La ragazza che stamattina mi ha definita "imbranata" era la famosa Susan?
"Già vi conoscete?" chiede Cam interrogativo. Io non rispondo e aspetto che sia lei a parlare "Si...purtroppo." Mi scappa una risata. Ma davvero? Chi si crede di essere! "Se fossi in te non riderei così tanto!" mi dice e vedo Cam farle segno di stare zitta. "In che senso?" "Come fai a negare di essere imbranata?" dice e comincia a ridere! Vado verso Hayes "Hayes come hai conosciuto quella tizia?" "Chi?" "Susan!" "Durante la nostra assenza Cam l'ha incontrata e abbiamo passato del tempo con lei. Hanno anche lo stesso tatuaggio!" Un tatuaggio uguale? "Quale tatuaggio?" "La scritta Dio ha un piano. Oddio non dirmi che non lo sapevi!" Ma davvero? Menomale che non era paragonabile a Lucille. Si può definire anche peggio di lei! Io lo sapevo che non potevo fidarmi di nuovo di lui! Lo sapevo! "Ehi datti una calmata!" mi dice sorridendo Susan. "Ma datti una calmata cosa? Ma perché non te ne torni da dove sei venuta? Perché devi rompermi il cazzo! Spiegami che problemi hai? Ti credi simpatica? Perché non lo sei, per niente!" Dico sfogando tutta la rabbia che ho dentro. Vedo lei fare gli occhi da cucciolo di cane "Sono venuta qui perché i miei genitori sono...morti" "Condoglianze" dico e vado in camera mia. Ma davvero? Cioè anche i miei genitori sono morti e per questo sono venuta qui ma non uso questa cosa per giustificarmi! Non uso neanche la mia malattia per giustificarmi e dovrei farlo!Prendo il mio "diario segreto" che ormai sto trascurando da settimane. L'ultima volta che ci ho scritto sopra risale al giorno in cui Cam è andato via. Quella pagina era piena di disegni, di cuori spezzati. Prendo una penna e comincio a scrivere:
<Eccomi qui. Di nuovo. Con la tristezza che mi riempie i pensieri. La giornata non è iniziata nel migliore dei modi, come non è successo in questi ultimi mesi. Sono successe veramente tantissime cose e nessuna di queste è una cosa bella. Ho scoperto di avere una malattia che molti prendono per gioco, io per prima lo facevo, prima che accadesse ciò. Ho scoperto di essere bipolare. Ecco una delle motivazioni per cui il mio carattere è diventato incomprensibile esattamente come me. Ho paura che se mi permetto, anche solo per un momento di essere felice, mi crollerà il mondo addosso. Quello che so sul disturbo bipolare è che è un'etichetta. Quella che si da alle persone pazze.
Etichette come "bipolare" significano: questo è il motivo per cui sei come sei. Tu sei questo.
Riducono le persone a una malattia. Un motivo in più per non dire niente a nessuno. E si, sono bipolare. Riesco ad essere felice e triste allo stesso tempo, ad amare e odiare la stessa persona, a ridere e piangere per lo stesso motivo, a vivere e morire ogni giorno.>Sono sul letto, a pensare a cose senza senso. Come: "Perché il rossetto si chiama così anche se non è un etto di rosso?" Giusto per farvi capire la serietà della situazione! Mi squilla il cellulare e mi affretto a rispondere vedendo il nome di NASH.
*chiamata*
A:Nashy! Ma dove sei?
N:Ascolta devo parlarti di una cosa importantissima ma ho bisogno di una risposta immediata!
A:Ok, dimmi!" dico con l'ansia che mi divora.
N:Oggi è domenica e tecnicamente sabato prossimo è la vigilia di Natale e domenica è natale, giusto?
A:Si?
N:Devo partire, stasera. Fino a venerdì. Venerdì sera tornerò. Andrò a New York, nella nostra vecchia casa, che ne dici, vuoi venire con me?
A:Si, ovvio! Certo che sì!
N:Hai 2 ore e mezza! Non allarmare nessuno. Ti passo a prendere dal retro.
A:A dopo!
*fine chiamata*
Cavolo! È un casino! Fortunatamente sono solo pochi giorni, ma credo che mi saranno utili questi giorni. L'unica cosa che non riesco a capire è perché Nash voglia partire. Vabbè ci penserò dopo. Mi affretto verso la doccia.*un'ora dopo*
Sto asciugando i capelli e credo che li rimarrò naturali. I miei capelli naturali sono lisci ma appena li asciugo hanno le punte ricce. Finisco di asciugarmi le punte facendo andare ogni tanto qualche goccia d'acqua sullo specchio. Appena finisco mi dirigo verso la mia stanza dei vestiti. Scelgo un outfit molto sportivo e comodo poiché mi piace viaggiare comoda. Senza quelle cose attillate con il quale non ti puoi muovere altrimenti si vede tutto.ecco perché amo l'adisas! Le felpe largheeee😍 mi vesto e metto le scarpe. Apro l'armadio e tiro fuori una valigia nera molto grande. La prendo e la porto nella cabina armadio. Raccolgo tutti i vestiti invernali, poiché a New York fa freddo, e li metto molto a caso nella valigia. Come scarpe porto:
Le super star classicheLe super star nere
Le super star holographic
Poiché comunque devo stare pochi giorni. Prendo lo scatolo con le ciglia finte, il mascara "better than sex" di too faced e la tinta labbra di Jeffree Star "celebrity skin".
Mi chiama Nash
*chiamata*
N:Sto arrivando, sei pronta?
A:Certo, ti...aspetto
*fine chiamata*
Ho scritto una lettera che ho lasciato sul letto "non vi preoccupate, torno presto" in caso qualcuno debba farsi venire l'ansia. Chiudo a chiave la porta della mia stanza per evitare che qualcuno possa entrare. Sento il suono del clacson. Mi affaccio alla finestra e vedo Nash. Lancio giù la valigia (mi sento molto una fuggitiva) e scendo lentamente per le scale d'emergenza sperando di non cadere. Metto piede a terra e entro nella macchina con la valigia.
"Sei pronta sorellina?"
"Credo di sì"
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Change your life💙|| Cameron Dallas ||
Fanficperdere qualcuno è sinonimo di cambiamento. trasferirsi all'età di 16 anni e lasciare tutto non è semplice. un tragico incidente segnerà la vita di Alexis e di chi le sta intorno. dovrà superare ostacoli e segreti, amori e delusioni. si trasferirà n...