Capitolo 13: Primo Giorno

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Ryan entrò dalla porta principale. Abbracciò suo padre ed andò di sopra. Bussò alla porta, poi entrò. Vide Brooklyn sdraiata a letto

"Hey Brookie"

"Ryan, ti ho detto di non chiamarmi così"

"Scusa. Come stai?"

"Meglio di come potrei stare. Fa male Ryan"

"La testa?"

"No, i miei sentimenti. Dentro, fa male"

"Brooklyn"

Ryan salì sul letto accanto a lei e la prese tra le braccia. Lei pianse mentre Ryan la stringeva a se

Finalmente il temuto primo giorno di scuola arrivò. Ella scese dal letto per prepararsi ed uscì di casa con i suoi fratelli

Brooklyn indossava pantaloni da yoga ed una camicia a maniche lunghe. Non voleva che vedessero i lividi. Kelly le aveva detto di poter restare a casa un'altra settimana, ma lei voleva affrontare tutti il primo giorno. Sapeva che tutti sapevano perché era finita su tutti i notiziari

Attraversò la porta principale e si diresse al suo armadietto. Alcuni ragazzi la guardavano ridendo ma lei li ignorò. L'armadietto era accanto a quello di Emily, e di questo ne era felice

"Hey Em"

"Hey Brooklyn! Non sapevo saresti venuta oggi"

"Non volevo che il primo giorno si spostasse tra una o due settimane per me, meglio iniziare con gli altri"

"Okay, se hai bisogno di qualcosa sono qui. Hai avuto notizie da tua madre?"

"No, deve essere impegnata"

"Ci scommetto. Sembra siamo nella stessa confraternita. Andiamo?"

"Andiamo"

Si presero sotto braccio ed entrarono in classe con dei grossi sorrisi sui visi. Passarono la giornata scolastica con Brooklyn a guardarsi intorno

Quando arrivò la pausa pranzo, Emily, Brooklyn e Jaxon pianificarono di sedersi insieme. Emily e Jaxon si sedettero al tavolo, di fronte a Brooklyn

"Ho dimenticato un cucchiaio per lo yogurt. Torno subito" disse Brooklyn alzandosi ed andando via

Un ragazzo del sesto anno, un po' più alto di Brooklyn, le si avvicinò

"Povera ragazza Severide. Cosa ci fai già a scuola?"

"Lasciami stare Mark"

Brooklyn si girò per andarsene, ma lui le prese il braccio. Immediatamente si immobilizzò

"Ooh, alla piccola Severide piace. Beh lei è la piccola puttana che ha già perso la verginità"

Il gruppo di ragazzi dietro di lui rise. Jaxon si avvicinò e lo guardò

"Lasciala andare Mark. Non parlarle così"

"Ooh il signorino Halstead è venuta a difendere la sua ragazza. Ecco la verità, forse passerò del tempo con Brooklyn così come hanno già fatto altri ragazzi"

Jaxon colpì Mark dritto sulla mascella. Poi iniziò il tutto. Ci furono pungi volanti e cadute sul pavimento. Una volta alzatisi e separati, Mark sferrò un altro colpo. Lo mancò e colpì Brooklyn dritta in testa. Lei cadde a terra per la forza del colpo. Jaxon e Mark furono mandati nell'ufficio del preside. Brooklyn prese un pacco di ghiaccio per la testa e si sedette in infermeria

-

Kelly era al distretto per firmare dei documenti sulla morte di Yates. I telefono di Kelly ed Erin squillarono nello stesso momento. Risposero

Quando Kelly attaccò al telefono, firmò un altro documento e si preparò per andar via

"Erin devo andare. Brooklyn è stata colpita alla testa a scuola"

"Jaxon è nell'ufficio del preside, ha avuto uno scontro a scuola. Devo andare anch'io"

"Possiamo andare con la mia macchina"

Si diressero a scuola nella Camaro

"Credi che le due cose siano collegate?"

"Probabile, cioè mio figlio è protettivo nei confronti di Brooklyn e sono migliori amici"

"Si, hai ragione"

Una volta arrivati videro Brooklyn, Jaxon, Jay e alcuni ragazzi seduti uno accanto all'altro sulle sedie

"Hanno chiamato prima me" disse Jay guardando Erin

"Avevo pensato avessero chiamato te e avrei dovuto chiamarti. Scusa" disse Erin

Il preside arrivò e si sedette dietro la scrivania. Alla fine arrivarono anche i genitori di Mark

"Allora, una lotta fuori la caffetteria. Perché?" disse il preside

"Perché Mark stava bullizzando Brooklyn. L'ha chiamata puttana per quello che è successo e l'ha trattenuta. Gli ho detto di lasciarla, lui ha fatto un altro commento rude ed io l'ho colpito" affermò Jaxon

"Beh è chiaro che mio figlio non abbia iniziato la lotta. È suo figlio il problema" disse la madre di Mark

"Non si permetta di parlare di mio figlio così. Suo figlio stava vittimizzando Brooklyn Severide" disse Erin

"Non parli così a mio figlio stronza"

"Posso essere anche una stronza, ma lo sono per il bene dei miei amici e della mia famiglia. Ora porti lei e suo figlio fuori dalla mia vista"

"Come vuole puttana. Capisco perché quel ragazzo, amico di vostra figlia, si sia ferito per primo"

Erin ebbe un flash di rabbia sulla sua faccia, poi il suo pugno finì sulla faccia della donna. Diede qualche buon pungo prima che Jay la spingesse via

La donna aveva il naso sanguinante. Tutti li guardavano

"Tale madre tale figlio. È fortunata che non sporga denuncia"

"Come vuole"

La donna prese il figlio ed andò via. Jay ringraziò il preside ed andarono via con Jaxon. I tre incontrarono Kelly e Brooklyn in corridoio

"Cos'è successo a te Brooklyn?" chiese Jay

"Il ragazzo mmi ha detto delle cose cattive, poi mi ha preso. Non voleva lasciarmi così Jaxon l'ha colpito. Quando l'insegnante li ha separati Mark mi ha colpito in testa" spiegò Brooklyn

"Stai bene?" chiese Erin

"Si. Sarebbe andata peggio se il mio grande e forte amico non fosse venuto a salvarmi" rise Brooklyn

Brooklyn e Jaxon si misero sotto braccio ed uscirono

"Perché ci avete messo tanto?" chiese Kelly

"Erin ha intrapreso una lotta con la mamma di Mark" rise Jay

"Tale madre tale figlio" scherzò Kelly

Erin li colpì sul braccio

"State zitti"


#3 The Darkness Behind The Smoke [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora