Rya si catapultò all'istante sul marito e iniziò a baciarlo e ad abbracciarlo.
«Ren! Oh, Ren! Sei sveglio! Non riesco a crederci, come stai? Non ti affaticare!» sussurrò lei piangendo un fiotto di lacrime che bagnarono il muso del leone.
«Ma... ma che fai? Piangi?» disse a fatica.
«Eri praticamente morto davanti ai miei occhi! Non puoi capire il dolore che ho passato in questi giorni, non voglio che tu soffra ancora. Ti prego, Ren, perdonami. Perdonami per averti lasciato in quella tomba, dovevo rimanere ad aiutarti... e quella maledetta impicciona non ha fatto nulla... lei ti stava uccidendo.» sibilò Rya chiudendo gli occhi e accennando un ghigno che conficcò molte domande nella mente del cacciatore. R
Ren la stava guardando con un sorriso affaticato, ma udendo quelle parole cambiò totalmente espressione.
«Che cosa intendi?» chiese confuso.
Rya distolse lo sguardo come se avesse appena rivelato un segreto. Il muso di Ren era smorto e aveva una pessima cera, ma almeno era riuscito a svegliarsi e a parlare e un fiume di domande gli invadeva la testa.
«Quella straniera... Maila... l'ho vista mentre tentava di ucciderti! È un pericolo per noi, è un pericolo per tutti quanti! Dobbiamo andarcene al più presto. I miei occhi non mi ingannano: stava per scagliarti un masso gigantesco addosso, ma sono riuscita a fermarla.» disse in lacrime.
«Ma che vai blaterando? Maila è una nostra alleata e mia amica, non avrebbe mai potuto fare qualcosa di simile!» sbottò lui alquanto contrariato e confuso.
Che cosa stava succedendo? Che cosa passava per la mente di Rya? Stava mentendo oppure stava raccontando il vero? Ren non lo sapeva e avrebbe voluto scoprirlo, ma era bloccato su quel letto e il dolore lo coglieva ad ogni movimento. Continuò a fissarla in attesa di una risposta che non arrivò. Rya distolse lo sguardo e andò ad avvertire gli altri.
"Ma che diavolo le è successo? Perché si sta comportando così?" si chiese guardando Maila.
Era sdraiata nell'altra parte della stanza e dormiva tranquillamente. Il suo volto era fin troppo innocente, non era quello di un'assassina, anche se sapeva che l'innocenza era una delle più grandi illusioni della vita. Rya riapparve poco dopo insieme a Seana e Breeza, le quali si presentarono con un sonoro sbadiglio.
«Sembra che il nostro potente cacciatore sia diventato una docile preda! Bentornato tra di noi, Ren.» scherzò Seana.
Lui la fulminò con lo sguardo. Odiava sentirsi inferiore, e la sconfitta gli rodeva lo stomaco, ma si rallegrò quando le sue compagne lo circondavano: erano tutte vive ed era l'unica cosa che importava. La tessitrice di pietre lo ringraziò sentitamente per averle salvato la vita e gli disse che senza di lui non sarebbe mai riuscita ad uccidere l'imperatore. Non ricordava nulla a causa dello svenimento e perciò si fece raccontare tutto da Maila. Il suo racconto era spontaneo, senza interruzioni né cambi di tono, non ponderava sulle risposte. A quel punto Ren realizzò che la bugiarda non era Maila, bensì Rya.
"Perché mi ha raccontato quella menzogna? Che cos'ha in mente? E poi, se anche fosse vero, perché quella ragazzina avrebbe tentato di uccidermi?"
Ren continuò a chiedersi il perché di tutto ciò e finì con l'ignorare il racconto delle compagne. Seana se ne accorse e gli schioccò le dita davanti. Lui strabuzzò gli occhi imbambolato e si scusò, quindi Maila continuò a parlare.
«Io e la zia di Maila abbiamo cercato di utilizzare al meglio i nostri poteri curativi,» intervenne Breeza. «ma la lancia che ti ha colpito era incantata e ha creato un sigillo maledetto che ti ha reso immune ai poteri curativi. È complicato da spiegare, ma praticamente eri esente da qualunque forma di magia curativa, finché Nemor non è giunto qui.» spiegò.
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Gli eroi di Gritan - La catastrofe di ghiaccio
FantasyRen è un giovane cacciatore solitario. Vive in una giungla sperduta, nel remoto sud del continente di Fralia, e il suo modo di vivere è noioso, in completa armonia con la sua migliore amica: la caccia. Un giorno, però, una ragazza dall'aspetto stram...