11 - Come mi vuol bene

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Anche Mademoiselle Bourienne guardava la nobile signorina Marja.

Gli occhi innamorati della francesina rivelavano un misto di gioia e speranze, che Marja non aveva mai notato nell'amica.

Così, mentre suonava, pensava:

"Oh, come mi vuole bene anche lei... Come mi sento felice, in questo momento! ...E come sarei felice con un marito ed un'amica così! ...Un marito! ...Sembra impossibile!"

Marja non aveva il coraggio di ricambiare lo sguardo di Anatoli, ma lo sentiva ancora, magnetico, su di sé.

Alla sera, dopocena, giunse il momento dei saluti.

Anatoli fece il baciamano alla nobile signorina Marja.

Lei era anche un po' miope (fisicamente, non metaforicamente).

Trovandoselo per la seconda volta a portata di visus, lo guardò dritto in faccia.

"Oh, com'é attraente!..."

Pensò.

Stupendosi di aver trovato il coraggio di guardarlo.

Lui si voltò verso la Francesina.

Andò dalla Bourienne e le baciò la mano.

Marja pensò:

- Oh! ...Che uomo coraggioso! ...Lo sa benissimo, quanto sia sconveniente fare il baciamano ad una dama di compagnia... eppure lo ha fatto lo stesso.... e con quale naturalezza e sicurezza, poi!

Mademoiselle Bourienne arrossí e gettò uno sguardo imbarazzato a Marja.

L'amica pensò:

- Oh! ...Che cara! ...Ma è possibile che Amélie...

(Mademoiselle Bourienne si chiamava così)

...Possa pensare che io sia gelosa di lei? ...Che possa dubitare del fatto che la sua devozione ed il suo affetto per me siano sinceri?

Marja andò da Amélie e la baciò con affetto.

Anatoli andò da Lise per baciare anche la sua, di manina.

Lei esclamò:

- Non, non, non! Quand votre père m'écrira que vous vous conduisez bien, je vous donnerai ma main
à baiser. Pas avant!

- No, no, No! ... Quando vostro padre mi dirà che vi state comportando bene... Solo allora, vi darò la mia mano da baciare... Non prima!...

Poi gli sorrise col suo labbrocorto.

Gli agitò l'indice davanti alla faccia.

E lasciò la stanza.

Tutti gli altri la imitarono.

Non appena Anatoli fu nel letto, crollò addormentato.

Gli altri (chi per un motivo, chi per un altro) invece, quella notte faticarono ad addormentarsi.

In camera sua, la nobile signorina Marja pensava:

"Ma é veramente possibile? ...Ma davvero, questo bellissimo sconosciuto... bellissimo e buono... si, soprattutto buono... potrebbe diventare mio sposo?"

Poi provò paura.

Le capitava di rado, di avere paura.

Ma in quel momento aveva paura, perfino nella sua camera.

Le parve che ci fosse qualcuno, nell'angolo in ombra della camera, nascosto dietro al paravento.

Le sembrava che là dietro ci fosse un diavolo.

Guerra e pace 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora