Il viaggio procedeva tranquillamente e senza intoppi; Seana capitanava la nave dando consigli e ordini, mentre Breeza la controllava stando al timone. Il paesaggio era spettacolare: giganteschi alberi scorrevano velocemente sotto di loro e non c'era spazio libero per atterrare, il manto verde sembrava sconfinato e si estendeva a perdita d'occhio. Erano in viaggio già da qualche giorno e la squadra scorse in lontananza la crudele città di Malcaos, metropoli piena di loschi traffici e persone poco raccomandabili, rivale economica della capitale di Lighstone, la città dalla pietra lucente.
«Dovremo superare il Grande Muro per raggiungere Jílah, ma non sarà facile, viste le montagne e la loro altezza insormontabile.» disse Seana.
«Posso sollevare ulteriormente la navicella controllando le correnti del vento, ma sarebbe un azzardo, visto che mandarla troppo in alto causerebbe alcuni problemi. Prima però dobbiamo trovare un punto in cui atterrare per rifornirci, ma sembra che questa foresta sia infinita. Invierò un Elementale dell'Aria in ricognizione.» esclamò Breeza.
All'improvviso una rapace bianco si materializzò sulla sua spalla e prese il volo, lasciando la nave. Ritornò dopo un lungo giro di perlustrazione, ma non portò nulla di nuovo.
«Dobbiamo assolutamente fermarci per fare scorte di cibo, ormai stanno terminando.» dichiarò Seana.
«Avete notato che non proviene alcun suono da questa foresta? Sembra che sia tutto morto...» disse Rya preoccupata.
Ren annusò l'aria perplesso, stupendosi ulteriormente quando realizzò che la ragazza aveva ragione.
«Sì... è come se tutti gli animali, gli insetti e persino le piante fossero scomparsi...» replicò il leone.
Il gruppo non ci mise molto a capire che tra le fronde di quella foresta sconfinata non erano presenti tracce di vita. La navigazione procedette tediosamente per tutta la mattinata a causa dell'assenza di punti d'approdo che avrebbero permesso alla squadra di rifocillarsi. Riacquistarono le forze solo quando videro stagliarsi davanti a loro un'immensa muraglia di montagne.
«Il Grande Muro...» sussurrò Rya meravigliata.
«È ancora molto lontano. La foresta non è finita e sicuramente non finirà presto.» constatò Seana guardando in lontananza.
All'improvviso un forte boato si levò dal folto sotto di loro. Un ruggito talmente lungo e assordante che dovettero tapparsi le orecchie. Si sporsero tutti dal parapetto e lo spettacolo che videro li lasciò senza fiato. Uno sciame gigantesco era comparso dalle fronde e si dirigeva verso di loro ad una velocità crescente. Le creature erano grandi quanto un palmo ed erano dotate di pungiglioni affilati.
«Ci mancava solo questa...» imprecò Breeza. «Dobbiamo difenderci dai loro pungiglioni, sono iniettati di veleno letale e potrebbero anche forare la nave! Tutti ai propri posti!» urlò.
Essendo eroi della Confraternita, i quattro erano formidabili in battaglia e possedevano abilità di combattimento superiori ad ogni mostro, ma quelle Api Assassine erano insetti sconosciuti a tutti, e li sovrastavano numericamente. Breeza sbatté il suo bastone runico sul pavimento di legno della nave e iniziò a recitare una lenta litania. Una lieve barriera azzurrina si creò attorno alla nave man mano che le parole fluivano dalla sua bocca. Gli insetti puntarono i pungiglioni al velivolo e si scagliarono minacciosamente, ma si schiantarono contro lo scudo creato dalla furia della tempesta e persero quota ritornando nella foresta.
«Ce l'abbiamo fatta?» chiese Rya guardandosi intorno e proteggendosi la testa con le braccia.
«Non credo proprio.» rispose Seana con un tono grave.
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Gli eroi di Gritan - La catastrofe di ghiaccio
FantasyRen è un giovane cacciatore solitario. Vive in una giungla sperduta, nel remoto sud del continente di Fralia, e il suo modo di vivere è noioso, in completa armonia con la sua migliore amica: la caccia. Un giorno, però, una ragazza dall'aspetto stram...