La nave procedeva pigramente infrangendo l'acqua marina che si increspava nella chiglia, creando un piacevole rumore. Il viaggio verso Seasalt sarebbe durato un giorno, e i tre dovevano trovare qualcosa da fare per colmare il tempo. Erano tutti nella stessa cabina, una piccola stanzetta dotata di letti minuscoli, grandi abbastanza per un adolescente umano; infatti per Maila e Zamira non erano un problema, mentre per Ren sì poiché le sue grosse gambe penzolavano dalla branda. Di sicuro nessuno si sarebbe aspettato un leone parlante alto quasi due metri in una città degli Yakky. Ovviamente erano preparati anche ad eventuali umani, ma non ad una bestia grossa come lui. Tuttavia a Ren non importava. Anche se sarebbe rimasto sdraiato per tutto il viaggio, egli aveva un'altra cosa per la testa: il suo mal di mare. Non l'aveva mai raccontato a nessuno, né a Maila, né ad Rya, né a nessun altro. Soffriva tantissimo le navi e i viaggi in barca, gli procuravano forti giramenti di testa e nausea, ma soprattutto odiava l'acqua, ecco perché cacciava raramente nei laghi o negli specchi azzurri. Zamira era uscita qualche minuto prima dicendo che voleva dare un'occhiata in giro, lasciando Ren e Maila da soli per un'altra volta. Nonostante cercasse continuamente di mostrarsi forte in presenza degli altri, questa volta l'aspetto del leone non aveva ingannato la tessitrice che gli si era avvicinata preoccupata.
«Ren? Tutto bene? Hai un muso alquanto terreo...»
Ren le rispose alzandosi a fatica e tossendo.
«Sì... sto benissimo, mai stato meglio...»
«Mh... non credo proprio! Sei pallidissimo, la tua pelliccia non lo nasconde molto bene» gli disse la ragazza.
Ren scosse il capo sconsolato e si coricò di nuovo emettendo un lamento straziante.
«No, direi proprio di no. Vieni con me, andiamo fuori un po', che ne dici?»
Ren la guardò senza dire nulla. Lo trascinò fuori dalla cabina a forza, e infine lo condusse sul ponte. Il leone si affacciò al parapetto guardando in giù. Pessima mossa.
«Guarda, guarda che bel panora-» tentò di dire Maila aprendo le braccia, ma la frase le morì in gola quando si accorse che Ren stava vomitando accanto a lei, ringurgitando tutto quello che aveva mangiato precedentemente, compresa la tanto amata crostata ai mirtilli.
Maila spalancò gli occhi e rimase immobile a fissarlo mentre il vento scompigliava i capelli di lei e la criniera di lui. Agì quasi d'istinto. Gli si avvicinò in fretta, scostandogli la folta chioma per evitare che si imbevesse di quella fontana verde. Dei viaggiatori si incantarono a guardarli e alcuni si permisero persino di ridere. Ren sentì le loro risate, e la cosa lo mandò in bestia. Si ritirò da quell'inferno con uno scatto, interrompendo i massaggi alla schiena della fidanzata. Si pulì la bocca con il polso e si avvicinò al gruppetto che li aveva derisi. Tramutò immediatamente il braccio destro e afferrò per il collo un tizio dall'aria sbruffona e spavalda, uno di quelli che lo aveva deriso. Portava una spada al fianco sinistro e indossava un mantello sbiadito che giungeva fino ai piedi. Ren lo sollevò da terra e piantò i suoi occhi in quelli dello sconosciuto, i quali si riempirono di terrore. Gli artigli del felino cinsero la gola dell'uomo in una stretta mortale, e uno gli perforò di poco la carne, causando la fuoriuscita di un rivoletto di sangue. Gli altri stranieri sguainarono le loro armi e le puntarono verso Ren. Maila si avvicinò a loro correndo e afferrò il braccio destro del leone, il quale prese a guardarsi intorno cercando di sfidare gli altri.
«Calmiamoci, signori! Sono sicura che ora ce ne andremo come se non fosse successo proprio nulla, giusto, Ren?» disse la tessitrice.
Il leone roteò l'occhio sano, aprendo la zampa e facendo cadere l'uomo al suolo, il quale cominciò a massaggiarsi il collo dolorante. Ren lo guardò schifato mentre gli estranei rinfoderarono le spade e se ne andarono, raccogliendo il loro compagno da terra che ancora fissava Ren terrorizzato.
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Gli eroi di Gritan - La catastrofe di ghiaccio
FantasyRen è un giovane cacciatore solitario. Vive in una giungla sperduta, nel remoto sud del continente di Fralia, e il suo modo di vivere è noioso, in completa armonia con la sua migliore amica: la caccia. Un giorno, però, una ragazza dall'aspetto stram...