CAPITOLO 5

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Lauren da ieri non si era piu' scritta con la sconosciuta perché le aveva detto che non poteva usare il telefono e così dopo vari litigi sul fatto che lei non era riuscita a fargli la domanda, avevano chiuso la conversazione li.

Questa mattina si era svegliata in ritardo perché aveva spento ben due volte la sveglia tanto da ritrovarsi ancora sotto le coperte alle 7:30.

Si era alzata di fretta e dopo essersi preparata per la scuola indossando una maglia a stampa, dei jeans e delle converse, essersi truccata e sistemata i capelli in una coda e aver mangiato una mela, alle 7:48 era già fuori di casa che correva verso scuola. Ci sarebbero voluti 10 minuti prima di arrivare e così accelerò il passo arrivando dentro l'edificio alle 7:58.

"Ci è mancato poco" si disse Lauren mentre riprendeva fiato appoggiandosi al suo armadietto.

La sua amica Dinah doveva essere già in classe perché al suo armadietto, che era quello affianco di Lauren, non c'era.

Sospirò e si raddrizzò estraendo dall'armadietto il libro di biologia. Appena richiuse l'anta la campanella suonò.

Guardò l'ora dal suo telefono e realmente erano le 8:00. Aveva ricevuto anche un messaggio.

Sconosciuta: Buongiorno Lauren :) Spero tu abbia dormito bene :)

Decise di non rispondere dato che era già in ritardo per andare in classe.

Se il suo stalker non l'aveva vista prima del suono della campanella o se realmente avevano tutte le lezioni in comune, allora avrebbe capito che era arrivata in ritardo e che non aveva avuto tempo per rispondere.

Bussó alla porta della classe 810 e dopo aver sentito un "avanti" da parte dell'insegnante entrò.

Tutti gli occhi erano puntati su di lei.

"Buongiorno signorina Jauregui. A cosa devo il suo ritardo?" chiese la donna.

"Questa mattina ho spento la sveglia varie volte e dopo essermi accorta di essere in ritardo sono corsa a scuola. Mi dispiace. Non si ripeterà più glielo prometto." confessò Lauren. Aveva raccontato ciò che le era successo e non le importava se alla professoressa interessasse davvero.

"Va bene. Per questa volta la perdono e non le segnerò il ritardo dato che si tratta solo di qualche minuto." disse.

"Grazie" sorrise Lauren andando a sedersi vicino alla sua amica.

***
Era ora di pranzo e Lauren decise di rispondere alla sconosciuta, ma l'arrivo di un messaggio la bloccò.

Sconosciuta: Sei proprio una gran dormigliona! ;)

Ora aveva la certezza che la sconosciuta frequentasse tutti i suoi corsi. Questa mattina era in classe con lei. Lo era ogni giorno. Si chiedeva solo chi fosse.

Me: Chiedo umilmente scusa :D Stamattina non avevo proprio voglia di alzarmi :(

Sconosciuta: Ti capisco

Me: Beh che dire...ora ho la certezza che siamo assieme in tutte le classi. Scoprirò presto chi sei

Sconosciuta: Io non ne sarei così sicura

Me: Come vuoi. A più tardi ora voglio gustarmi questa meravigliosa lasagna ♡

Sconosciuta: A più tardi :)

Dopo di che Lauren ripose il telefono in tasca e continuò a mangiare.

Dinah era impegnata a parlare al telefono con suo cugino che si trovava a Miami per degli studi universitari, così non si preoccupò di dover parlare con lei.

***
Era ormai pomeriggio e Lauren stava facendo i compiti di matematica per il giorno dopo.

Non aveva ancora fatto una domanda alla sconosciuta. Che cosa gli avrebbe potuto chiedere? C'erano così tante cose...

Me: Ho bisogno del tuo aiuto.

La risposta arrivò pochi minuti più tardi.

Sconosciuta: Dimmi pure

Me: Voglio trovarti un nome da mettere nella rubrica. Non mi piace il nome "sconosciuta". Ci scriviamo da giorni e anche se non sò chi sei, è come se fossimo amici :)

Sconosciuta: Sei davvero troppo dolce

Me: Dico solo la verità.

Sconosciuta: Ok bene. Allora pensiamo ad un mio possibile nome da mettere nella tua rubrica :)

Me: Fai prima a dirmi come ti chiami.

Lauren nel profondo sperava che glielo avrebbe detto, ma purtroppo sapeva che non glielo avrebbe mai svelato.

Sconosciuta: Karla

Lauren fissava lo schermo del suo telefono. Gli aveva detto realmente come si chiamava? O si era inventata un nome a caso?

Pensò alle sue compagne di classe e nessuna di loro si chiamava così, quindi dedusse che la stava prendendo in giro.

Me: Non è vero. Non ti credo. In classe con me non c'è nessuno che si chiama Karla.

Sconosciuta: Chi ti ha detto che magari tra quelle che ci sono in classe il loro nome non sia falso e che si chiamino Karla anziché per quello che li conosci tu.

Me: Vuoi dire che una di loro, cioè tu, ti fai chiamare con un altro nome ma in realtà ti chiami Karla?

Sconosciuta: Può essere... :)

Me: Non è divertente. Tu sei pazza!

Sconosciuta: Si. Di te.

Me: Mi stai prendendo in giro?

Sconosciuta: Una sola domanda Lauren :)

Me: Vaffanculo!

E da li la conversazione finì.

Lauren era arrabbiata. Credeva che quella ragazza la stesse prendendo in giro, ma invece le intenzioni della giovana non erano quelle. Lei aveva altri piani.

Spero sia di vostro gradimento un aggiornamento dopo la notizia di stamattina...

Il gioco delle 30 domande {camren}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora