielo seguendo le indicazioni della professoressa ma la sua vera attenzione era ai suoi amici.

Nel complesso la situazione era completamente in stallo: Harry e Ginny nemmeno cercavano più di parlarsi, Hermione e Ron provavano a costringerli a farlo, mezza scuola aveva notato che qualcosa non andava stando loro col fiato sul collo e molti avevano perso le speranze nell'argomento "Neville". 

Il rintocco delle 11 scoccò, pesante e monotono come una giornata di pioggia, e gli studenti riposero penne, fogli e inchiostro nella borsa mentre la professoressa intimava loro di mantenere il silenzio mentre andavano ai dormitori.

Ginny si voltò -la sua borsa era dietro di lei- e quando tornò alla precedente posizione notò una strana boccetta d'inchiostro che non aveva mai visto. Non le sembrava sua, così la avvicinò agli occhi per leggere la marca scritta in piccolo e un deciso profumo le solleticò le narici. Sapeva di menta, peperoncino e alito di drago più qualcos'altro che la ragazza non sapé definire, ma ad un tratto sentì di dover andare nei sotterranei: c'era qualcosa, laggiù, qualcosa che doveva fare urgentemente. Non era in trans, voleva semplicemente andare in basso, nei meandri della scuola, come quando vai in una stanza -il tuo cervello ti urla che devi prendere qualcosa- ma ancora non sai cosa. 

Finì di raccogliere in fretta la sua roba, si alzò in piedi facendo rotolare a terra la boccetta ancora aperta e uscì velocemente dalla Torre con gli occhi di Harry addosso che non l'avevano lasciata sola un singolo istante.

Il ragazzo-che-è-sopravvissuto si alzò in fretta e furia, raccolse l'ampolla, tornò da Ron ed Hermione che lo guardavano straniti, disse loro qualcosa, prese a correre assieme a loro, uscì dalla torre, fece le scale, imboccò un corridoio che portava alle aule e lì si fermò. Sentiva un'angoscia crescente, la stessa ma decisamente potenziata di quando si è consapevoli che sta arrivando un bruttissimo voto.

- Harry! Spiegaci, per favore - chiese Hermione, appena fermatasi e senza fiato per la corsa.

- Ginny. Ginny ha annusato questo liquido e poi è corsa via. Le ho tenuto gli occhi addosso tutto il tempo, ma non l'ho mai notato. In due ore. - la preoccupazione si leggeva più chiaramente che dei giganteschi cartelli pubblicitari a Times Square. 

Hermione si fece serissima, prese la boccetta fra le dita e sussurrò: - Raggruppo! - il poco liquido rimasto dentro l'ampolla scivolò fuori , fermandosi in una bolla a mezz'aria. Era nero come le notti senza stelle, e al suo interno minuscoli pezzettini rossi gli davano un'aria veramente macabra.

- Amore, io lo tengo sollevato, tu analizzalo - disse sbrigativamente Hermione al suo ragazzo, il quale impugnò la bacchetta, fece risalire a galla dal mare di magie che conosceva la formula giusta e bisbigliò: 

- Analyse - la macchia nera si espanse fino a diventare trasparente, poi si accartocciò tutta d'un colpo, girando vorticosamente su sé stessa e lasciandosi scappare una minuscola gocciolina, che penetrò la punta della bacchetta di Ron mentre il liquido si immobilizzava ed Hermione lo faceva Evanescere. 

♡Love's magicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora