12 - Interpretazioni

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La nobile signorina Marja si avvicinò alla porta dello studio di suo padre con la solita agitazione.

Anzi, con un'agitazione più marcata del solito.

Le sembrava che tutti sapessero che il suo destino sarebbe stato deciso quel giorno.

E che sapessero che lei sapeva.

Poco prima, nel corridoio, aveva incrociato il valet de chambre di Vassilij (che portava dell'acqua calda al suo capo).

Il domestico l'aveva salutata con un profondo e deferente inchino, e lei aveva avuto la sensazione che anche lui sapesse già tutto.

Fuori dallo studio vide Tichòn.

L'espressione sul viso dell'uomo gli comunicò lo stesso messaggio.

Quando entrò nello studio, Marja notò che il vecchio conte si mostrava particolarmente cortese e disponibile nei suoi confronti.

Lei lo conoseva, quel tipo di atteggiamento di suo padre: era lo stesso che lui assumeva quando lei non riusciva a risolvere un problema aritmetico.

Il vecchio stringeva a pugno le sue mani secche.

Tratteneva a stento la collera.

Si alzò e si allontanò da lei.

Continuava a brontolare qualcosa a denti stretti.

Ad un certo punto divenne più determinato.

Fece un sorriso di circostanza.

Assunse un atteggiamento formale.

Si liberò del suo fardello di pensieri, dandole del "voi":

- Ho ricevuto una proposta che vi riguarda... Come avrete probabilmente immaginato, la visita di Vassilij e del suo "bel pargoletto cresciutello" non é stata spinta dal loro desiderio di vedere i graziosi occhi del vecchio che vi sta parlando...

E rimase anche lui, per un attimo, sorpreso del modo col quale si era riferito ad Anatoli.

- ... Voi conoscete bene i miei principi etici... Ed é questo il motivo per il quale stiamo intrattenendo questa conversazione: vi sto chiedendo la vostra risposta.

Marja, pallida e rossa in viso disse:

- Ma come li dovrei interpretare, i vostri princìpi etici?

Il vecchio fece una faccia furiosa e sbottò:

- Come sarebbe a dire "come li dovrei interpretare"!!!? ...Dovreste interpretare l'arrivo del nobile Vassilij come se lui gradisse ricevervi in qualità di nuora... e vi recasse una proposta per conto del figlio... Questo é quello che ho interpretato io, ed é così che la cosa va interpretata... E quindi vi domando cosa decidete.

Marja, con un fil di voce, piagnucolò:

- Non ho capito come la pensate voi... padre...

- Io!!!? ...E cosa c'entro io!!!? ...A me lasciatemi fuori da questa faccenda! ...Non sono io, quello che dovrebbe sposarsi! ...Cosa ne pensate voi! ...É questo, che vorrei sapere!

Marja capì che suo padre non voleva che accettasse.

Pensò anche, però, che se non avesse accettato quell'occasione difficilmente il destino gliene avrebbe presentata un'altra simile.

Abbassò gli occhi, per non guardare quello sguardo di suo padre (che non le consentiva di ragionare con calma e che, sapeva, l'avrebbe indotta a fare quello che voleva lui).

Poi gli rispose:

- Io farò quello che desiderate voi... Ma se mi permettete di esprimere la mia opinione...

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