L'ombra degli alberi proteggeva la casupola dal sole cocente, alcuni raggi penetravano le fronde creando piccole macchie luminose sul terreno. Nascoste in mezzo all'erba alta o ai cespugli, delle trappole d'orso difendevano il loro cammino. Ren sapeva bene dove mettere le zampe, aveva un passaggio tutto suo. Rya non riuscì a scorgere tutte le trappole, ma sapeva bene che se ne celavano altre in quel bosco. Una corda tesa, collegata ad un ramo che azionava un meccanismo che scattando sarebbe stato in grado di recidere ogni arto. Quella foresta era di una bellezza mortale. Avrebbe potuto fissare quegli animali strani per ore, ibridi di ogni genere, dalle grosse lucertole con otto zampe ai golem di pietra. Il cacciatore spiegò che alcune creature erano più pacifiche di altre perciò non li attaccavano a vista. Ad un certo punto raggiunsero un ruscello dall'acqua limpida, popolato da rane con dei funghi sulla schiena. Il leone fece scorta d'acqua e riprese il cammino. Guardando in alto, Rya riuscì a scorgere uccelli piumati con quattro ali. Non sembrava la realtà di sempre. Quegli animali erano mutanti e palesemente fuori dal mondo.
«Cacciatore...» iniziò Rya. «Perché gli animali qui sono tanto strani?»
Il leone continuò a camminare senza fermarsi.
«La magia che pervade questo luogo, anche a causa della Sacra Guerra ha permesso all'ambiente e a chi lo popola di cambiare. Anche la mia razza è stata contaminata dalla magia, per questo posso camminare su due zampe, pensare e parlare come un normale essere umano. Non so se sia un bene un male, ma se fosse un male non lo riterrei tanto negativo, dopo tutto.» spiegò lui.
Rya venne illuminata da quel racconto. Ora si spiegavano gli alberi giganteschi e maestosi, la flora lussureggiante e gli animali mutanti. Quel luogo era un'altra dimensione, una dimensione nella quale il cacciatore si era rifugiato. Forse per scappare dalla realtà, forse per ritrovare la sua famiglia, ammesso che si trovasse ancora lì. Rya non lo sapeva, ma preferì non chiedere nulla riguardo al suo passato. Temeva la sua reazione, e non voleva infrangere l'equilibrio che era riuscita a instaurare con il suo salvatore. Il leone camminò per ore, per la maggior parte colmate da un silenzio che non metteva pace alla ragazza. Avrebbe voluto tanto parlargli, chiedergli qualcosa, raccontare della sua stessa vita, ma non sapeva da dove iniziare. Non trovava una risposta a quel suo costante desiderio di conoscenza, sapeva non l'avrebbe più rivisto, eppure quell'aria misteriosa che lo avvolgeva l'aveva resa assetata di sapere. Affondò la testa nella pelliccia morbida e iniziò a pensare, cercando di trovare le parole per un discorso che non peggiorasse la situazione, ma ad un tratto il leone si fermò. Rya sollevò lo sguardo, notando la grossa entrata di una caverna completamente immersa nel buio.
«È questo il posto?» chiese timidamente.
Il leone annuì.
«Non aver paura, è un posto sicuro.» disse cercando di infonderle coraggio.
Appena entrarono vennero inglobati dall'oscurità, e l'unica certezza era il respiro calmo e possente del cacciatore, unito al rumore quasi impercettibile dei suoi passi felpati. Dopo un lungo tratto buio e silenzioso, una luce azzurra apparve in fondo alla grotta. Quando la raggiunsero, Rya non poté fare altro che meravigliarsi. La fonte di luce era un lago sotterraneo, e nel fondale si trovava un enorme cristallo brillante che rischiariva la grotta. Il leone la appoggiò su una roccia e estrasse il cibo, quindi iniziarono a mangiare insieme.
«Sporgiti pure, ma fa attenzione a non cadere in acqua, verresti divorata all'istante.» disse il leone.
Rya obbedì. Oltre che al cristallo blu, all'interno del lago si trovavano tanti pesci, alcuni dalle bocche enormi, altri più piccoli e carini.
«Che posto magnifico...» disse Rya con una nota di stupore. «Vieni qui spesso?»
«No... mi piace solo il panorama. Cacciare qui è molto complicato perché il lago, oltre ad essere molto profondo, è popolato da quelle creature.» rispose lui indicandole.
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Gli eroi di Gritan - La catastrofe di ghiaccio
FantasyRen è un giovane cacciatore solitario. Vive in una giungla sperduta, nel remoto sud del continente di Fralia, e il suo modo di vivere è noioso, in completa armonia con la sua migliore amica: la caccia. Un giorno, però, una ragazza dall'aspetto stram...