Capitolo 12: Trovarla

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La Squadra era lì pronta a prendere ordini

"Cruz alza la scala in modo da poter arrivare al piano più alto. Il fondo è stato avvolto dalle fiamme. Vado io" ordinò Kelly

"Ricevuto" disse Cruz

"Vengo dietro di te" disse Matt

"Va bene" disse Kelly

Kelly salì sulla scala con le ragazze dell'ambulanza, Leslie e temporaneamente Gabby, a guardarlo attentamente

Una volta dentro, la stanza era piena di fumo. Erano in una vecchia camera da letto. La casa sembrava abbandonata. Camminarono per il corridoio. Ci fu un debole sussurro di una voce che chiedeva aiuto

Kelly entrò in una stanza mentre Matt entrò in un'altra. Kelly si congelò non appena vide quello che vide. C'era sua figlia, unghie smaltate di verde, sdraiata senza vestiti. Delle lacrime si formarono nei suo occhi mentre prendeva sua figlia. La sua testa sanguinava, vide quando la strinse a se

"Matt!! Ho trovato Brooklyn! Yates era qui!" urlò Kelly

Matt arrivò. Kelly gli diede Brooklyn e si diressero alla scala. Matt diede Brooklyn a lui e Kelly scese

Tutti respirarono quando Kelly portò giù Brooklyn. Gabby si tolse il cappotto pronta a coprire Brooklyn con quello. Quando Kelly scese giù glielo mise addosso e la caricarono in ambulanza. Yates non aveva pianificato abbastanza velocemente la cosa. Uscì dal bidone dell'immondizia ed andò via. Brooklyn era sdraiata in ambulanza

"Non vi azzardate ad andare via senza di me!" urlò Kelly

Poi seguì Yates. Lo fermò accanto un vicolo, Erin arrivò dietro di loro. Yates prese una pistola dalla sua tasca e fece per sparare a Kelly. Erin estrasse la sua pistola e sparò Yates dritto in testa

Erin abbracciò Kelly e lo guardò

"Ce la faccio. Va' a prenderti cura di Brooklyn"

Kelly andò via e arrivò all'ambulanza giusto in tempo

"Kelly dobbiamo andare subito!" esclamò Leslie

Salì sul retro e pria di chiudere la porta urlò "Qualcuno chiami Sylvie!"

L'ambulanza partì a tutta velocità. Kelly teneva la mano di Brooklyn mentre lei piagnucolava

Aveva delle ustioni e la testa sanguinava. Avrebbe avuto bisogno di un esame pelvico. Arrivarono all'ospedale

"Brooklyn Severide, 11 anni donna, ustioni di primo e secondo grado. Taglio dietro la testa e le serve un esame pelvico"

Natalie era il medico sul caso. La portarono in una stanza. Natalie si girò verso Gabby con uno sguardo rattristato in viso

"Per cosa vi serve un esame pelvico?"

"Stupro"

Natalie aspirò dell'aria, poi entrò in stanza. Controllarono la ferita alla testa e videro dovesse solo essere cucita. Natalie le bendò la testa e le controllò le ustioni. Quando finì, Kelly entrò per l'esame pelvico

"Papà"

"Sono qui tesoro. Non preoccuparti, papà è qui"

Natalie si avvicinò a Kelly

"Puoi far entrare Erin? Sylvie non è ancora arrivata"

"Certo"

Natalie andò via e tornò con Erin

"Hey tesoro. La mamma non è ancora arrivata quindi resto io con te e tuo padre va bene?"

"Si grazie"

Una volta che Natalie finì Brooklyn si accoccolò a Kelly

"Va tutto bene piccolina"

"Papà. Zia Erin può togliermi questo smalto?!"

"Certo. Che colore vuoi ora?"

"Blue con le strisce rosse. Per il dipartimento della polizia e dei vigili del fuoco di Chicago"

Kelly andò via e tornò con Erin. In mano aveva una boccetta di smalto bue e rossa, ovatta e acetone

"Sei pronta?" chiese Erin

"Si"

Mentre lo facevano, Sylvie entrò in stanza. Aveva finalmente trovato un passaggio per l'ospedale

"Oh Brooklyn!"

Delle lacrime si formarono nei suoi occhi e lei sorrise. Kelly abbracciò Sylvie, poi le sussurrò nell'orecchio

"Avvicinati piano è davvero nel panico"

Sylvie annuì e si avvicinò lentamente, si abbracciarono e Sylvie si sedette

"Mamma"

"Si tesoro?"

"Puoi andarmi a prendere un fru-frullato dalla sala pranzo?" tremò Brooklyn

"Certo"

Sylvie andò via ed Erin le finì le unghie

"Okay tesoro. Le unghie sono fatte. Devo andare-"

"Ti prego resta. So che hai passato cosa ho passato io. Vorrei davvero tu restassi" pianse Brooklyn

"Shh, va tutto bene. Resto, promesso"

"Grazie"

Erin si sedette sulla sedia, tenendo la mano di Brooklyn. Kelly si sedette sul letto accanto a lei

Sylvie tornò con il frullato. Vide Kelly, Erin e Brooklyn addormentati. Era stata una lunga settimana per i tre. Mise il frullato sul comodino ed uscì dalla stanza. Incontrò Gabby nella sala d'aspetto

"Gabby, non posso vedere mia figlia. Mi ferisce fisicamente"

"Va tutto bene, cerca solo di farlo Sylvie"

"Non posso. Dovrei andare in Missouri domani e tornerò quando loro avranno fatto un mese di scuola"

"Cancella la gita"

"Non posso. Mia sorella Megan è davvero malata ed ha bisogno di me"

"Anche tua figlia ha bisogno di te!"

Sylvie si girò ed andò via. Gabby non poteva credere a quello che era appena successo

Il giorno dopo Brooklyn poté tornare a casa stando a riposo. Alla testa aveva una ferita che sarebbe guarita da sola così come il problema pelvico

Brooklyn era ancora un po' impaurita. Tutti e tutto la spaventava. Indossava i suoi pantaloni comodi della tuta e una maglietta slargata. Kelly le prese la mano ed uscirono dall'ospedale

Erin sarebbe andata più tardi per parlare con Brooklyn. Una volta a casa Brooklyn salì di sopra nella sua stanza. Kelly entrò per portare il computer e il telefono. Stava caricando da quando era scomparsa. Le portò anche carta e penna

"Grazie papà. Dov'è la mamma?"

"È andata via"

"Cosa?!"

"È andata in Missouri per stare con tua zia Megan"

#3 The Darkness Behind The Smoke [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora