CAPITOLO 26

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Lauren entrò nella maestosa casa, che già una precedente volta aveva avuto modo di vedere, seguendo una Camila vestita con maglia bianca e pantaloncini da football completamente scalza che camminava indicandole la strada da seguire.

"Allora..." iniziò "Pronta per la nostra meravigliosa serata?" sorrise voltandosi per un attimo a guardare Lauren.

"Certo!" annuì.

Arrivarono in salotto.

"In casa non c'è nessuno ma sta tranquilla, non farò nulla di strano" rise la ragazza sedendosi sul divano.

"Ok hahaha" rise imitando le stesse mosse.

"Comunque se ti interessa saperlo mia sorella è a casa delle sue amiche e mia mamma lavora fino a tardi" la informò.

"Ooook?" sorrise.

"Era solo per informarti. Non ho cacciato nessuno di casa" rise di gusto.

"Ti credo, ti credo" rise anche lei.

"Cosa ti va di fare?" chiese poi Camila.

"Tutto quello che vuoi. A me va bene ogni cosa" disse.

"Davvero?" la guardò divertita.

"Umh si?" disse "Cioè oddio no! Basta che non siano cose sconce" urlò infine.

"Ma no hahaha" rise tenendosi la pancia "Intendevo giocare ai videogame" si asciugò una lacrima.

"Prevedo una lunga serata" scosse la testa Lauren.

"Sei una schiappa baby" puntò il dito contro Camila.

"Ma non vale! Se solo io non avessi sbagliato strada avrei vinto!" si difese mettendo il broncio.

"Certo certo!" sventolò una mano in aria "Tipici comportamenti da perdenti" rise.

"Ti costerà caro!" disse la ragazza prima di fiondarsi su Camila e farle il solletico.

"Ti prego nooo" gridò "Smettila hahaha" rise "Camz ti prego" continuò.

La ragazza lentamente si fermò e avvicinandosi piano al viso della ragazza diede inizio ad un bacio che col passare dei secondi divenne più intenso.

Le due si ritrovarono stese sul grande divano che si baciavano tranquillamente.

"Stavolta nessuno ci ha interrotti. Direi che è un buon inizio" sorrise Camila staccandosi dalla ragazza ma guardandola in tutta la sua bellezza.

"Già" ricambiò il sorriso.

Le due si ricomposero e prese dall'imbarazzo si guardarono in giro o giocavano con le loro mani evitando di guardarsi. Rimasero in silenzio per un paio di minuti poi Camila decise di rompere il ghiaccio.

"Vuoi qualcosa da bere?" chiese rivolgendole l'attenzione.

"Umh si. Un pò d'acqua può andar bene" sorrise guardandola.

"Certo. Te la porto subito" si alzò e andò in cucina.

"Ecco a te" le porse il bicchiere contenente l'acqua.

"Grazie" sorrise afferrandolo e iniziando a bere.

Poi si misero a parlare del più e del meno, scherzando, facendo battute e conoscendosi più a fondo, tanto che il tempo era passato in fretta.

"Che ne dici se ordiniamo le pizze?" chiese Camila guardando l'ora.

"Si dai" acconsentì.

Così afferrando il telefono digitò il numero della pizzeria e ordinò due pizze.

Il gioco delle 30 domande {camren}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora